capitolo 5

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Eccoci. Quel giorno era arrivato. Era lunedì mattina e stavo andando in ospedale per operarmi,ero molto tesa. In macchina con me c'erano Gioele,Antonio Sofia e Filippo,io stavo avanti con mia madre e loro si dovettero stringere per stare dietro.

Durante il tragitto messaggiavo con Federico che sarebbe venuto con la sua moto.

"Con chi messaggi reb?" chiese mia mamma curiosa

"Con nessuno" risposi continuando a scrivere sul telefono

"Reb" Disse sofia ridendo

"Sofi " mi girai e le feci l'occhiolino,era una cosa nostra per capirci

"Io no eh" disse Antonio un po irritato

"poi ti racconto"

Arrivati all'ospedale un infermiera mi mostrò la stanza; era tutta bianca,con un balcone e un letto molto scomodo. In poco tempo l'ansia si impadronì di me. Avevo paura che mi feci tante domande "mi svegliero?" "andrà tutto bene vero".

Mio fratello Gioele se ne uscì dalla camera dicendo "ci vediamo quando ti sveglierai",mia madre uscì anche lei per cercare di calamarlo probabilmente.10 minuti dopo entrò Federico; gli corsi incontro ad abbracciarlo e non appena ci guardammo ci baciammo. Filippo uscì dalla stanza sbattendo la porta mentre Sofia e Antonio rimasero lì

"ci lasciate soli a me e Antonio"

"si" rispose Sofia

"certo amore,qualsiasi cosa sono qui fuori" disse Federico dandomi un bacio sulla guancia

Quando chiusero la porta mi sedetti sull letto e ci fissammo,aspettando che uno di noi aprisse bocca

"Perché non mi hai detto nulla" disse antonio seduto sulla poltroncina vicino il balcone

"è successo ieri,te lo avrei detto in questi giorni" dissi abbassando lo sguardo

"ma Sofia lo sapeva prima di me"

"La verità e che non sapevo come parlartene,non sapevo come avresti reagito"

Antonio si mise affianco a me sul letto

"sai da quando mi sono dichiarato la nostra amicizia non è più la stessa,"

"gia,è cambiato tutto,ormai non ci fidiamo più tra di noi,prima eri il primo che chiamavo per qualunque cosa,ora per certe cose non mi sento di parlartene"

"non possiamo tornare indietro,devi decidere tu" disse prendendomi la mano

Io strinsi la sua mano forte e lui capì che volevo che comunque nonostante tutto restammo migliori amici e mi abbracciò. Poco dopo feci entrare Federico e Sofia che avevano sentito la conversazione.

Ad un tratto entrò il medico,era arrivato il momento. Salutai tutti con un grosso abbraccio,Sofia scoppiò a piangere,Antonio mi abbracciò fortissimo sussurandomi all orecchio"torna da noi presto",io lo guardai e lo abbracciai,Federico mi abbracciò forte e ci baciammo e mi disse "Ti amo Reb,appena ti sveglierai io sarò qui".

Il medico mi portò in sala operatoria col lettino,dove un infermiera mi diede qualcosa per addormentarmi;poco dopo la vista divenne confusa e l'udito iniziò a svanire.....


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