Capitolo 1

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Ed eccomi quí,di nuovo in viaggio per una nuova avventura....ma questa volta sarà diversa, ho intenzione di cambiare le mie regole. E mentre sono immersa nei miei pensieri guardando fuori dal finestrino, vengo brutalmente riportata alla realtà dallo scorbutico vecchietto seduto a fianco a me nell'aereo che mi picchietta insistentemente la spalla per attirare la mia attenzione. Decido di girarmi per vedere cosa vuole stà volta, lo guardo con aria scocciata mentre mi fa un sorrisetto di superiorità misto a una specie di smorfia - Siamo arrivati è per caso sorda? - dice con un tono irritato e scocciato, stò iniziando a capire il perché mia nonna diceva sempre " tesoro non arrabbiati con tuo nonno se certe volte ti risponde male, perché più si invecchia e più si diventa scorbutici.." quanto mi manca, lei era l'unica che mi capiva come nessun'altro. Torno in me, ringrazio quel gentilissimo signore di avermi avvisato. Prendo la mia roba e scendo in fretta dall'aereo cercando la mia famiglia.


Dopo aver cercato dappertutto, incrocio il mio sguardo con due occhi grigio-azzurri che riconoscerei ovunque. Urlando il suo nome corro in contro a mio fratello come una furia, con uno sguardo disperato e arrabbiato in volto - Dove cazzo eravate? Vi ho cercato quasi per tutto l'aeroporto!- ok, devo avere un aspetto veramente orribile e da pazza perché mio fratello non appena finisce di squadrarmi dalla testa ai piedi come fossi un folletto o qualche altra specie di creatura magica, scoppia a ridere come un matto...lo guardo male, aspettando che finisca e si riprenda prima di assestargli una bella gomitata nello stomaco. - Ok ok calma..scusami ma sei troppo buffa quando fai cosí. Riuscirai mai a non perderti?- lo dice con tono tra il divertito e l'esasperato, con quel suo solito sorrisetto stampato in faccia. A quel punto ci incamminiamo al ritiro bagagli, una volta riprese le nostre cose usciamo e fermiamo un Taxi.
Malibú dopotutto non è così male, c'è quasi sempre il sole, il mare ma soprattutto.... I bei ragazzi. Seattle però resterà sempre nel mio cuore, ho cambiato città molte volte, ma lì ho conosciuto persone veramente speciali per me, come Sam, la mia migliore amica oppure Dylan il mio ex ragazzo. Ci siamo lasciati a causa di questo improvviso trasferimento e non ci parliamo più da quel giorno.


Scendiamo dal Taxi e ci ritroviamo davanti ad un enorme palazzo. Saliamo al terzo piano e per un pelo non inciampo sull'ultimo gradino trascinandomi dietro la valigia, imprecando riprendo l'equilibrio. Lerry come al suo solito si diverte a vedermi in difficoltà e scoppia di nuovo a ridere, anche se vorrei dargli un calcio negli stinchi è adorabile, quando ride sulla faccia compaiono due meravigliose fossette. Non posso negare che io non abbia un fratello terribilmente bello... i suoi capelli sono biondi e gli ricadono scomposti sulla fronte, mettendo in risalto i suoi occhi grigio-azzurri è molto alto e ha un fisico ben allenato e delineato.
Entriamo nel piccolo appartamento, è ben arredato, le pareti sono bianco panna e i mobili sono in legno, la cucina è piccola ma grande abbastanza per quattro persone, il salone è ampio con una TV al plasma e due divani, in fondo c'è una porta che conduce a un lungo corridoio con cinque porte ai lati. Vado subito a scegliere la mia camera, una volta scelta entro e mi chiudo con un tonfo la porta alle mie spalle, sospiro e mi guardo intorno. Le pareti sono rosa cipria e al centro della camera attaccato al muro c'è un letto a baldacchino, sul lato sinistro è sistemato un grande armadio bianco con affianco uno specchio enorme, mentre sull'altro lato vi è posizionata una scrivania con sopra una finestra. Lancio la borsa sul letto e inizio a sistemare la mia roba. Verso sera finisco di sistemare la mia roba e decido di inviare un messaggio a Sam mentre mi butto sul letto..

Da:Avril
Come stai? Ho appena finito di sistemare la mia roba. Sento già la tua mancanza.

Mi alzo dal letto e mi osservo allo specchio,sono un disastro. I capelli castano chiari sono in disordine, i miei occhi grigi scrutano attentamente la mia immagine riflessa allo specchio. Non ho mai accettato il mio fisico, nonostante tutti mi ripetino che sono magra io mi sento grassa...stacco gli occhi dalla mia immagine non appena sento il cellulare vibrare sulla scrivania.

Da: Sam
Qui tutto bene, tu? Ti sei già iscritta in una scuola di danza? Anche tu mi manchi!

Domani andrò subito a iscrivermi in una scuola di danza poco distante da quí, ho controllato su internet e devo dire che è di ottima qualità. Rispondo al messaggio di Sam dicendo che ci andrò domani. Dopo di ché decido di farmi un panino, finito di mangiare ritorno in camera, mi faccio una doccia veloce, lavo i denti e mi metto sotto le coperte.

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