Capitolo 6

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POV'S BRANDON

-Brandon per favore amico, andresti a chiamare la mia adorabile sorellina e dirle che il film stá iniziando?- io faccio spallucce -Perché non ci vai tu?- chiedo curioso, non che mi dispiaccia andare a chiamare Avril, anzi quella ragazza mi sa tenere testa non è come tutte le ochette che mi girano attorno e la cosa mi attrae parecchio, ma se Lerry se ne accorgesse mi ucciderebbe in un nano secondo , da quando lo conosco ho capito parecchie cose, tra cui una regola: Toccare sua sorella è off limits. Ma io sono sempre stato un tipo che ama infrangere le regole. -Eddai- mugula lui -Se ci andassi io mi spellerebbe vivo dopo quello che è successo oggi!- già...ripenso a quando ho sentito il suo corpo sul mio, si incastravano alla perfezione come due tasselli mancanti di un puzzle. Mentre sono immerso nei miei pensieri non propriamente casti sulla sorella del mio amico vengo interrotto -Capito quello che ti ho detto?- mi chiede Lerry -Va bene! Va bene! Ma smettila di brontolare, vado!- alzo le mani al cielo e mi dirigo verso il corridoio.

Ci sono diverse porte ma da una proviene una voce che mi attira. Stá cantando penso con un sorriso in volto. Apro la porta e noto che non si è ancora accorta della mia presenza visto che è concentrata a scrivere qualcosa, ascoltare la musica e cantare. Sfruttando questa cosa a mio vantaggio mi avvicino e le metto le mani davanti agli occhi sfilandole una cuffia e sussurandole in modo sensuale nell'orecchio
-Inizia il film piccola- ho usato quel nomignolo apposta per vedere la sua reazione, inoltre è veramente piccola rispetto a me.
-BRANDON- urla sorpresa girandosi e guardandomi con quei suoi occhioni da cerbiatta.
Ci fissiamo per un attimo negli occhi senza dirci niente, l'azzurro cristallino dei miei occhi si perde nel grigio dei suoi.

È dannatamente bella.

Scuoto la testa a quel pensiero.
Perché la sorella del mio amico non poteva essere brutta?! Dannazzione. Interrompo il contatto visivo e mi passo una mano tra i capelli disperato, alla fine decido che possono andare tutti affanculo. Mi alzo dal suo letto e mi stampo un sorrisetto arrogante in volto -Si in persona- e faccio un piccolo inchino, lei scoppia a ridere. Oddio! la sua risata è la cosa più sexy che abbia mai sentito, roca ma soave con un accento di malizia, ma sono sicuro che lei neanche si accorga di questo o dell'effetto che provoca. Quando finisce di ridere mi guarda con un bellissimo sorriso e inarca un sopracciglio perfetto -Che onore!- esclama sarcasticamente -Adesso vengo, vado un attimo in bagno puoi andare, grazie- detto questo si alza e se ne vá. Io, che non sapevo neanche di aver trattenuto il respiro, butto fuori tutta l'aria e respiro la scia di profumo che si è lasciata dietro.

Dopo un pò ritorno in salotto e mi lascio cadere pesantemente sul divano -Rick passami un pacchetto di pop-corn- dico al rosso seduto per terra che mi lancia un pacchetto -Grazie- rispondo prendendolo al volo.

Una decina di minuti dopo, sento qualcuno sedersi delicatamente affianco a me. Non c'è bisogno di girarmi per capire chi è. -Vuoi?- le chiedo mettendogli sotto il naso il pacchetto di pop-corn e facendomi più vicino a lei -No grazie- a qual punto mi giro e la vede guardare intensamente i pop-corn come a volerli farli sparire solamente guardandoli. Faccio finta di non aver ascoltato la sua risposta e prendo un pop-corn e lo avvicino lentamente alla sua bocca. Il mio sguardo si scurisce riempendosi di lussuria e pensieri molto ma molto poco casti, e lei contro ogni mia aspettativa apre la bocca, Avril inizia a masticare con uno sguardo malizioso, deglutisco rumorosamente. Poi lei con un sorrisetto soddisfatto ritorna a guardare il film Horror.

Rimango un attimo imbambolato a fissarla poi riporto anche io l'attenzione sul film, cercando di togliermi dalla testa la scena di poco prima. Ma a quanto pare mi riesce difficile.

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