•07:00•
La sveglia suona,e ho fatto pure tardi,ma non voglio alzarmi dal letto . Mi annoia andare a scuola,mi annoia vedere tutti quei coglioni dietro ai banchi,mi annoia ascoltare i professori,ma purtroppo mi tocca andarci senza fare storie.
Mi alzo dal letto,faccio colazione,mi lavo e scelgo qualcosa da mettermi. Dopo 20 minuti di riflessione davanti all'armadio aperto scelgo cosa indossare. Esco di casa e mi dirigo verso scuola.
Entro in classe,e trovo lui dietro la cattedra,mi guarda,anzi mi fissa.
-Buongiorno professore. -dico.
-Ha fatto tardi signorina. -mi dice con il suo sorrisetto malizioso.
Gli sorrido timidamente e vado a sedermi.
Sta correggendo qualcosa,ci sono fogli ovunque. Guardo fuori la finestra,sono persa,sto pensando a mille cose,il mio ex mi manca un casino e non so che fare,e mentre sono persa nei miei pensieri sento gridare il mio nome
-Signorina Tonia per piacere puoi darmi una mano a correggere questi compiti?-
-s-si-dico imbarazzata.
Prendo una sedia e mi avvicino alla cattedra,mi sta fissando dio che fastidio. Mi porge una ventina di fogli.
-Tieni ordinali in ordine alfabetico-dice sorridendomi.
-Va bene prof-dico imbarazzata.
Mentre sfoglio i fogli sento una presenza calda sulla coscia,è la sua mano,lo guardo di scatto ma lui fa finta di nulla,cerco di spostare la coscia ma lui stringe la presa. Cosa sta facendo? É una cosa sbagliata. Non deve assolutamente toccarmi,ma le sue mani sono così belle,sono grandi e possenti.
All'improvviso mi guarda e poi abbassa lo sguardo verso la sua mano,poi mi guarda e sorride.
Odio quel sorriso,non ci sto capendo più nulla.
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Sbagliando si impara.
Literatura Feminina"Sbagliando si impara, imparando si cresce, crescendo si muore."