CAPITOLO 11

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Sono sola, intorno a me il buio, sono in mezzo ad un bosco, non riesco a scappare.

Comincio a correre ma non trovo vie d' uscita, anzi m' incasino sempre di più.

Inciampo su una radice e mi ritrovo con la faccia a terra e una gamba sanguinante.

Troppo tardi, mi ha raggiunta, si mette imponente davanti a me con gli occhi spalancati e iniettati di sangue.

Non curante della situazione mi si getta a dosso e comincia a spogliarmi; chiamo aiuto ma non c' è nessuno.

'Meggie! Meggie' mi sveglia mia madre 'Meggie, ehy piccola tutto ok? Stavi gridando, mi sono preoccupata' io mi sollevo a sedere guardando l' ora sul cellulare 6:15 'Stavo solo sognando, scusa se ti ho disturbato' mi stropccio il viso 'Non preocuparti tesoro, piuttosto aprofitta dell ora per farti una bella doccia, sei tutta sudata' annuisco e mentre mia mamma esce dalla mia camera ciudendo la porta mi alzo per prendere la biancheria e mi dirigo in bagno.

Mi infil subito sotto l' acqua tiepida ripensando al sogno, che cosa bruttissima, menomale che i sogni non sono realtà. Prevedo una brutta giornata.

Mi vesto e vado a fare colazione con mia madre, è ancora presto per mio padre e mio fratello così ci dedichiamo un po' di tempo tra donne.

Fatta colazione sono ancora le 7:10 così decido di andare in camera mia a guardare l' alba, di questi tempi il sole sorge molto tardi e alle 7:10 ancora è buio.

Vedendo i primi raggi del sole farsi strada tra l' oscuro buio della notte mi rilassa molto, distoglientomi dai brutti pensieri.

Si fanno le 7:25 così mi avvio alla fermata dell' autobus.

Arrivo in anticipo e Penny ancora non è arrivata, ma insieme a me arriva Cloe.

'Ehy' mi fa lei 'Ciao' l' abbraccio per salutarla 'dormito bene?' mi chiede lei 'No per nulla, ho sognato che venivo stuprata di notte in mezzo al bosco e mi sono svegliata mlissimo' le mi guarda comprensiva 'ti capisco anche io ho fatto un brutto sogno, ho risognato per l' ennesima volta mia madre che cerca di uccidermi con un coltello da cucina. E' tremendamente orribile' la guardo spaventata.

Stiamo in silenzio per un po' quando mi squilla il telefono.

''Buongiorno piccola dormito bene?'' 'oddio no!' penso ad alta voce 'che c'è?' mi chiede Cloe preoccupata 'niente un mio amico che crede di stare con me' lei ride.

'è pazzo solo perchè gli ho chiesto di venire ad una stupida festa con me vuol dire che siamo fidanzati?' lei mi guarda sorpresa 'Bhe no, però devi considerare che è un ragazzo poverino' io rido ' no seriamente come faccio a liberarmente? Non voglio ferire i suoi sentimenti ma nessuno ha mai detto che mi piace!' lei si mette una mano tra i capelli confusa 'Non ne ho idea, se voi andare a quella festa sopportalo fino a quel giorno, in fondo non manca molto, una volta finita la festa gli dirai che non t' interessa e fai finta di lasciarlo' parla facile lei.

Arrivata a scuola mi dirigo verso un muretto vicino all' entrata, mi ci appoggio e scrivo a Penny '' Ehy dove sei?'' non faccio in tempo ad inviarlo che due mani calde mi afferrano il viso e qualcuno mi bacia.

Non sono riuscita a vedere chi fosse ma avevo capito: Daniel.

Le mie ipotesi si confermano quando mi stacco un po' bruscamente da lui 'Ehy piccola mi sei mancata da impazzire, oggi sei più bella del solito, hai dormito bene vero? Scommetto che mi hai sognato' mi guarda malizioso 'Bhè sì in effetti ti ho sognato, ma ero la vittima di uno stupro in un bosco e tu lo stupratore'avrei voluto dirglielo ma poi ho ripensato alle parole di Cloe: sopportalo fino alla festa dopo lo lasci.

Mentre quelle parole mi risuonavano nella mente, sorrido e annuisco stampandomi in faccia un sorriso vagamente da gallina, tanto finto che era.

Ovviamente da umano senza corteccia cerebrale non capisce che il mio sorriso è falso quanto i soldi del monopoli e si limita a salutarmi ed andare via con i suoi amici.

Anche se è una finta relazione, quasi mi vergogno a stare con un essere così stupido.

Vedo Penny che mi corre in contro con una faccia traumatizzata del tipo ''OH MIO DIO Michael Jackson è risorto'' ovviamente non mi da il tempo di salutarla o di spiegare che inizzia a sclerare saltellando 'Oh cielo vi siete fidanzati, che teneri auguri tesoro, siete troppo dolciiiiiii' la faccio smettere di saltare bloccamdola dalle spalle.

'No Penny ora ti spiego tutto, quando ho invitato Daniel alla festa lui ha frainteso l' invito con una proposta di fidanzamento perciò, No non stiamo insieme' lei sembra sul punto ddi scoppiare a piangere dalla delusione 'cosa? Ma vi siete baciati poco fa' io sospiro rabbrividendo un secondo al ricordo 'si lo so, ma non voglio starci insieme, solo che la festa ormai è alle porte, abbiamo trovato un travestimeto e se gli spiegassi che NON stiamo insieme e ribadisco NON, lui mi scaricherebbe e non mi accompagnerebbe alla festa, ecco tutto' lei sembra sollevata ' ma per quanto dovrebbe durare sta scenata?' io rido 'solo fino alla festa, la sera stessa lo lascierò, non appena messo piede fuori dal locale, anzi fino a che non mi ha riaccompagnata a casa, sennò rischio di restare a piedi' ridiamo insieme mentre suona la campanella.

Entriamo a braccietto e ci dirigiamo verso gli armadietti salutandoci.

Le lezioni sono più lunghe ed estenuanti del solito ma finalmente sono finite.

Esco per andare verso l' armadietto e vedo che Penny è già lì.

'Ehy, finita anche per oggi la dose di tortura ora riposo' lei sta in silenzio ' ehy tutto ok? Brutti voti?' Solitamente Penny è sempre stata bravissima a scuola e se prende anche solo un 7 ogni tanto quando succede si deprime tantissimo.

'No no, i voti non c' entrano ' io la guardo confusa 'e allora cosa succede?' lei mi guarda spaurita 'oggi durante l' intervallo, stavo andando al bagno e... ho incontrato Charlotte' io la guardo più confusa di prima 'e dov' è il problema' le vengono i lacrimoni agli occhi 'per sbaglio ci siamo scontrate mentre camminavamo e ho gridato '' Ehy attento'' lei si è girata e con quei suoi occhi fulminanti mi ha messa all' angolo; mi ha detto che non avrei mai dovuto parlarle così e che me la farà pagare cara' una miriade di lacrime le solcano il viso.

Decidiamo di andare a casa a piedi, così poteva calmarsi.

Mi metto nel letto pronta per dormire e come tutte le sere ormai, arriva il messaggino sdolcinato della buonanotte da parte di Daniel; comincio a non sopportarlo.

Prima di addormentarmi penso a cosa potrebbe succedere a Penny, in fondo è solo una ragazza Charlotte, cosa potrebbe mai farle.

Mi giro un po' nel letto e mi addormento piano piano.

my name Is LIBERTYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora