Non Posso Fare A Meno di Te ♥ (In correzione)

capitolo 16: La mia cognatina preferita

LA MIA COGNATINA PREFERITA

POV'S KYLE

Tra poco la vedo, devo passarla a prendere, finisco di prepararmi e scendo in cucina dove c'è mia sorella. "Ehi, dammi la buona fortuna." Mi guarda perplessa.
"Perché?"
"Perché esco con una ragazza, che mi piace." lei mi sorride.
"Che bello fratellino" mi abbraccia. "buona fortuna." Sorrido.
"Sono sicuro che piacerà anche a te questa ragazza."
"Lo spero per lei, fratellino!" esclama con tono serio. Ho una voglia matta di dirglielo che è la ragazza che mi piace è Vanessa, ma glielo dirò dopo questa uscita. "Ciao sorellina." la saluto dandole un bacio sulla guancia ed esco. Salgo in macchina e mi avvio davanti a casa sua. Una volta arrivato, lei scende. E' bella come sempre, indossa una maglia bianca, sopra la giacca in pelle nera e i pantaloni stretti e stivali di color nero ai piedi. I capelli sono sciolti e lisci e truccata leggermente. "Ciao." esclama sorridendomi.
"Ciao gioia, allora andiamo?" le chiedo.
"Sì certo."
Andiamo al cinema, prendiamo i pop corn ed entriamo nella sala. E' normale che mi sento così agitato? Non è da me! Lei ogni tanto incrocia il mio sguardo e mi sorride. Metto il braccio intorno a lei e dopo un po' lei appoggia la testa sulla mia spalla. Sorrido e mi godo così questo bel momento, lei tra le mie braccia.
Una volta finito il film decidiamo di andare a bere qualcosa in un locale tranquillo. Parliamo di tutto e infine la porto a casa. Lei mi sorride. "Sono stata veramente bene." esclama.
"Anche io" e da tanto che non mi sentivi così bene. "molto bene." rispondo sorridendo.
"Allora, ci ci vediamo domani a scuola." esclama.
"D'accordo." Le do un bacio sulla guancia e infine lei entra in casa. Entro in macchina e ritorno anche io a casa. Sorrido come un ebete.

POV'S DESIREE

Mi alzo dal letto, mi preparo e infine scendo in cucina e rimango sbalordita, mio fratello che scende prima di me? "Sorellina che hai?" se ne accorto che sono abbastanza sorpresa.
"Sono in ritardo per caso?" chiedo.
"No, sono le sette." mi sorride.
"Strano che fai colazione alle sette!" Mi sorride.
"Mi sono svegliato così, felice!" Io scoppio a ridere. Ma certo è innamorato!
"Perché ridi?" mi chiede sorridendo.
"Sono felice per te, fratellino!" mi sorride.
"Vuoi sapere di ieri?"
"Non vedo l'ora!"
"Ecco, siamo andati al cinema, le ho messo il braccio intorno a lei" sorrido, com'è romantico! "lei ha appoggiato la testa sulla mia spalla e mi batteva forte il collo" lo guardo intenerita. "e così lo accompagnata a casa e ci siamo dati la buonanotte." conclude sorridendo. "Che bello " lo abbraccio. "posso sapere chi è ?"
"Vuoi sapere troppo fagottina."
"Dai! Mi dici sempre tutto e non mi dici chi è la ragazza che ti piace?"
"Ok, ok. La conosci molto bene" la conosco bene? oddio e chi conosco molto bene? "è una persona eccezionale."
"E chi è?"
"Ok, te lo dico. E' la tua migliore amica." Spalanco la bocca.
"LA MIA MIGLIORE AMICA?" Dico urlando di gioia, non mi aveva detto nulla. Stronza. "che bello, ma perché non mi avete detto nulla?" chiedo io.
"Avevo paura che non andasse bene."
"Che bello, fratellino sono felice per voi!" lo abbraccio nuovamente. Poi lo guardo. "se le fai del male ti spezzo in due." esclamo con un tono finto serio. Finiamo di far colazione e infine ci avviamo a scuola.
***
Vanessa mi si avvicina e mi abbracci forte. "Cognatina mia, sono felicissima." esclamo. Sorride.
"Lo hai saputo."
"Certo, quando pensavi di dirmelo?"
"Proprio adesso." esclama ridendo.
"Sei un tesoro." L'abbraccio nuovamente. Si avvicina mio fratello. "Ciao gioia." La saluta. Lei sorride. "Ciao."
"Ok, mi sa che io sono di troppo in questo momento. Vado in classe prima che mi fregano il posto." dico facendo l'occhiolino a Vane e me ne vado.
Raggiungo l'aula e mi siedo, dopo un po' entrano delle mie compagne di classe. "Ciao Desy, sabato si fa una festa in maschera a casa di Tommi, vieni? E' invitata tutta la classe." esclama la mia compagna. "Certo." sorrido. Dopo un po' arriva Kris e la sua ragazza. Le ragazze si avvicinano a loro e chiedono la stessa cosa. Accettano. Ora non sorrido più.