capitolo 3

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Il giorno dopo a scuola io e Antonio non ci parlammo,anzi aveva addirittura cambiato posto, ma almeno avevo Sofia vicino a me.

Durante la ricreazione Filippo venne in classe nostra a parlare con  Antonio,Sofia mi trascinò da loro perché lei e Filippo sono fratelli.

"Anche qui devo sopportarti" disse Sofia ironicamente a Filippo

"Non ti preoccupare sono qui solo per Antonio,sai quanto me ne frega venire qui soprattutto per le persone" rispose guardandomi

"Che è successo tra voi due e non dite nulla,perchè è evidente che è successo qualcosa" chiese Antonio

"Mi parli?,cosa è successo ti sei svegliato bene stamattina?" dissi irinicamente

"Basta ora voi 3 scendete in cortile e parlate perché non ne posso più" disse sofia infastidita

C'è ne andammo giu in cortile,io non avevo voglia di parlare con entrambi, non avevo nulla da dirgli

"Forza che è successo tra voi? disse Antonio sedendosi per terra seguito da me e Filippo

"Non le piace quando le dici che provi qualcosa per lei" disse Filippo infastidito

"Cosa? tu sei innamorato di lei,sapendo che lo ero anche io?" rispose antonio sbalordito

"Basta,smettetela noi dovremmo essere amici,guardatevi non avevate mai litigato prima"

"Si infatti è colpa tua Rebecca" Rispose Filippo andandosene

Io e Antonio restammo in silenzio,nessuno di noi apriva bocca.

Suonò la campanella e Antonio se ne andò subito,io decisi di restare altri 2 minuti a pensare sul da farsi.

Alla quarta ora mi feci venire a prendere da mia mamma perché non mi sentivo molto bene; mi sentivo debole e mi girava la testa,mi madre mi portò subito dal medico perché era preoccupata,visto che queste cose erano diventate molto frequenti.

Arrivati dal medico,mi fece delle analisi del sangue e anche una tac ,"una tac ma che sta succedendo" pensai tra me e me.

Mia madre stava in sala d'attesa ad aspettare,quando arrivò mio fratello gioele molto preoccupato. Non lo avevo mai visto così.

"Io vorrei parlarne prima con te rebecca ma se vuoi chiamo tua madre"

"no!parli prima con me"

"Rebecca non sono cose facile da dire,vedi ecco tu hai un tumore"

Quando mi disse quella cosa io sbiancai e iniziai a guardare nel vuoto e per poco non svenni

"Rebecca guardami,posso operarlo,certo non è una zona facile ma posso operalo"

Io guardai sempre nel vuoto gli chiesi solo

"Dove si trova?"

"si trova nei reni,è una cosa molto rara perché di solito colpisce le persone anziane,"

Volevo mostrarmi forte anche se dentro stavo scoppiando;il dottore fece entrare mia madre e mio fratello e gli disse tutto.Mia madre iniziò a piangere e mio fratello si sedette vicino a me e mi diede la mano,il medico disse che dovevo essere operata subito,così corse a mettermi in lista per trovare un donatore.

Arrivati a casa mia madre andò da una sua amica,aveva bisogno di sfogarsi e mio fratello uscì con i suoi amici per distrarsi,io restai a casa perché avrei dovuto dirlo a Sofia;la chiamai e le dissi di venire subito a casa mia.

Non pensavo che si portasse anche Antonio e Filippo,non ero preparata,non sapevo come dirglielo

"Pensavo venissi sola"

"dalla voce ho capito che è una cosa seria che succede?"

"Sapete che in questo periodo sono stati più frequenti i giramenti di testa "

"si" disse Antonio

"Ho fatto tutti gli esami,ho un..tumore al rene,mi hanno gia messo in lsta d'attesa a breve dovrebbero chiamarmi"

I ragazzi erano distrutti ,Sofia e Filippo iniziarono a piangere e mi abbracciarono. Antonio si alzò,se ne andò e io lo seguii senza farmi vedere.

Si mise sulla casetta sull'albero che mio padre mi costruì quando ero piccola,io e Antonio passavamo tutte le giornate li sopra;avevo capito perché era andato sulla casetta quello era il nostro posto e nessuno ce lo poteva portare via.

"hei" gli dissi

Antonio non rispose,mi limitai a sedermi vicino a lui

"tu non puoi avere un tumore,non è giusto" disse iniziando a piangre io lo seguii

"non sai quanto sia stato difficile per me dirvelo"

"non volevo dirti mi dispiace in questa situazione,dovevo dirtelo non appena sei andata via"

"è tutto ok"

"no,stavolta rischierò di perderti davvero" continuò a piangere

"non mi perderai"

"promettimelo?"

Guardai le sue lacrime bagnare tutto il viso,non sapevo cosa rispondergli,non volevo promettergli niente.

Mi limitai ad abbracciarlo forte"



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