Quando suonò la sveglia Jennifer era già sveglia, staccò la sveglia e si diresse in bagno a cambiarsi per la solita routine mattiniera, i suoi occhi ci misero un po' ad adeguarsi al buio della casa, arrivò in bagno e accese la luce, appena si vide allo specchio pensò che aveva la faccia di una che aveva visto un fastasma, questo pensiero gli fece abbozzare un piccolo sorriso. Dopo essersi cambiata si diresse verso la cucina per fare colazione, scese le scale molto lentamente, anche perchè doveva far attenzione a non svegliare suo padre, lavorava come guardia carceraria in una prigione non poco distante dal centro città e faceva il turno di notte.
???: Buongiorno Jenny spero che tu abbia dormito bene, ma qualcosa mi dice di si.
Jennifer: Ty lo sai che al mattino non ho voglia di parlare *si siede al tavolo* comunque buongiorno.
Suo fratello Tyler era seduto al tavolo con la tuta da meccanico addosso, si scambiavano quattro anni di differenza infatti lui era alto più o meno 1,75 aveva i capelli neri e gli occhi marroni non era molto robusto, invece lei era alta 1,70 aveva i capelli castani e occhi azzurri come il ghiaccio ed era una ragazza piuttosto forte, e pensare che aveva solo 16 anni invece suo fratello ne aveva 20. dopo aver finito di far colazione andò nell'armadio a prendere le all star nere e la giacca di pelle di colore rosso si mise le scarpe e la giacca sopra la maglietta a maniche corte bianca, prese lo zaino da vicino la porta, controllò di aver preso tutto tra cui il telefono che mise in tasca, salutò Tyler e uscì per dirigersi alla fermata del pullman. Jennifer abitava in periferia non molto distante dalla città, mentre camminava con le mani in tasca iniziò a pensare alla prima volta che suo padre l'aveva picchiata, aveva cinque anni e stava tranquillamente colorando con i pennarelli un disegno che aveva fatto, suo fratello Tyler, che aveva nove anni, stava giocando con la palla in casa mentre sua sorella maggiore Emma, che aveva dieci anni, era in camera sua a fare i compiti intanto sua madre era in cucina a preparare la cena. Ad un certo punto mentre Jennifer stava colorando suo fratello gli lanciò la palla che andò a colpire il braccio di Jennifer che per errore sporcò la parete di pennarello, in quell'istante entrò suo padre che appena vide il muro sporco di colore mandò Jennifer in camera sua senza spiegazioni passarono una trentina di minuti e Jennifer era a piangere in camera sua terrorizzata da quello che stava per accadere quando suo padre entrò nella stanza incazzato nero con una bottiglia di vetro in mano, Jennifer era terrorizzata e chiuse gli occhi gli riaprì solo quando suo padre se ne era andato dalla stanza fu in quel momento che sua sorella Emma entrò nella stanza e la portò in bagno a curagli le ferite però si accorse che il taglio alla guancia era troppo profondo e che sarebbe rimasta la cicatrice allora per consolarla gli fece un regalo Emma gli regalò un peluche a forma di volpe pirata, quella notte Jennifer dormì sogni tranquilli grazie al "Capitano Foxy". Quandò finì di pensare a quelle cose si accorse di essere arrivata alla fermata del pullman, dopo pochi minuti arrivò il pullman salì a bordo, fece vedere il biglietto all'autista e poi prese posto appena si sedette inizio a ricordare di quella volta che sua sorella la salvò dal tentativo di suo fratello di abusare di lei, aveva nove anni era in salotto seduta sul divano che leggeva un fumetto mentre sua sorella, che aveva 15 anni, era affianco a lei che stava ascoltando la musica ad un certo punto arriva Tyler, che aveva 14 anni compiuti la settimana scorsa,
Tyler: ciao Jenny.
Jennifer: che vuoi babbeo.
Tyler: volevo chiederti una cosa.
Jennifer: vai dimmi.
Tyler: allora.....ehm....ti va di sapere come nascono i bambini?
Jennifer: certo perchè no.
Tyler: allora vieni in camera mia che te lo faccio vedere.
Jennifer: ok...dammi un attimo per finire di leggere qui che poi arrivo.
Tyler annuì e se ne andò in camera sua, appena finì di leggere il fumetto stava per dirigersi in camera di suo fratello quando Emma gli sbarrò la strada e gli disse che sarebbe andata lei da Tyler quindi iniziò a salire le scale Jennifer spinta dalla curiosità del perchè sua sorella gli avesse sbarrato la strada la seguì e la vide in camera di Tyler con lui spiaccicato al muro che piangeva tenuto per il colletto da Emma. Solo pochi anni dopo e per essere precisi in seconda media capì che cosa voleva farle suo fratello e ne rimase disgustata. Appena smise di pensare al passato si accorse che il pullman stava per arrivare alla sua fermata quindi si preparò per scendere da li e iniziare la sua giornata scolastica.
Spazio Autore:
Eh ehy ciao io sono Fox colei che ha scritto questo capitolo, lo so non era molto sostanzioso però non sapevo come iniziarlo quindi spero che vi sia piaciuto, cercherò di mettermi più di impegno con gli altri capitoli quindi......mi raccomando commentate( si accettano critiche strutturali, in modo che possa migliorarmi nella scrittura di questo libro e non siate troppo severi ) votate e ci si vede al prossimo capitolo,
Foxy: ehy voglio dire anch'io qualcosa
Fox: ehm ok fai pure
Foxy: allora io sono foxy bla bla al diavolo le presentazioni volevo dire che dal prossimo capitolo le cose potrebbero farsi interessanti e poi...
*entra chica urlando la parola "PIZZAAA" a squarciagola, entra freddy che si fa un milione di selfie con fox e foxy, entra bonnie con la testa china sul telefono concentrato a giocare a crandy crush*
Fox: e poi dicono che quella pazza e strana sono io...allora al prossimo capitolo addio *scompare in una nuvola di fumo rossiccio*
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Herofox, You can't save
HorrorJennifer O'Brian vorrebbe avere una vita normale, con momenti felici passati con la sua famiglia, invece suo padre la picchiò quando aveva cinque anni, suo fratello maggiore tentò di violentarla all'età di nove anni, e a sua madre non gli è mai imp...