Capitolo 2

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Mi sveglio e prendendo il telefono vedo che sono appena le 8.00 a.m. ,mi alzo dal letto con tutta calma e decido di farmi un lungo bagno rilassante, uscendo con tutta la roba in mano dalla mia camera mi in cammino verso il bagno, apro la porta e la richiudo piano alle mie spalle per non svegliare mio fratello che sicuro mi manderebbe tante di quelle maledizioni che ci vorrebbe un eternità per contarle tutte.


Quando sento che l'acqua nella vasca stà diventando fredda esco, avvolgo il mio corpo in un accappatoio color rosa pastello, mi metto davanti allo specchio e inizio a asciugarmi i capelli - Che cazz..- la porta si apre di scatto e un Lerry abbastanza assonnato mi appare davanti. Lo guardo, pensando che se entro tre secondi non esce da quella porta gli tiro la spazzola, lui si gratta la testa con fare annoiato e sbadiglia ma quando si accorge della mia presenza sbarra gli occhi, le sue guance diventano rosa e inizia a balbettare delle scuse - Oddio...n-non sapevo...io..io...scu-scusa...- si è bello anche appena sveglio e quando è imbarazzato,sorrido - Tranquillo ma se non esci di quì subito, ti ritroveranno in una stanza di qualche albergo legato ad una sedia e ricoperto da tanti segni di rossetto - lo guardo con un sorrisetto giocoso in volto, è un ragazzo forte e sa difendersi da tutto...tranne dalle sue ammiratrici che a quanto pare dalle voci che mi sono giunte hanno organizzato una specie di Fun -club in onore di Larry. Mi riguarda e sorride facendo spuntare quelle dolcissime fossette - Non oseresti mai, mi vuoi troppo bene - conclude facendomi una faccia da cucciolo con tanto di occhioni dolci, sbuffo - Ok ok,però ora...ESCI SUBITO! - mi fa la linguaccia, poi si gira e esce facendo rimbombare la sua risata per tutta la casa e chiudendo con un sonoro tonfo la porta.


Dopo essermi lavata e preparata vado in cucina per fare colazione. Trovo la cucina vuota e un piatto sul tavolo con del bacon due uova e dell'insalata, mio fratello mi prepara sempre la colazione prima di uscire per conto suo. Deduco a questo punto che Larry è uscito, sono sola in casa, i miei genitori passano più tempo fuori casa che dentro, ormai ci siamo abituati a cavarcela da sola. Finisco di mangiare gli ultimi bocconi e guardo l'orario sul telefono, sono le 10:00 a.m.

Mi fiondo in camera, mi tolgo la tuta che avevo messo per stare comoda e la butto sul letto restando in intimo. Spalanco le ante dell'armadio e prendo una borsa con dentro tutta la roba di danza e la poggio sul letto, poi prendo un paio di jeans a vita alta stretti e strappati sulle ginocchia e li abbino a una maglietta rossa corta con le spalline sottili, poi prendo un paio di calzini neri e metto le mie adorate scarpe superstar bianche con le strisce rosse ai lati. Corro in bagno mi lavo i denti poi mi metto davanti allo specchio per truccarmi. Non metto tanto fondotinta anzi poco, solo per non far vedere le occhiaie e gli occhi leggermente arrossati poi passo la cipria,del Blush sulle guance, spalmo dell'ombretto in crema color oro-terra sulle palpebre, passo un filo di eyeliner e mascara a volontá, pensando di aver finito mi volto pronta a correre in camera, ma all'ultimo ricordo di aver scordato di mettere il rossetto, mi rigiro e lo metto in fretta e furia, anche se sinceramente non nè ho bisogno le mie labbra sono abbastanza carnose e rosse di suo, il fatto è che odio averle screpolate e poi amo truccarmi.

- Dannazione - impreco, mentre entro di corsa nella scuola di danza "La Ballet School" di Malibú. Mi guardo intorno, le pareti sono bianche con dei quadri appesi dove vengono immortalate foto bellissime di ballerine che ballano...come se qualcuno avesse fermato il tempo per permettere al fotografo di scattare la foto, c'é un salottino con delle poltroncine nere in pelle, mi siedo ma non appena lo faccio una signora con un sorriso rigido ma professionale in volto e con una coda ben salda in testa che non lascia nessun capello fuori posto, mi si mette davanti - Salve posso aiutarla signorina...- la guardo e alla fine decido di rivolgerle un sorriso cordiale -Avril...Avril Monroe, sono quì per iscrivermi, mi sono appena trasferita e vorrei riprendere a danzare al più presto - lei mi guarda meglio e questa volta mi rivolge un sorriso sincero, mi dice che dovrò firmare solo dei fogli, visto che i miei genitori avevano inviato il loro consenso via e-mail e che avrei potuto riprendere a danzare già dalla prossima lezione.

Dopo aver finito di firmare tutte le carte, decido di andarmi a fare un bel giretto per Malibu, mentre sono immersa nei miei pensieri non vedo la ragazza che stá entrando e inevitabilmente andiamo a scontrarci finendo tutte e due con il sedere per terra. - Che botta...- mugulo alzandomi e porgendo la mano alla ragazza per aiutarla a rialzarsi, lei mi guarda con uno sguardo carico d'odio scansa la mia mano con uno schiaffo e si rialza da sola - MA SEI MATTA?! AVREI POTUTO SLOGARMI UNA CAVIGLIA!! MENTRE CAMMINI GUARDA DOVE METTI I PIEDI MISS DORMO MENTRE CAMMINO! -
La guardo storto e tutte le mie scuse vanno a farsi fottere - Scusatemi vostra altezza, la prossima volta la metterò sotto senza pensarci due volte - replico con un sorrisetto beffardo in volto, a quel punto mi guarda, le manca solo il fumo che le esce dalle orecchie e un paio di corna - Te ne pentirai amaramente- mi dice prima di supera stizzita e andarsene. Alzo le spalle, non ho paura di persone come lei è la sua minaccia per me non vale niente, mi guardo intorno e faccio un bel respiro decidendo di godermi la giornata, così camminando per le strade di Malibù mi fermo per guardare il mare, cacciando fuori il cellulare vedo che è ora di tornare a casa così mettendomi le mie amate cuffie mi dirigo con passo lento a casa.

Entrando a casa noto che in cucina c'è mia madre. Mi avvicino e le dò un bacio sulla guancia, sperando non si accorga che ho allungato la mano per prendere un pezzettino di pollo arrosto, dopo aver compiuto la mia missione le sorrido e lo nascondo dietro la schiena, lei mi guarda sorridendo a sua volta - Ben tornata tesoro, com'è andata oggi?- mentre mi vado a sedere vicino a mio padre sul divano le rispondo sbuffando - Bene, se non fosse stato che ho incontrato un drago isterico sulla via del ritorno - borbotto mangiando il pezzettino di pollo...Mmmh che buono, le mie papille gustative fanno i salti di gioia. Mio padre mi rivolge un sorrisone e mi accarezza la testa, lo fá sin da quando ero piccola e mi imbarazza ammetterlo ma questo suo gesto mi rilassa - Allora scimmietta, pronta per domani - ok, mi sono persa qualcosa? Lo guardo con uno sguordo interrogatorio - Scimmietta, domani inizi la nuova scuola no? Te n'eri scordata vero? - mi ricorda mio padre guardandomi con un sorriso amorevole. Oddio me ne ero completamente scordata, stupida scuola - Ah si, la scuola beh, a questo proposito penso che non sarò mai pronta per andarci - dico alzando lo sguardo al cielo e maledicendo chi ha deciso di inventare quella specie di tortura giornaliera. Sento la porta sbattere e vedo un Lerry sorridente buttarsi sul divano a fianco a me.

Finito di mangiare vado in camera mia e mi butto sul letto. Pochi minuti dopo sento bussare alla porta - AVANTI! - urlo, mio fratello mi guarda con un sorrisetto divertito e mi chiede se mi va di guardare un film horror con lui, accetto subito, io amo i film horror. Mi alzo dal mio comodissimo lettuccio e ci dirigiamo di nuovo in salotto, bisticciamo come sempre per decidere cosa vedere e come sempre vinco scegliendo "La casa".

Finito il film, noto che è ancora presto così io e Lerry decidamo di andare a fare un giro, entriamo dentro Starbucks e ordiniamo. Io ordino un frullato alla frutta, mio fratello invece prende un muffin al cioccolato. Finito di mangiare paghiamo, poi andiamo a farci un giretto. Mentre camminiamo mio fratello fa un cenno con la mano in segno di saluto a un gruppetto di ragazzi che stanno appogiati a un muretto, il mio sguardo viene attirato come una calamita a un ragazzo in particolare che cattura subito la mia attenzione. Ha i capelli castano scuro e due occhi azzurri in cui potrei perdermi, ha un piercing sul sopracciglio sinistro e un tatuaggio tribale sul bicipite destro, è molto alto e ha un fisico atletico ma asciutto. Sento la voce di mio fratello che mi stá parlando e torno a concentrarmi su di lui, - Scusa, puoi ripetere per favore? - lui mi guarda confuso poi mi sorride e dice - Ti ho chiesto se vogliamo tornare a casa...sempre con la testa tra le nuvole tu eh?- anuisco e mentre torniamo a casa lancio un ultima occhiata a quel ragazzo e noto con stupore che anche lui mi stà guardando con un sorrisetto ammiccante e divertito in volto, alzo il mento in segno di sfida e giro la testa, non prima di aver visto uno strano luccichio di sorpresa nei suoi occhi.

Quando arriviamo a casa la cena è già in tavola, però non ho molta fame così mi scuso e dico a mia madre di non sentirmi tanto bene e corro dritta in camera. Messaggio un pó con Sam poi metto in carica il cellulare, faccio una doccia veloce, mi lavo i denti e mi addormento, sognando un paio di occhi azzurri misteriosi che mi guardano curiosi.

Your destiny is in your handsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora