Chapter 5

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London (England)
MI6 Headquarters
21 04 2016
1830 hours

Louis tiene le mani posizionate su delle manopole collegate tramite cavi a ciascun polso di Sauvageon. Il detenuto è seduto su una sedia con mani e piedi legati, rendendo la fuga impossibile.
"Perché hai chiamato Romanov?" Chiede Harry mentre Louis ruota leggermente le manopole mandando così una scarica di corrente al detenuto come avvertimento.

Savaugeon sorride beffardo. "Non te lo dico."
"Te lo chiederò di nuovo." Dice Harry con calma e gioca con la stoffa bagnata che tiene in mano.
"Perché hai chiamato Romanov?" Sauvageon si ostina a non parlare.
Harry quindi infila la stoffa nella sua bocca e fa un cenno a Louis affinché giri le manopole, l'elettricità scuote il corpo di Sauvageon facendolo urlare.
Dopo trenta secondi di folgorazione Louis spegne il dispositivo e Harry tira fuori la stoffa dalla bocca del prigioniero. Si chiede se le persone all'esterno della cella possano sentire le sue urla, domandandosi cosa sta succedendo.
In ogni caso, nessuno è entrato a controllare finora.
"Perché cazzo l'hai chiamato?" Harry alza il tono di voce.
Sauvageon gli sputa in faccia. "Mi è stato detto."
"Da chi?" Harry continua urgente, piegandosi verso il basso per poterlo guardare negli occhi.
Il prigioniero sorride, lasciando intendere ad Harry che non avrebbe detto altro.
Louis aziona il dispositivo di nuovo, questa volta senza aspettare il permesso di Harry. Sauvageon guarisce mentre si muove in modo convulso sulla sedia, aggrappandosi alle maniglie.
Harry si avvicina al suo viso. "DA CHI?"
"Kudret."
"Che cazzo significa?"
Sauvageon rabbrividisce, iniziando poi a tremare di nuovo, segno che Louis ha girato le manopole. Questa volta non dura un minuto; continua fino al punto in cui le vene della sua fronte sembrano esplodere.
"Lo lascerò acceso fino a quando ci dirai tutto quello che sai." Dice Louis con nonchalance, controllandosi le unghie come se avesse tutto il tempo del mondo.
Due minuti più tardi i prigioniero urla tutto ciò che Harry vuole sentire.
"Viene da Istanbul.. Vuole discutere su.. Una spedizione di polvere da sparo!"
I sobbalzi si fermano e Louis si avvicina ad Harry. "Dove possiamo trovarlo? E qual è il suo vero nome?"
Sauvageon ha il respiro pesante, cosi Louis aspetta un paio di secondi prima di calciargli lo stinco.
"Non conosco il suo vero nome. Tutto quello che so è che viene da Istanbul e che possiede un bordello. E' tutto quello che si, giuro su Dio."
Louis annuisce e lo colpisce con un pugno sul volto.
"Andiamo." Dice scuotendo il pugno e massaggiandosi le nocche.
"Cosa significa Kudret? In turco."
Chiede Harry mentre segue Louis fuori dalla cella.
"Significa forza e potenza. E' decisamente un soprannome. Fai fare a Niall un controllo sul database, io faccio una telefonata. Ci vediamo al laboratorio.

***
Istanbul (Turkey)
Hotel W Istanbul
23 04 2016
1900 hours

Harry si alza dalla barra su cui era seduto quando vede Zayn avvicinarsi.
"Ci hai messo una vita. Dov'è Louis?"
"Arriverà più tardi questa notte, ha un lavoro da fare in Grecia ma sta volando qui."
Harry controlla il suo orologio. Sono le sette di sera, il che significa che il loro 'appuntamento' al bordello di proprietà di Kudret dovrebbe iniziare in meno di mezz'ora.
L'Aston Martin di Harry è parcheggiata nel garage dell'hotel come ha detto Liam, così non perdono tempo a salire in macchina e partire a gran velocità.
Il bordello è situato nella periferia di Istanbul, proprio accanto all'autostrada.
Sembra un edificio costoso, così gli stranieri che non sanno cos'è penseranno che sia qualcosa come una piccola impresa.
Harry parcheggia la macchina in un parcheggio privato dietro l'edificio e scendono allo stesso momento. C'è un bodyguard alla porta che li osserva con curiosità ma che li lascia passare senza fare domande.
C'è una scrivania della reception vicino alle scale che portano al primo piano, così Harry presume debbano registrarsi. Devono utilizzare i falsi nomi che Niall ha utilizzato per 'l'appuntamento'.
"Ho una prenotazione a nome Brown." Dice Zayn prima che Harry apra bocca.
La signorina controlla nel computer (Da quando i bordelli si sono modernizzati?) e annuisce. "Due gentiluomini che cercano una ragazza che parli bene inglese, giusto?"
Harry annuisce. Quindi Niall ha preso un appuntamento per una cosa a tre? Ok, allora.
"Stanza 27, secondo piano. Potete usare l'ascensore e pagare alla fine. Un ora sono 1500 Lire turche."
Zayn segue Harry verso l'ascensore e aspetta che siano entrambi all'interno per controllare di aver ancora la pistola, prima di girarsi verso Harry. "Niall ha prenotato per una cosa a tre? Veramente?"
Harry alza le spalle. "Vediamo cosa riusciamo a scoprire da questa ragazza." Dice con tono neutro, annuendo alle telecamere per far capire a Zayn che sono sorvegliati. Il suo partner annuisce e si gira verso le porte non appena si aprono.
Ci sono due omini alla fine del corridoio, piazzati probabilmente per controllare che nessuno ragazza venga uccisa. Si sentono gemiti e finte urla provenire da qualche stanza che Harry e Zayn superano fino a raggiungere la loro.
Harry apre la stanza numero 27 ed entra. I suoi occhi cadono su una ragazza carina con la pelle olivastra, che non può avere più di vent'anni, seduta sul bordo del letto in lingerie, mani sui fianchi.
"Mr.Brown e ...? Chiede lei in perfetto inglese. Nessuno dei due risponde, Zayn chiude la porta e si assicura che sia bloccata. Controlla se ci sono telecamere, e quando è sicuro non ce ne siano, Zayn si avvicina alla porta.
"Come ti chiami tesoro?"
La ragazza alza lo sguardo su di lui.
Sembra spaventata e non sicura su quello che dovrebbe rispondere.
"Angel."
"Il tuo vero nome." Chiede Harry e va a sedersi sulla sedia accanto alla finestra.
La ragazza scuote la testa. "Dovrei tornare al lavoro." Si alza. "Come mi volete?"
"No non- non ti vogliamo in quel senso." Continua Harry facendole segno di sedersi.
"Allora cosa volete? Chi vi ha mandato?"
"Vogliamo sapere chi è dive si trova il tuo capo."
Lo sguardo di Angel sembra confuso, e la sua espressione diventa spaventata.
"Non posso, potete andarvene?"
"Non abbiamo intenzione di farti del male. Vogliamo sapere dove si trova Kudret per aiutarti." Spiega Zayn, appoggiandosi alla porta.
"Cosa avete bisogno di sapere?" continua la ragazza incrociando le braccia al petto.
"Non possiamo dirlo. Ma puoi fidarti di noi?" Chiede Harry.
Angel scuote la testa. "Perché dovrei?"
Zayn si avvicina di un passo. "Perché è ovvio che tu non voglia stare qui, e noi possiamo aiutarti ad uscirne. Ma prima, devi dirci dove si trova Kudret."
"Io non... Non so molto.. Ma so che vive a poco distante da qui in una gigante casa bianca.. E che il suo ufficio è al quarto piano. Ma ho sentito che partirà per Mosca presto."
Zayn guarda Harry, poi torna su di lei.
"Quanto presto?"
"Oggi, credo?"
Harry si za dalla sedia. "Dobbiamo andare."
"No! Vi prego.. Vi prego aspettate quindici minuti. Se uscite ora penseranno che non ho fatto un buon servizio e mi picchieranno e ... vi prego."
Harry annuisce e si risiede. "Ok allora. Parlaci di te."

I'll Throw Away My Faith (Just To Keep You Safe) Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora