CAPITOLO 8

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Apro gli occhi e guardo fuori dalla finestra: le foglie si stanno appassendo, ricordando alla gente, che non è più estate ormai.

Ho sempre amato l' autunno, il susseguirsi di caldo e freddo, pioggia sole e nebbia; per non parlare poi delle foglie colorate, adoro il contrasto col rosso vivo degli alberi e il blu intenso del cielo sereno.

Mi alzo andando sul balcone ad osservare le foglie cadute, che col vento si alzano in volo creano un vortice nel cielo. Mi mette troppo di buon umore quella visuale.

Vado in bagno e mi lavo la faccia, poi mi vesto comoda per passare tutto il giorno in casa tranquilla: un paio di legghins neri un maglione di papà larghissimo e super caldo e m' infilo le pantofole pelose che mi sono state regalate lo scorso anno per natale.

Vado in cucina e mi preparo una bella cioccolata calda con tanta panna sopra c' infilo una cialdina a forma di cannuccia e torno in camera mia. Sono sola in casa così, attacco la musica a palla e mi metto sul balcone della finestra a sorseggiare la mia cioccolata calda godendomi il paesaggio.

Non c' è quasi nessuno, là fuori regna la pace più totale, in un certo senso quella tranquillità scatena in me una vampata di emozioni, tutt' altro che tranquille, ma positive e dopo qualche tempo di contemplazione del paesaggio BOOM l' ispirazione m' assale.

Salto giù dal balcone e mi dirigo verso la libreria dove tengo tutte le tempere e ne raccolgo più barattoli possibili, mi munisco di pennelli e teli e corro di nuovo in camera mia.

Inizio a spostare tutto: letto, scrivania, cassettone, mobili vari. Li metto tutti al centro della stanza e comincio la mia opera d' arte.

I miei genitori ormai sono abituati a questi miei sbalzi di creatività e ogni volta che succede non fanno altro che ammirare la mia opera e prepararsi a dover rimbiancare la mia stana quando non mi piacerà più.

Inizio a dipingere dal basso facendo una mega sfumatira dal giallo fino al nero, dentro ci sono ogni tipo di colore immaginabile, una volta finito lo sfondo comincia la vera opera d' arte: un mega mandala in stile indiano con mille intersecazioni di linee, cerchi, foglie, ogni singola cosa che mi passava per la mente.

Dopo aver passato tutta la mattina a dipingere sono già soddisfatta e l' opera è solo a metà.

Quando mia mamma rientra dal lavoro e viene a salutarmi scoppia in un 'WOOOOWW, hai fatto le cose in grande questa volta eh?!' io mi limito a girarmi e a sorriderle.

'Dove credi chedormirai stasera? tutta questa roba... non puoi mica rimetterla là' indica il muro 'Non ti preoccupare entro stasera sarà già tutto seccato, mi basterà darci una mano di vernice trasparente e potrò mettere i mobili al loro posto, ho in programa di finire l' opera entro le 3 del pomeriggio... forse le 4 calcolando un paio d' ore di presa nelle quali sarò da Penny per tenerle compagnia, 6 rimetto tutto a posto e dormo' mi stampo un espressione inebetita in faccia e lei ride uscendo dalla stanza.

Mi rimetto subito all' opera per non perdere l' ispirazione, Il lavoro procede più velocemente del previsto e alle 2 del pomeriggio ho già finito.

Corro a prendere la vernice per proteggerla e la stendo su tutta la parete, già molte volte ho fatto l' errore di stenderla solo sul disegno e tutto il resto dello sfondo si è sciupato in tre giorni.

Una volta finito di stendere la vernice mi faccio una doccia e mi prparo per uscire:t-shirt della vans bordeaux con la scritta nera un felpone gigante nero e pelosone con un paio di jeans neri e delle snakers bianche.

Mi dò un filo di trucco sugli occhi, prendo la borsa ed esco di casa, dirigendomi da Starbucks per prendere delle ciambelle e due frappuccini; Penny adora le ciambelle di starbucks devo portargliene alcune.

Una volta arrivata a casa di Penny suono e sua mamma pronta come sempre mi apre e mi da un bacio in fronte 'Ciao tesoro Penny è di sopra oggi stà un po' meglio per fortuna vai a tenerle un po' di compagnia' io le rivolgo un sorriso e annuisco avviandomi a passo svelto in camera di Penny.

Entro con la mia solita entrata trionfale - da sottolineare che in 16 anni di vita, ogni volta è diversa- 'Chi è la persona più dolce del mondo?' le chiedo danzando verso il suo letto ' L'uomo di pan di zenzero?' dice lei sarcastica 'Sii... ma la seconda?' rido io ' Ovviamente tu!' ride anche lei.

Ci strafoghiamo di ciambelle e di frappuccino ormai freddo guardandoci i nostri film preferiti di Miyazaki.

'Allora hai deciso con chi ci andrai?' mi chiede a un tratto lei 'Di cosa stai parlando?' le chiedo io con la bocca piena 'Del ballo' aaaah giusto, ancora non lo avevo chiesto ai miei.

'Non so nemmeno se ci vado non m' ispira troppo come cosa, secondo me è il solito ballo organizzato da studenti senza un briciolo di organizzazione e che andrà sicuramente malissimo' sminuisco io 'Secondo me invece sarebbe figo andarci; io ci vado con Devid, me lo ha chiesto ieri sera, ci siamo messi d' accordo e lui si verstirà da Gomez Addams e io da Mortizia, saremo la coppia migliore!'

Daniel è un ragazzo un po' sfigato del quarto anno, ma nonostante la sua reputazione sociale, palesemente scarsa, è un bravo ragazzo e non è niente male, capelli castani un po' sparati pelle abbastanza chiara, occhi scuri , alto magro - e credo anche che sotto quell' aspetto da nerd si nascnda un bel fisico- l' unica pecca che ha sono gli occhiali un po' troppo grandi per la sua faccia, ma tutto sommato era carino.

'Io non so se m' inviteranno, forse posso chiederlo a Brian non ha la ragazza ed ha la nostra età, magari accetta. Chissà magari ci vestiremo da sedano e da zucca' dico sarcastica, lei mi tira un cuscino a dosso.

Scoppiamo a ridere.

Verso le 7 torno a casa stanchissima e tornando in camera mia, mi si spolvera un file nascosto tra le informazioni assunte nel pomeriggio, ah eccolo ora riesco a leggerlo ''DEVI RIMETTERE A POSTO LA CAMERA'' che palle, non mi va di rimettere a posto i mobili. Ho voglia solo di dormire.

Inizio a levare i teli da terra e dai mobili, poi controllo se la parete asciutta e una volta essermene accertata inizio a rimettere a posto i mobili; ovviamente con una disposizione diversa da prima.

Una volta rimesso tutto a posto, mi butto sul letto sfilandomi i vestiti da sdraiata e infilandomi nel letto. Prima di dormire ripenso un po' al ballo, allora decid di andarci e scrivo a Brian '' Ehy ciao, scusa l' ora ma ti volevo chiedere se ti andasse di venire con me al ballo di Halloween''

Spengo il telefono e mi metto a dormire.


my name Is LIBERTYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora