4. Brividi?

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Scendemmo a Sidney, dove i ragazzi avrebbero tenuto un concerto. Un taxi ci accompagnò in Hotel, ed Harry insistette per prendermi le valigie.
La mia camera era accanto a quella dei ragazzi, era davvero bellissima.
"Com'è andato il volo?" mi chiese Harry appoggiandomi la borsa in camera.
"Strano..ma davvero bello"
"Scusami se mi sono addormentato.." mi disse imbarazzato con una mano dietro la nuca. "Hai avuto paura..?"
"Non tanta..è passato Harry" risi.
"Mi chiedevo se ti andasse di venire in giro per Sidney con noi questa sera.." mi chiese.
"Sarebbe meraviglioso, grazie Harry"
"Bene..allora..allora a dopo!" disse impacciato.
Risi "A dopo Harry"

Poco dopo venne a bussare alla porta Niall che mi chiese di fare un giro per la città con lui prima di uscire con gli altri.
Niall sembrava una di quelle persone per niente superficiali, era così dolce, si era tanto preoccupato il giorno in cui ci siamo incontrati, e neanche mi conosceva.
Non so come, ma arrivammo a parlare della nostra famiglia e poi mi chiese:
"Bhe..e il ragazzo..?"
"Niall non sono più fidanzata" dissi prendendo delle noccioline dal pacchetto che avevamo comprato.
"Allora non lo sei da poco.." rise con le noccioline in bocca.
"Diciamo che..ha trovato di meglio.."
"Di meglio? Oh, impossibile!" Io arrossii di colpo alle sue parole.
"Ti va di parlarne..?" mi chiese lui tornando serio.
"Bhe..a dir la verità non c'è molto da dire..ha aspettato che io partissi per...rimpiazzarmi.."
"Che schifo.." sussurrò Niall.
A me scoppiò una piccola risata per la sua reazione "Ci sono abituata.."
"Abituata..? Ad essere trattata così? E perché mai?"
"Bhe..la gente ci mette poco a trovare qualcuno migliore di me, Niall..a quanto pare non è mai stato così difficile, nessuno sente la mia mancanza.." io abbassai lo sguardo, non volevo incontrare gli occhi di Niall che stavano cercando i miei.
"Io sentirei la tua mancanza.."

Si fermò e tolse le mani dalle tasche dei jeans strappati alle ginocchia.
"Vieni qui.." mi cinse in un abbraccio, ma non un abbraccio qualunque, sentii un brivido percorrermi tutta la schiena e ad un tratto quel poco freddo che sentivo svanì tra il profumo del suo petto.

"Mi fa piacere che tu sia caduta quel giorno Ally.." mi sorrise staccandosi dall'abbraccio.
Io ricambiai il sorriso "E a me fa piacere che tu mi abbia aiutata, Niall.."

Niall cercò di farmi ridere per tutto il pomeriggio, e devo dire che ci riuscì bene, mi divertii molto con lui.

Il giorno dopo mi svegliai tra le bianche coperte del letto della mia camera d'albergo. Mi alzai abbastanza facilmente ed entrai in bagno per farmi una doccia.
La doccia mattutina riusciva sempre a svegliarmi completamente e a farmi iniziare bene la giornata, il che era fantastico.
Fuori c'era un sole meraviglioso nonostante fosse pieno inverno e quindi direi che la giornata fosse iniziata più che bene.
Quella sera i ragazzi avrebbero avuto il concerto ed io ero felicissima all'idea che, finalmente, avrei assistito anche io.
Si, li avevo già sentiti cantare, ma un concerto era diverso. L'energia che ci mettevano quando erano su quel palco era unica, le loro voci lo erano.
Ero pronta per la colazione, quando qualcuno bussò alla mia camera. Andai ad aprire e davanti a me un ragazzo alto mi sorrise dolcemente dopo avermi guardata da capo a piedi: era un cameriere ed era davvero molto carino.
"Scusi il disturbo signorina..sono venuto per cambiare le lenzuola.." continuava a sorridermi e ciò mi fece arrossire alquanto.
Mi spostai dalla porta e lo lasciai entrare senza aprire bocca.
O meglio, era aperta, ma non ne uscì nessun suono..quel ragazzo era davvero bello.
"Rifaccio il letto e poi tolgo subito il disturbo, non si preoccupi" mi disse per poi fare il suo lavoro sorridendo divertito dal mio comportamento.
Quando finì spalancò la finestra e fece entrare molta più luce insieme ad un venticello fresco e piacevole.
"Che bella giornata, vero?" mi sorrise.
"Si..davvero bella" gli risposi io per la prima volta sorridendogli.
"Devono essere davvero poche le giornate così a Londra"
Si, in effetti le giornate così solari a Londra erano rare, ma...come faceva a sapere che venissi da Londra?
"Come sa che.."chiesi io confusa
"Oh bhe..si, scusi..mi sono permesso di guardare sul registro.." disse imbarazzato.
"Non preoccuparti" risi io "e non darmi del lei..avremo si e no la stessa età"
"1 anno di differenza!" rise lui di nuovo.
"Ecco appunto" e io feci lo stesso.
"Io sono Matt." disse lui porgendomi la mano.
"Allyson.." gliela strinsi "Beh..è stato un piacere Matt! Ma ora mi aspettano giù per la colazione!"
"Oh si certo..allora ti accompagno di sotto, devo andare anche io giù!"

Half a Heart-Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora