Capitolo 38: Rabbia e delusione

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RABBIA E DELUSIONE


POV'S DESIREE


Mi sento malissimo, siamo sul pullman che ci porta in centro, ho detto a Vanessa e mio fratello che voglio stare sola, perché vicino a loro sicuramente ci sarà lui e io non voglio condividere più nulla con quel essere. Sono seduta davanti, ad un certo punto mi si avvicina Mirko. "Ehi..." mi accarezza la guancia. "anche da me vuoi star lontana?" mi chiede sorridendo dolcemente.
"Mirko, non centri nulla tu." rispondo.
"Lo so, mi dispiace per quello che è accaduto!" mi abbraccia. NON PIANGERE, NON PIANGERE Scoppio nuovamente in lacrime e lo abbraccio. "Mi ero appena fidata di lui e come sempre ho sbagliato!"
"Sul serio, non so cosa dirti Desy, Kris è un mio caro amico, non credevo che" si ferma a parlare, sta fissando qualcuno, guardo anche io e davanti a noi c'è lui in carne ed ossa. Guarda male Mirko e poi me. "Vedo che ti sei già dimenticata di me." Scusa? Cerco di alzarmi per urlargli addosso tutta la delusione che ho, ma Mirko mi tiene. Kris se ne va a sedere, non guardo nemmeno con chi perché se no sarei scoppiata di nuovo a piangere per la millesima volta. Il pullman inizia a muoversi, in pochi minuti siamo in centro e iniziamo il giro con la guida, ma io seguo poco, ho solo in testa quello stronzo che si sbaciucchia con quella troia. A pranzo vado con Mirko e altri suoi amici in un fast food, ma purtroppo c'è anche Kris che mi continua a fissare e guardare male Mirko. Ho deciso di non mangiare, la fame mi ha detto addio. "Desy, devi mangiare qualcosa!" esclama Mirko, porgendomi una patatina fritta. Io sorrido debolmente. "No grazie Mirko, sei molto dolce ma non ho per niente fame. Se mangio vomito anche l'anima e..." si alza e va ad ordinare qualcos'altro. Poi dopo un po' arriva con un vassoio con l'insalata, pomodori e pezzi di pollo e una bottiglietta d'acqua e un dolce al cioccolato. Sorrido. "tu invece hai molta fame, vedo!"
"Non è per me!" Lo guardo perplessa.
"Come?"
"E' per te!" Esclama.
"Mirko io" non riesco a finire la frase che lui mi interrompe. "MANGIA!" Mi spaventa un po' e con tanto sforzo inizio a mangiare, finisco tutto e anche il dolcetto. Mi sorride.
"Quanto veniva?" gli chiedo.
"Che?" Mi guarda perplesso.
"Quanto è costato il pranzo?"
"Non preoccuparti, ho offerto io!" Nooo!
"Ma io"
"Stai tranquilla."
"Ok!"
****
Sono in stanza, stasera hanno deciso di andare in discoteca, ma io ho rifiutato. Ho deciso di rimanere qui, con un buon libro. Anche se c'è la mia migliore amica che cerca di convincermi, ma non riuscirà affatto. "No Vane, non vengo. Non me la sento proprio."
"Ti prego."
"No!" Sbuffa.
"Sei proprio testarda quando ti ci metti!"
"Lo so. E poi c'è l'ho a morte anche con voi, credete a lui e non a me."
"Ma dice la verità! Cacchio, oggi l'allontanata anche a quella stronza, proprio davanti a noi!"
"Deve bruciare, a fuoco lento!"
"Oddio, che depressione D! Dai!"
"Dai cosa? Tu sei una mia amica e dovevi credere a me."
"Sei proprio una bambina!" E no! Questa non lo doveva dire. Mi alzo, ringhiando e me ne vado in bagno e mi chiudo dentro. Dopo qualche minuto sento bussare. "Tesoro mio, scusami."
"Vane, per favore lasciami stare." Qualche secondo di silenzio. "Ok, d'accordo." Sento la porta della stanza chiudersi ed esco dal bagno, metto il pigiama e vado a dormire.

Non Posso Fare A Meno di Te ♥ (In correzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora