- 7 -

585 51 37
                                    

- Quindi è questa -

Teddy osservava la stanza delle necessità.

Era apparsa come un'enorme camera da letto, con un baldacchino dall'aria invitante sulla parete di fronte l'ingresso.

Un copriletto blu e argento ne copriva il materasso.

Alle pareti a lato erano appesi numerosi dipinti raffiguranti zone di mare e paesini con viottoli stretti che si intricavano tra loro.

Federico aveva riconosciuto in uno di essi il paesaggio che ammirava da piccolo dalla finestra della casa al mare di sua nonna ed era indubbio che ci fossero tanti particolari dell'Italia in quei quadri.

Non si muovevano.

Erano oggetti babbani.

Un fuoco scricchiolava nel camino ad un angolo della stanza e due poltrone morbide erano poste davanti.

In mezzo ad esse c'era un pregiato tavolino e una scacchiera vi era posta sopra.

La maggior parte dei particolari della stanza portavano decorazioni che alternavano il blu e argento al rosso e oro.

- Che cosa hai chiesto? - gli sussurrò Teddy.

- Volevo un posto dove star tranquillo, in quel momento -

Federico si strinse nelle spalle ed ebbe l'impulso di andare a fare una dormita sull'enorme letto.

Appena la stanza si era aperta non aveva fatto in tempo ad osservarne i dettagli che era già corso a chiamare gli amici in sala comune, ma in quel momento solo Teddy era tornato dalla cena.

Così avevano lasciato un biglietto agli altri per farsi raggiungere al settimo piano ed erano tornati in corridoio.

Avevano avuto qualche intoppo quando una rampa di scale, che doveva essersi sentita molto simpatica, aveva deciso di cambiare proprio mentre loro stavano salendo, così si erano ritrovati nel lato di scuola sbagliato e ci avevano messo più tempo del previsto.

Durante tutta la corsa i capelli di teddy avevano cambiato colore variando da un rosa intenso ad un giallo canarino fino ad un verde prato.

Federico sapeva che gli succedeva così solo quando era davvero tanto emozionato per qualcosa.

Credeva di vederlo svenire appena aperta la stanza delle necessità, ma il suo amico era rimasto saldo sui suoi piedi a fissarne l'interno.

- Come l'hai trovata? -

- Mi ha aiutato Micheal, portandomi da un'elfa domestica di nome Winki -

Teddy corrucciò la fronte.

- E' ancora qui? Harry mi ha parlato di lei un paio di volte, ma non credevo che alla fine fosse rimasta - scosse la testa come a dire che non era poi così importante come dettaglio - Micheal ha visto la stanza? -

Federico si morse il labbro inferiore.

- No, non voleva impicciarsi, solo aiutarmi -

- Meglio - ridacchiò Teddy e Federico gli rivolse uno sguardo interrogativo.

- Fede, guardati intorno - indicò la stanza aprendo entrambe le braccia - se fosse entrato qua avrebbe capito subito che quel letto era destinato anche a lui -

Entrambi i ragazzi scoppiarono a ridere perché sì, in effetti era vero.

- Dio mio, sembra ci abbia vomitato un corvonero qua dentro -

Il tono disgustato di Gennaro li colse di sorpresa e si girarono di scatto solo per vedere il loro gruppo di amici entrare, tutti con un'espressione diversa nei confronti della stanza.

Drag Me Down - MidezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora