Capitolo 15: It's fate

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Jennifer: devi capire che ho preso una decisione, ma non ne sono convinta. Cioè la violenza non è mai stato il mio forte.

Bhé, posso capirti. Sei tu che devi scegliere il tuo destino e nessuno ti giudicherà per ciò che scegli.

Jennifer: ok, credo che andrò a farmi una doccia, e poi mi rimetterò i miei vestiti. Sto coso da ospedale mi da fastidio

Ok allora io ti aspetto qui

Jennifer: *si alza dal letto* ok fai come vuoi

E dopo aver detto questo Jennifer prese i suoi vestiti e si avviò al bagno

Dopo cinque minuti, Jennifer si mise a sedere sul letto ospedaliero. Continuò a parlare con Astaroth della sua decisione, quando si accorse di uno strano cambiamento

Jennifer: un momento, la mia maglia

Si, carina nera. Soprattutto con il sigillo sopra

Jennifer: appunto, quando sono venuta qui era rossa. Cavolo che male

Cosa?

Jennifer: ho un po' di mal di testa, mi puoi lasciare in pace?

Certo *sparisce*

Jennifer cercò di riposare, ma fu inutile. Più il tempo passava e più il mal di testa aumentava, dopo un po' iniziò a sentire una voce

??: HO FAME, ANIME ANIME HO FAME

Jennifer: è tu chi sei?

??: IL MIO NOME È ASRIEL DREEMUR, E ORA DAMMI DA MANGIARE, VOGLIO DELLE ANIME

Jennifer: Ook...dove sono, queste "Anime"

Asriel: SONO NEL CASETTO, IN UNA CINTURA CI SONO SEI BOCCETTE DI VETRO, C'È NÉ UNA CON DELLE PICCOLE PASTIGLIE ROSSE, E SUL TAPPO C'È UNA D. HAI CAPITO

Jennifer: si certo

Jennifer aprì il cassetto e prese la cintura, era simile a quella di Batman solo che al posto del pipistrello c'era il sigillo. Se l'allacciò alla vita, prese la boccetta e la aprì

Asriel: BENE, ORA PRENDI UNA PASTIGLIA E MANGIALA

Jennifer prese una pastiglia, era a forma di cuore, si fece coraggio e la mandò giù. Nella cintura c'è n'erano di diverso colore in boccette differenti.

Jennifer: ma che cos'è?

Asriel: BHÉ, DA DOVE POSSO INIZIARE...... HAI APPENA MANGIATO UN'ANIMA UMANA. YEEE CONGRATULAZIONI

Jennifer: COOOSA, i..io potrei vomitare

ASRIEL: NAH, NON CREDO. COMUNQUE IO SO CHE LA VIOLENZA FA PER TE, È IL TUO DESTINO

Jennifer: non mi conosci bene, credo che mi farò una passeggiata

Mentre si metteva le scarpe, Jennifer venne punta da qualcosa. Era un'ala di metallo, era di color grigio chiaro. Notò anche che le suole delle scarpe erano diverse

Jennifer: ma che diamine, sono scarpe anti attrito. Aahh giusto, la velocità me ne ero dimenticata

Asriel: NE SEI PROPRIO SICURA

Jennifer: si, sono sicura

Asriel: ALLORA DIMMI UN PO', QUANDO HAI PICCHIATO BARBIE TU VOLEVI CHE SOFFRISSE E QUANDO HAI VISTO IL TERRORE NEI SUOI OCCHI HAI CONTINUATO A PICCHIARLA, SENZA PIETÀ. COME SE TI PIACESSE FARLA SOFFRIRE, E POI QUANDO HAI FERITO LO PSICOLOGO COME TI SENTIVI, TI SENTIVI BENE, E SE ERA MORTO ANCORA DI PIÙ. TI SARESTI MESSA A RIDERE. NON È COSÌ

Jennifer si coprì le orecchie, e si mise a sedere sul letto. Rimase in quella posizione per 2 minuti, finché non iniziò a ridere, un sorriso sadico si formò sul suo volto.

Nel cassetto di prima Jennifer trovò due pistole e due coltelli. Le pistole erano delle 98 FS, Jennifer le prese e le mise nella custodia che si trovava nella cintura i coltelli erano dei semplici coltelli da cucina con un iniziale sul manico, era una V.

Li prese e li mise nella custodia della cintura. Trovò anche due guanti, uno grigio che finivano con degli artigli, mentre l'altro era completamente nero con delle linee gialle, li indossò tutti e due, ma appena mise quello nero nella mano sinistra, successe qualcosa di anormale. Dal guanto uscirono dei piccoli tubi di metallo che si fusero sulla sua pelle, poi uscirono delle scaglie di metallo che si sistemano al loro posto. Il suo avambraccio era completamente "robotico" rimasero solo due spazi vuoti, uno era quello del sigillo e l'altro era un rettangolo in cui si poteva inserire qualcosa, ad esempio una boccetta di vetro.

Jennifer stava per mettersi la giacca quando nella stanza entrarono Ann e il dottor Brown

Dott. Brown: O'Brian, dove crede di andare

Ann chiuse la porta, e sorrise. Jennifer aveva ancora quel sadico sorriso sul volto, si girò verso il dottore

Jennifer: La vera domanda è..... Dove andrà lei eh eh eh, HAHAHAHAHA

Jennifer di scatto si avvicinò al dottore, quest'ultimo era spaventato.
Jennifer sfilò il coltello dalla cintura e con un movimento del braccio, gli aprì il petto, con la mano destra gli strappò la cassa toracica. Il dottore urlava di dolore, iniziò a sbiancare e a perdere sangue. Jennifer fece un piccolo foro con l'indice della mano destra sul cuore del poveretto, quando aprì il suo cuore vide solo una luce verde, prese la boccetta con le pastiglie verdi, gli tolse il tappo e lo mise nel rettangolo che si trovava nel braccio. In pochi secondi quella luce venne assorbita nella boccetta e trasformato in un piccolo cuore verde. Jennifer si mise la giacca e uscì dalla finestra iniziò a correre alla velocità della luce. Ann si affacciò alla finestra e vide una scia nera che si allontanava molto velocemente

Ann: *sorride* tuo padre sarà fiero di te *scompare*

Spazio autore:

Ci stiamo avvicinando alla fine, mi raccomando commentate e votate. Vi ringrazio in anticipo per aver seguito questa storia. Ci si vede ^.^

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