XXXVIII ⚜️ Come diamanti

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Osservò con sguardo vacuo le valigie che aveva riempito dei suoi oggetti personali. Stavano a fissarla inquisitrici dal suo morbido letto, quel letto dove non avrebbe mai più dormito. Sospirò, mentre la sinuosa immagine di sua sorella la fissò con curiosità.

«Sei pronta, Bea?» le chiese, i grandi occhi azzurri fissi in quelli verde chiaro della più piccola. La quindicenne annuì, sfregandosi con nervosismo le mani. Benedetta la raggiunse e le fece una tenera carezza sulla guancia. «Lo faccio per te, per noi» disse, baciandole con affetto la fronte. Beatrice sentì sulla pelle le umide lacrime solcanti il pallido viso della maggiore.

«L'ho uccisa, siamo al sicuro ora».

Benedetta scosse la testa, affranta. «Gli angeli non si daranno per vinti e ci cercheranno in campo al mondo. Hai ucciso una di loro».

Beatrice sospirò, gettando con noncuranza la valigia sul pavimento di cotto rovinato dal tempo. «Allora che senso a scappare? Perché lo facciamo se tanto siamo sicure che moriremo. Solo i codardi si nascondono».

L'altra si sentì messa a nudo da quello sguardo così ingenuo ma al tempo stesso così maturo. «Dobbiamo raggiungere l'uomo di cui ti ho parlato, Il Principe» rispose.

Beatrice era scettica e il suo sguardo cristallino parlava chiaro. «Dovremmo andare fino in Gran Bretagna, Bene. Che garanzie abbiamo?»

«Questa persona è di estrema fiducia, sono sicura che è disposta ad aiutarci. Ci difenderà da angeli e demoni» rispose con sicurezza. «Ha due figli, e sono come te» aggiunse, per guadagnarsi più fiducia da Beatrice.

La ragazzina, però, rimaneva scettica. «Il Principe» disse, riflessiva. «Che buffo pseudonimo».

«Sono certa che ci aiuterà più che volentieri, Bea. È un uomo estremamente aperto, e le barriere del suo castello ci proteggeranno da angeli e demoni» continuò a dire la maggiore.

Beatrice, tuttavia, rimaneva ancora scettica. Ogni frase che pronunciava sua sorella la faceva ripiombare nel dubbio ogni attimo che passava. «Che cosa vuole in cambio?» chiese, guadagnandosi uno sguardo interrogativo da parte della maggiore. «Tutto ha un prezzo, sorella. Credi davvero che Il Principe ci aiuterebbe senza ricevere nulla in cambio?»

Sua sorella decise di glissare il discorso, osservando la punta delle sue scarpe. Stavano perdendo tempo prezioso. «Porta la valigia di sotto, il taxi arriverà fra cinque minuti».

***

«Non avremmo potuto volare con le nostre ali?» chiese Beatrice con ingenuità. La testa era mollemente appoggiata sul sedile dell'aereo.

Angeli & Demoni: l'AccademiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora