Claustrofobica
Ii suo piccolo bozzolo
non le era mai stato tanto stretto
E sclaciava
spingeva premeva
correva ma inerme pareva
spiccava il volo
Con ali catramee
Precipitava nel vuoto
Non si poteva fermare
Tra i meandri della sua mente
cercava dimora
Un posto accogliente
Tra la memoria
Ma fu un attimo
Che le parve infinito
Cadeva cadeva
Poi uno schianto
Giaceva
E laggiù
Quegli gli occhi distorti
Osservavano il mondo
Pieni di pianto
Di risa e rimorso
Ma guardavano avanti
Ora senza paura
Incoscienti certo
Ma verso una meta sicura
STAI LEGGENDO
I Notturni
PoetryUna raccolta di poesie scritte nelle mie notti insonni, non seguono un filo logico, sono semplicemente pensieri che mi si innestano nella mente a notte fonda e vi scompaiono il giorno seguente, scritte per me, come uno sfogo. Ho deciso di condivider...