capitolo 3

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LUCY'S POVS

Dopo aver salutato le mie sorelle mi dirigo verso il corridoio centrale, sulla parete alla mia sinistra vedo la mappa del primo piano, la mia classe non è molto lontana. Salgo le scale, vado in altro corridoio e infine vedo la porta. Faccio un respiro profondo, busso alla porta. Nessuna risposta. Riprovo. Niente.
-Okay, che sta succedendo? Non posso perdermi il primo giorno... almeno spero sia una classe e non lo stanzino del bidello- borbotto.
Entro: non c è nessuno e non è lo stanzino del bidello. Esco e mi guardo intorno
-e adesso che faccio?- mi domando, ma i miei pensieri vennero interrotti da una voce
-ehi tu che ci fai qui? Non dovresti essere a lezione?- mi giro e vedo una signora anziana con una specie di camicie blu e in mano una scopa, una bidella penso.
-allora hai perso la lingua? Ti ho fatto una domanda rispondi!- è chiaramente arrabbiata e innervosita, o ha le sue cose oppure non le piace il suo lavoro, o tutte e due...
-Ehm, si, ecco... sono di questa classe- dico indicandole la porta -ma non c è nessuno e non so dove sono: oggi è il mio primo giorno-
-Sono appena andati in aula di chimica, segui questo corridoio e poi vai a sinistra. Aspetta, ma perché hai degli occhiali da sole?! Non siamo mica in spiaggia- io non sapendo cosa rispondere mi giro e corro verso l'aula di chimica.

Sono davanti alla porta, faccio un respiro profondo e busso. Questa volta vengo accolta da un 'avanti' e così decido di entrare. Mi ritrovo davanti alla prof e che mi guarda storto, mentre tutti e 23 gli alunni mi fissano.
-ehm, buongiorno- dico io imbarazzata. Le ragazze della classe iniziano a ridacchiare per gli occhiali, le sento bisbigliare cose tipo -ma chi si crede di essere con quegli occhiali da sole?- o -ma crede di essere in spiaggia?-.
La prof mi dice -togliti immediatamente quegli occhiali da sole! Pensi di essere la più bella della classe?!- io eseguo subito l'ordine e appena alzo lo sguardo e mostro a tutti i miei occhi ametista, vedo la classe che mi fissa sbalordita. Subito dopo un ragazzo dell ultima fila, molto finemente, urla
-minchia è davvero la più figa della classe!- e tutti i maschi si mettono ad applaudire e a fischiare.
-oh mio Dio ma dove sono finita?- bisbiglio infastidita. La prof urla di fare silenzio e comunica alla classe
-ragazzi questa è Lucy Johnoson e sarà la vostra nuova compagna di classe, forza tu non stare sulla porta trova un banco libero e siediti.-
Non faccio in tempo a fare un passo che una ragazza della prima fila urla
-ODDIO C È UN RAGNO CHE SCHIFO CHE SCHIFO!- Vedo tutte le ragazze scappare terrorizzate in fondo alla classe e anche la maggior parte dei maschi ha fatto lo stesso. Guardo il povero ragnetto sul banco della ragazza che ha strillato come una gallina e mi avvicino a lui. Avvicino il palmo al ragno e lui ci sale sopra. Come si fa ad avere paura di una creatinina così tenera?
Allora apro la finestra e lo appoggio sul davanzale per poi richiuderla. Tutti mi guardano ancora più increduli di prima e anche la prof, che non si era mossa dalla cattedra, mi guarda con un certo stupore. Io non so cosa dire e abbasso lo sguardo. Ma subito la prof ritorna in sé e dice
-ok ragazzi tutti a posto e tu, Johnson, siediti dove ti pare-. Decido di sedermi in fondo alla classe con il banco vicino alla finestra.
Questo sarà un lungo anno.

MAI FIDARSI DEGLI OCCHI BRILLANTIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora