CAPITOLO 6

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Mi sveglio prima del solito in modo da poter fare colazione con calma e scrivere qualcosa a Penny.

''Ehy Penny come stai oggi?'' le scrivo prima di andare a vestirmi. MI metto un paio di jeans oversize con una cintura di pelle e un maglioncino boreaux attillato sopra, raccolgo i capelli in una crocchia e mi trucco un po'.

Appena torno dal bagno sento il cellulare squillare, era Penny '' insomma, ho ancora la febbre alta e stanotte non ho dormito molto '' poveretta mi dispiaceva dover andare a scuola, avrei voluto troppo stare con lei sul letto e poter guardare una serie di film per tutto il giorno '' Mi dispiace un casino piccola, ora devo andare a scuola rimettiti, oggi pomeriggio forse ti vengo a trovare'' lei risponde subito '' Ok, buona scuola <3''

Metto la musica alta nelle cuffie e mi avvio alla fermata, mentre arriva l' autobus una ragazza mi sbatte addosso affannata 'scusami, oddio scusa non volevo!' mi giro e vedo la ragazza alta che ieri mi aveva fatto la parte di merda in bagno.

'n... niente' salgo sul' autobus e mi siedo accanto al finestrino guardando fuori.

Mi perdo un po' nel mio mondo del cinema con il sottofondo di take me to church, mi stavo immaginando tutta la scena triste, esattamente attinente alla canzone quando mi sento toccare la spalla; mi giro, ancora lei, 'scusa posso sedermi quà?' io mi limito ad annuire imbarazzatissima e mi rifugio dinuovo nel mio mondo ma proprio nel clue della storia lei comincia a parlarmi.

'Comunque scusa per prima, un modo un po' brusco per presentarsi, mi chiamo Cloe tu?' mi giro sorridendo e le porgo la mano ' piacere Maggie' lei mi risorride, probabilmente non mi aveva riconosciuta, probabilmente perchè oggi ho i capelli raccolti e sono truccata.

Lei non sembra molto il tipo da truccarsi, indossa un paio di jeans neri strappati sulle ginocchia e una felpa oversize della vans con i capelli sciolti sulle spalle.

Ripenso a quello che è successo ieri in bagno e mi chiedo se sia il caso di domandare chi sia questa Charlotte, anche se credo sia esattamente come me la sono immaginata.

Alla fine prendo un respiro profondo e girandomi verso di lei pongo un po' impacciata la domanda 'Scusa ... ma chi è Charlotte?' lei si gira verso di me e mi trafigge con lo sguardo ' Mi sembrava di averti già visto, tu sei quella di ieri! Ma quindi non sei una sentinella di Charlotte?' io la guardo un po' intimidita dal suo tono ' in realtà non l' ho mai sentita nominare' lei si butta sul sedile e sospira 'scusami per ieri, davvero, solo che di solito in bagno ci sono sempre le sue sentinelle per controllare le persone. E' solo una stronza, la classica ragazza da film, quelle snob, che spesso sono le capitane delle cherleeders, capito il tipo?' annuisco sorridendo ripensando che la mia immaginazione ancora una volte aveva vinto ' Ma non è quel tipo di ragazza, cioè è molto snob, ma non è per quello che è temuta, non è capitana delle cherleeders, non è la tipica ragazza rosa, non è niente di ciò, è una ragazza sempre vestita di nero, truccata pesantemente e maledettamente bella. è temuta da tutti perchè è paurosa e se non fai quello che vuole è capace anche di rovinarti la vita. Meglio non averci a che fare.'

La guardo spaventata ' Di che anno è?' le chiedo ' Dell' ultimo per fortuna, lei è bravissima a scuola, non è la classica bulletta strafottente che se ne sbatte della scuola, è dannatamente brava a tutto, ha anche ricevuto una borsa di studio per l' università di medicina di Oxford. E' favolosa' non sembrava ne parlasse con paura quasi con ammirazione ' E perchè ieri ti sei arrabbiata così tanto quando mi hai vista in bagno ?' le chiedo curiosa ' Bhe deduci, due ragazze, a ricreazione, dentro un bagno della scuola, chiuse a chiave e senza nessun adulto nei paraggi, secondo te cosa ci facevamo?' un sacco d' ipotesi mi passarono in mente ma non ne trovavo una plausibile: fumavano, si drogavano, copiavano i compiti, saltavano le ore di lezione, si scambiavano segreti. 'Cosa ne so io' sbotto pensando a voce alta, lei mi guarda storto ' E' la mia ragazza! Certo che non sei molto sveglia!' si gira e segue la strada con gli occhi.

Non sono sveglia? Come potevo aspettarmi che fosse lesbica, non lo potevo sapere, poi dai baciarsi in un bagno della scuola, disgustoso! Già mi sorprendeva il fatto che ci fossero due lesbiche al mio stesso anno, poi figuriamoci che pomiciassero in bagno.

Scendiamo dall' autobus e io vado verso una panchina libera, mi siedo e mi guardo in giro.

Vedo arrivare David, si siede accanto a me appoggiandosi al bracciolo della panchina, ' Allora Meg come va il rientro?' io creo una pistola con le dita e faccio finta di spararmi alla testa lui ride ' Deduco non stia andando alla grande' io gli sorrido e mi giro verso di lui sedendomi scomposta in modo da averlo di fronte' tu invece?' lui si stampa un sorriso enorme in faccia e sta in silenzio ' allora? come sta andando?' lui continua a sorridere e stare in silenzio; mi scappa un risolino 'Sembra ti vada molto bene' lui annuisce, capisco che vuole che gli chieda qualcosa allora tento ' Cos' è successo di tanto eccitante ?' lui inizia ad agitarsi e smanetta colpendo l' aria a caso ' Allora, oddio, la mia classe è dannatamente fantasticaaaaaaa. Ci sono 15 femmine e solo 5 ragazzi, oddio. E per di più tutte fighe, sono le cherledeer della scuola, si sono fatte mettere in classe tutte insieme perchè i lro genitori - ricchi sfondato- hanno minacciato il preside di non iscriverle e mandarle in un' altra scuola e quindi di non dargli il loro SOSTANZIOSISSIMO contributo per il materiale scolastico. Lecchine, ma sono in classe con me e ... WOW!' dice tutto d'un fiato e poi ricomincia a respirare affannato, io sconvolta inizio a ridere sgarbatamente.

Ento a scuola e mi dirigo verso il mio armadieto noto che nella fessura c' è un volantino lo metto nella borsa con l' intenzione di leggerlo più tardi e corro in classe.

Entro nella mia aula e inizia la lezione, il tempo sembra non finire mai.

my name Is LIBERTYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora