<<Se ha fatto quello che pensiate che abbia fatto, era ubriaco. Tullio non diventa cattivo per niente, solo quando è ubriaco. Ricordi quando tornai con un livido enorme sulla schiena? Era stato lui, aveva bevuto troppo>> dissi a mio padre ed al resto dell'Intelligence
<<Ce ne occupiamo io e Blake, Alison, vai pure>> mi dice mio padre
<<Per favore papà, so cosa vuol dire, non fategli del male, vi prego!>>
Papà e Blake se ne vanno nell'altra stanza, si sentono le urla di Tullio da lì. Mi fanno rabbrividire. Non riesco ad immaginare Tullio pieno di ferite. Lui mi ha sempre protetta quando venivo presa di mira dai bulletti. Lui ha sempre voluto diventare come mio papà, un uomo forte. Ma ora, ora mi vergogno che lui sia mio padre. Mi vergogno di ciò che gli sta facendo patire. Mi escono delle lacrime, allora mi appoggio alla spalla di Javier, che era di fianco a me.
<<Io e te non ci siamo salutati bene, l'ultima volta>> mi sussurra all'orecchio, già, quella notte...
<<Javier, penso che noi due non avremmo avuto comunque nessun futuro, la tua ex moglie ne era la conferma>> gli sussurro a mia volta
<<Volevo solo dirti che mi sei mancata, era tanto che non ti vedevo>>
<<Già...>> se penso ancora a tutte le notti che ho pianto per quest'uomo, mi vergogno... non siamo mai stati destinati a stare insieme, eravamo solo la cotta passeggera l'uno dell'altro
Mio padre e Blake ritornano dalla stanza (che poi si trova sotto all'ufficio di mio padre) e io corro a vedere come sta Tullio. Era tutto insanguinato e pieno di ferite. Era orribile da vedere.
<<Ehi Tullio, dimmi che non sei più ubriaco, ti prego>> vado verso di lui e con un panno bagnato gli pulisco le ferite sulla faccia
<<Ho finto di essere ubriaco, Alison. Volevo che mi portassi qui, da tuo padre. Volevo, anzi dovevo, dirgli delle cose, senza farmi notare però, se no mi avrebbero ucciso prima>> mi fermai a quelle parole
<<Chi ti avrebbe ucciso?>>
<<Gli assassini di quella donna, mi hanno obbligato a partecipare e a vedere mentre la uccidevano, per ciò nella videocamera di sicurezza mi si vedeva. Ma io non ho fatto del male a quella donna, te lo giuro Ally, non gli ho fatto niente!>> Tullio stava iniziando a lacrimare, non sapevo come comportarmi, ma ero sicura che stesse dicendo la verità
<<Mio padre ti ha creduto?>>
<<No, diceva che ero uno sporco bugiardo e meritavo di soffrire, visto quello che ti avevo fatto anni fa quando ero ubriaco>>
<<Oh mio dio Tullio, mi dispiace, non sai quanto. Prometto che ora ti proteggerò io>>
<<Grazie Ally>>
<<Per cosa?>>
<<Per tutto. Per quello che stai facendo ora e per quello che avevi fatto a mia mamma. Ti ringrazio di averla sempre accudita>>
<<Tua madre era la donna più forte e magnifica che io abbia mai conosciuto>>
Dopo aver rimesso in sesto Tullio, andai da mio padre. Ero arrabbiata, molto arrabbiata con lui. Sapevo che Blake aveva smesso dopo un po', non solo perché me l'ha detto Tullio, ma anche perché Blake è più buono di mio padre. Andai verso il suo ufficio. Olive era al telefono con il marito della donna uccisa che chiedeva informazioni, Javier stava cercando qualcosa insieme ad Adam sul computer, probabilmente qualche posto sulla mappa, Bridget stava collegando qualche freccia alla lavagna e Daren e Blake parlavano. Mentre attraversavo il corridoio tutti loro mi guardavano. Aprì molto violentemente la porta e poi la chiusi.
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The Police
RandomAlison Olsen, giovane ragazza appena entrata a far parte della polizia. La sua vita cambierà. Dopo tutto, c'è la farà? Lo scoprirete solo leggendo.