I primi giorni della settimana passarono tranquilli.
Nessuno aveva infastidito Scorpius da quando non era mai solo per i corridoi e nemmeno in classe qualcuno dei suoi coetanei aveva il coraggio di dirgli qualcosa per paura dei riscontri.
In più Federico aveva dormito un po' meglio e aveva fatto scorta di pozione calmante, tanto da riuscire a concentrarsi sugli avvenimenti scolastici e a prendersi cura del suo aspetto.
Solo la mattina, all'arrivo della posta, sentiva la solita e inconfondibile fitta d'ansia che gli smuoveva le budella, ma l'assenza di cattive notizie lo riportava in uno stato di quiete.
Arrivò in fretta il venerdì e Scorpius sarebbe stato responsabilità solo di Federico, che subito dopo colazione si era alzato per accompagnare il ragazzino alla lezione di erbologia.
- Non penso di piacere al professor Paciock, sai? -
Scorpius lo guardava mentre gli camminava accanto per i corridoi semi vuoti.
- Perché? -
Sigaretta alle labbra.
- Non lo so. E' strano con me, non è cattivo, ma indifferente. Penso sia a causa di papà, come tutto il resto. -
Federico aveva rivalutato molto il piccolo Malfoy in quei giorni: si era accorto che non era affatto fastidioso come sembrava e che avevano tante cose in comune, come il piacere per la lettura.
In più gli aveva fatto ascoltare della musica babbana e Scorpius ne era rimasto entusiasta, gli chiedeva anche di cantare a volte, e a Federico non dispiaceva per nulla avere un piccolo primo fan.
- Non penso dovresti pensarci troppo - gli diede un buffetto sulla testolina bionda.
Scorpius gli sorrise, poi si incupì di nuovo.
- A volte mi sembra di dover pagare per qualcosa che non ho fatto -
- Ehi - Federico lo fermò e si mise di fronte a lui, piegato sulle gambe per guardarlo in faccia - le colpe di tuo padre non sono le tue, non dimenticarlo. E non permettere a questa massa di stronzi di fartelo credere, capito? -
Si guardorono negli occhi e Scorpius annuì, poi riprese a camminare e cercò di cambiare in fretta argomento.
- Fanno male i tatuaggi? -
- Alcuni. Perché? Ci stavi pensando? -
- No! - il bambino arrossì e sbuffò - era solo per chiedere -
Erano vicini alle serre di erbologia e Federico accompagnò Scorpius fin dentro la classe, dove un allegro Neville Paciock stava sistemando dei vasi davanti alle postazioni degli studenti.
Non c'era ancora nessuno: Scorpius era stato accompagnato in anticipo per permettere a Federico di non tardare troppo alla sua lezione, unico modo per far contento Davide e non farlo impazzire.
- Signor. Malfoy e...- il professore alzò gli occhi e fece un sorriso alla vista di Federico - Federico, ciao. Che fai qui? -
Si strinsero la mano e il ragazzo realizzò che non avrebbe avuto lezioni di erbologia prima di un paio di mesi e che, quindi, quello era il primo incontro ufficiale dell'anno tra loro due.
- Accompagno il mio protetto a lezione - indicò Scorpius col pollice - e adesso dovrei proprio andare alla mia -
Vide la faccia contrariata del suo professore preferito, ma non poteva permettersi di spiegare e mettere in difficoltà Scoprius, così evitare che la domanda venisse posta sembrava l'idea migliore.