CAPITOLO 4 ≈ In viaggio! ≈

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29 Gennaio 1989, Los Angeles

Siamo tutti in auto, diretti in aeroporto per partire alla volta del, come lo hanno chiamato David e Steven, tour più epico di tutta la storia del rock.

<< Quindi, rinfrescatemi un attimo la memoria. Chi ci sarà all'aeroporto? >> chiede Big.

<< Dunque...>> inizio io << Black Sabbath, Aerosmith, AC/DC, David, Motorhead, Motley Crue, Metallica e i Guns n' roses. >> il solo pensiero di dover rincontrare Axl mi fa venire i brividi lungo la schiena. Quel bastardo è capace di rivoltare una donna come un calzino con un semplice occhiolino. Ma, una cosa è certa, io non sono né una groupie, né una troietta da due soldi, sarò una sua collega per i prossimi dodici mesi, o forse più, e pretendo il rispetto che merito. Come donna e come artista. Sono al pari di ogni uomo lì in mezzo.

<< Ma non potevamo partire di mattina? >> sento mio fratello lamentarsi.

<< Ozzy ha detto che sarebbe stato più saggio partire di sera perché domattina cominceremo già a dover pianificare il tour qui in America. >> rispondo con gli occhi chiusi.

<< Ehi, a voi come sono sembrati i Guns quando li abbiamo incontrati ai meeting? >> chiede Loki.

"Eh..."

<< Sembrano dei tipi a posto. >> risponde Draco.

<< Consumo eccessivo di alcool e droghe, a parte. >> dico infastidita facendo ridere gli altri.

Per il resto del tragitto rimaniamo in silenzio, mi accoccolo fra le braccia di Hunter e fisso lo sguardo fuori dal finestrino.

Nel giro di mezz'ora arriviamo in aeroporto. Il tempo di fare il check-in e raggiungiamo gli altri.

I primi che scorgo sono Lemmy, Phil Taylor, Phil Campbell e Würzel, praticamente i Motorhead al completo. Subito dopo vedo gli Aerosmith. Gli AC/DC. Anche i Motley Crue. Sicuramente gli altri saranno in giro. Ci sono anche i Guns n' roses, faccio un cenno ad Axl e lui mi sorride, ma proprio mentre penso a quanto sia disgraziato, il mio sguardo cade su Duff e non aiuta per niente il fatto che lui mi stia guardando, squadrandomi dalla testa ai piedi. Mi passa un brivido lungo la schiena, ma stavolta non si tratta né di disgusto e né di timore...

"E pensare che i bassisti non mi sono mai piaciuti..."

Ma è quando vedo David che sento che mi si illuminano gli occhi.

Appena ci vede, ci viene incontro.

<< Buonasera! >> dice.

Saluta tutti e lascia me per ultima. Mi sento gli occhi di tutti puntati addosso e vedo Lemmy e Ozzy che sono praticamente incantati a guardarmi.

"Quante storie per una tinta!"

<< Piccola mi...>> David si blocca all'improvviso e mi fissa con gli occhi sbarrati << Ma...quarantotto ore fa eri bionda! >> dice stupito.

<< Non c'è stato verso di dissuaderla. Quando si ficca qualcosa in testa, non si dà pace finchè non la fa, la conosci! >> esclama mio fratello.

<< State per caso insinuando che il blu non mi sta bene? >> chiedo fingendomi offesa.

<< No, zucchero, al contrario. E' stato solo improvviso. >> dice David << Ora sembri davvero una sirena, sai? >> mi si avvicina e mi stringe in un abbraccio dolcissimo << Bellissima. >> sussurra in italiano e io quasi mi sciolgo.

Ci stacchiamo e ci giriamo verso tutti gli altri.

<< Figo, sono l'unica che non fuma! >> esclamo facendo ridere tutti quanti.

Ghost Love Score ≈ a Guns n' Roses FanFiction≈Where stories live. Discover now