La sveglia suona puntualmente alle 6.45 a.m. ,scendo giù dal letto e vado in bagno per farmi una doccia veloce e lavarmi i denti. Lentamente camminai e aprii le ante dell'armadio, scelsi una t-shirt blu un paio di short di jeans, un paio di calzini anch'essi blu, presi delle vans bianche e mi precipitati in cucina per fare colazione. Finito di fare colazione, apetto Lerry che come suo solito è sempre in ritardo, così gli urlo di sbrigarsi visto che non voglio arrivare in ritardo il mio primo giorno, dopo una decina di minuti il signorino è pronto così ci incamminiamo verso la scuola. Andiamo a piedi visto che non è tanto lontana da quì, infatti dopo circa un quarto d'ora ci ritroviamo davanti alla gigantesca struttura di mattoni color mogano, circondata da un'enorme giardino pieno di panche e alberi. Io e mio fratello entriamo e cerchiamo la segreteria visto che dobbiamo prendere l'orario delle nostre lezioni, corriamo come due matti per tutta la scuola, alla fine ci fermiamo in mezzo a un corridoio esasperati - Non la troveremo mai, rinunciamoci e torniamo a casa - dico guardandolo con un sorriso innocente e facendo gli occhi da cerbiatta, lui mi guarda e sbuffa -Magari! Dopo però dovremo sorbirci la ramanzina di mamma e papà...Aspetta ho un'idea, sicuramente lui ancora non è entrato quindi posso chiedergli di accompagnarci in segreteria- io lo guardo strano, ho un brutto presentimento e il mio istinto non sbaglia mai. Mio fratello prende il telefono e digita qualcosa, finito di messanggiare con la persona misteriosa mi guarda, e si fa immediatamente serio - Non farti ingannare dal ragazzo che staremo per incontrare, devi tenerti alla larga da lui capito? - io lo guardo e quando stó per rispondergli lui guarda dietro di me, e alza la mano in segno di saluto.
Mi giro lentamente per vedere chi stà salutando mio fratello e i miei occhi si scontrano contro un'altro paia di occhi azzurri, rimango un attimo a fissarli poi mi dò mentalmente della stupida, indurisco lo sguardo e alzo il mento. Il nuovo arrivato mi guarda abbastanza sorpreso e mi rivolge un sorrisetto impertinente ma abbastanza divertito - Lerry, non mi presenti la tua amichetta? - mio fratello sorride quasi forzatamente e gli risponde con un tono duro ma amichevole (si è molto geloso e quando vede che un ragazzo prova interesse per me impazzisce letteralmente) - La mia amichetta è mia sorella e se non le togli subito gli occhi di dosso ti giuro che te ne farò pentire amaramente - il ragazzo scoppia a ridere - ok ok, le porgo le mie piú sentite scuse - mi dice, guardandomi sempre con più interesse - Io sono Brandon Curt e per oggi sarò il vostro accompagnatore - si presenta, rivolgendomi un enorme sorriso, io rimango un attimo interdetta e decido di presentarmi anche io per educazione - Io sono Avril, piacere - dico porgendogli la mano, il suo sorriso si allarga e mi stringe la mano - Il piacere è tutto mio - risponde, indulgiando più del dovuto nel stringermi la mano. Dopo tutte le presentazioni, Brandon ci accompagna in segreteria, dopo di chè ci saluta e se ne va.
La segretaria ci dice di andare dal preside, il quale ci dà il benvenuto e ci consegna un foglio con gli orari delle nostre lezioni, il numeri per aprire i nostri armadietti e in fine la classe in cui dobbiamo andare. Lerry ha 19 anni ed è all'ultimo anno, io invece né ho quasi 17 è sono al terzo anno, quindi stiamo in classi diverse. Usciti dalla segreteria, camminiamo verso i nostri armadietti, aprendoli troviamo i libri che dovremo usare per le lezioni, visto che alla prima ora ho letteratura prendo il rispettivo libro e mi dirigo in classe. Sono fuori dalla porta, faccio un bel respiro e aspetto che il professore mi dica di entrare per presentarmi all'intera classe, mi sento un pò nervosa ma mi faccio coraggio e quando sento - Diamo il ben venuto a una nuova vostra compagna di classe, signorina adesso può entrare - apro la porta e vado a fianco al professore di letteratura
- Buongiorno mi chiamo Avril e da oggi sarò la vostra nuova compagna di classe - guardo i mie nuovi compagni di classe e noto che i ragazzi mi guardano come se non avessero mai visto una ragazza in vita loro,mentre le ragazze mi guardano con odio,curiositá e alcune mi sorridono. - Ok signorina Avril, adesso prenda posto vicino alla signorina Stacy -
Una volta usciti dalla segreteria ci diriggemmo verso i nostri armadietti per poggiarci i libri.
Dopo aver poggiati i libri andammo ognuno nelle rispettive classi, alla prima ora avevo letteratura. Cammino tra i banchi e mi siedo, la ragazza vicino a me mi guarda con due occhioni grandi e verdi pieni di curiositá, ha i capelli di un rosso acceso, lunghi e mossi - Ciao, io sono Stacy e da oggi saremo migliori amiche - dice facendomi un mega-sorrisone, le sorrido dolcemente - Ok ok, per me non c'è nessun problema - e così continuiamo a parlottare per tutta la lezione.Alla fine della prima ora, io e Stacy ci diregiamo verso l'aula della prossima materia, cioè storia.
La lezione non sembrava finire, e io e la mia nuova amica finimmo per addormentarci in classe tanto ché, quando suonò la campanella dell'intervallo sobbalzammo tutte e due per lo spavento.Stacy mi guardò con un sorrisone
- Io ho un certo languorino allo stomaco, mi accompagneresti alle macchinette? - accetto l'invito e con una mossa teatrale le faccio cenno di superarmi per indicarmi la strada. Stiamo ferme davanti alla macchinetta oramai da un bel pò, visto che Stacy non si decide a scegliere cosa prendere...giuro che sbraito se non si sbriga. Faccio per andarmene, ma mi sento afferrare per la vita e trascinare in dietro, presa dallo spavento lancio un urlo e sento subito una risata familiare e mi volto in preda alla rabbia per aver attirato tutta l'attenzione su di me, quando mi volto completamente vedo mio fratello ridere e tenersi la pancia dalle risate insieme ai suoi amici, tra cui Brandon. - MA SEI SCEMO?! - il mio sguardo vorrebbe incenerirlo insieme a tutto il suo gruppo, riprende piano piano il controllo delle sue risate fino a smettere di ridere ma lasciandogli sul volto il suo solito sorrisetto divertito - Sú sú principessa, era solo uno scherzo non ti scaldare cosí - dice scompigliandomi con una mano i capelli, lo guardo ancora più infuriata ma subito mi ricompongo e sorrido a mia volta a differenza che il mio è un sorriso di sfida, alzo il mento e parlo lentamente in modo che possa comprendere a pieno quello che dico
- Ti consiglio di stare attento perché io ho certe foto che possono rovinati la reputazione di bad boy - lui a quelle parole sbianca e mi guarda a sua volta con uno sguardo spaventato - Non oseresti - allorgo il sorriso e lo provoco - Vogliamo scommettere? - nel frattempo i suoi amici alzano un coro di "Uuuh", dopo di ché alzo i tacchi e me ne vado prendendo sotto braccio Stacy che si lamenta dicendo che ancora non aveva deciso cosa prendere.Dopo tre lunghissime ore (di cui avrei volentieri fatto a meno), Stacy mi trascinò portandomi in mensa mentre la mia testa stava elaborando una buona scusa per non mangiare visto che non avevo molto appetito.
Arrivate ci mettemmo in fila per prendere il pranzo, presi un pò di tutto così da non destare sospetta a mio fratello sulle mie reali intenzioni, dopo di ché ci andammo a sedere e notai che oggi la mia sfiga non aveva limiti, l'unico tavolo libero in tutta la mensa era a fianco a quello di Lerry, camminai verso il tavolo come se andassi dritta dritta verso il mio funerale.
Sotto lo sguardo vigile di Lerry, ci sediamo. Stacy spazzola il cibo nel piatto in un batter d'occhio io invece mi limito a fare piccoli bocconi e mangiucchiare un pò di tutto senza finire niente lasciando quasi tutto nel vassoio, Stacy mi guarda con uno sguardo interrogativo ma per fortuna non fa domande cosí ci dirigiamo verso il bidone per buttare i resti quando mi sento prendere per il polso, vengo girata bruscamente e facendo cadere il vassoio per terra mi ritrovo a fissare due occhi azzurri pieni di rabbia - AVRIL TI RENDI CONTO CHE SE CONTINUI COSÌ FINIRAI PER DISTRUGGERTI?! - rimango un attimo con la bocca aperta non sapendo cosa dire, poi guardo alle sue spalle e noto che tutta la mensa è caduta nel silenzio più assoluto e ci fissa curiosa aspettando di sapere cosa stia succedendo, strattono il polso e non riuscendo a liberarmi dalla stretta di mio fratello, sospiro induriscono lo sguardo e stringo i denti - Lerry non è il caso di farne una tragedia, mi fa male la pancia e per questo che non ho mangiato.... - non mi fa finire di parlare che urla - NON È IL CASO?!? Ah si!? E la prossima volta cosa ti inventerai, che hai dolori di stomaco!? Febbre?! Smettila di dire bugie e affronta la raltà - poi addolcendo lo sguardo sussurra - Tu non hai niente che non và, sei perfetta principessa - ormai ho la vista appannata, grosse lacrime mi rigano il viso, con uno violento strattone mi libero dalla sua presa e scappo pensando che come primo giorno è stato proprio un disastro.
Corro a piú non posso, finché mi ritrovo fuori dalla scuola, cammino a passo svelto sotto un albero e appoggiandomi al tronco mi metto seduta per terra. Chiudo gli occhi e sospiro - Avril - il mio cuore perde un battito, sia per lo spavento che per la sorpresa, ma non ho in coraggio di aprire gli occhi quindi mi limito a rispondere - Cosa vuoi Brandon? Non voglio la tua compassione, torna in mensa e prendimi in giro con i tuoi amichetti - la voce mi esce roca per via delle lacrime appena versate, lui sbuffa poi parla con un tono di voce più serio e dolce - Scordatelo, resto quí con te finché non ti sei calmata al costo di saltare le lezioni, tanto non sarebbe ne la prima ne l'ultima volta che lo faccio -
STAI LEGGENDO
Your destiny is in your hands
RomanceDue ragazzi che cercano di tenere ben saldo il proprio destino nelle loro mani,per impedire che qualcosa vada storto nelle loro vite. Sembra però che il destino voglia giocar loro brutti scherzi. Lei ha vissuto una vita con troppe porte chiuse in fa...