Capitolo 2^

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Non avevo mai visto una persona simile a lui che traboccava di sensualità da tutti i pori della pella. Era la bellezza fatta uomo, in maschio, non c'era una risposta logica al suo meraviglioso aspetto. Aveva i capelli neri come la pece che davano contrasto alla pelle candida come il latte. Il fisico santuario era avvolto da un maglione scuro scuro con una fantasia di colore chiaro e da un paio di jeans. Le ragazze hanno occhi sognanti e i ragazzi si sentono minacciati dal nuovo arrivato.

Il professore gli dà una pacca sulla spalla <Josh che ne dici di presentarsi a tuoi compagni di classe> dice. Il ragazzo annuisce semplicemente e si gira lentamente verso di noi rimanendo, così, immacolati alla sua innaturale bellezza. Avevo visto solamente adesso i suoi occhi meravigliosi di un colore come una foresta pluviale più verde che mai racchiusi da un contorno ghiacciato. Era un colore innaturale che mi fa trattenere a guardarle più del dovuto affascinandomi sempre di più. Il visi era contornato da lineamenti non troppo decisi ma neanche troppo dolci. Era troppo perfetto, era troppo bello.

<Ciao a tutti, sono Josh Anderson e ho 18 anni. Spero di stare bene con tutti voi e se volete fare delle domande potete farle anche subito.> dice, non so il perché però ha una voce bellissima oserei anche dire sexy. Nessuno riesce a fiatare fino a quando la voce stridula di Evelyn non fa la sua comparsa.

<Ciao Josh> dice gridando, lui alza lo sguardo verso di lei e le sue rosee labbra formano un leggero sorriso, che mostrava la sua dentatura bianca e perfetta, fa svenire mezza classe facendo scoccare tante mani alzate in aria in attesa di fare domande.

<Sei fidanzato?> chede una ragazza. Era troppo scontata la domanda ma era interessante a tutto il genere femminile saperlo per capire se il campo fosse libero.

La guarda <No> e con quella semplice parola scatta il putiferio mai visto. Le ragazze erano un misto tra l'entusiasmo, per avere campo libero, e confusione perché come faccia un ragazzo così bello ad essere single?

Secondo me era il classico dongiovanni in cerca di semplici avventure e non relazioni serie oppure sta aspettando la sua anima gemella anche se dubito fortemente.

Un'altra ragazza alza la mano <Perché sei ancora in quarta?> chiede.  <Semplicemente perché studiavo con un insegnante privato ma poi ho deciso d'iscrivermi in una scuola, ovvero questa, consigliandomi di rifare la quanta> risponde.

<Basta con le domande se no non faremo mai lezione oggi e poi avrete tempo dopo per violarli la privacy> dice il prof battendo le mani interrompendo i brusii e gli schiamazzi di tutti <comunque dove vuoi sederti?> chiede a Josh curioso.  Lui ci guarda uno ad uno e tutti rispondono con un sorriso o ignorandolo ma quando appoggia i suoi occhi su di me ho sentito come se mi avessero congelata ma allo stesso tempo era come se mi bruciasse da come mi guardavano. Credo di essere diventata rossa da come mi sento le guance però non riuscivo ad abbassare il volto. I suoi occhi erano come calamite per me e più le guardavo e più scorgevo nuovi dettagli unici. Fa un leggero sorriso per poi spostare gli occhi su Evelyn che muoveva il braccio in aria a destra e a sinistra parlando a bassa voce <Hey, hey qui! Qui!>. E come sempre la reginetta è pronta all'azione per sedurre la preda. <Mi siederò vicino ad Evelyn se non le dispiace> dice e con il consenso del prof. si reca verso di lei. Ad un tratto però mi sentivo osservata e mi volto per assicurarmi che non fosse solo un'impressione. Non mi sbagliavo, infatti colui che continua a fissarmi era la stessa che mi sta incatenando nella sua foresta dai confini ghiacciati come prima.

Mi volto per non vederlo anche se la sensazione non era sparita anzi sembrava che fosse aumentata e solo adesso mi accordo che Luna non stesse bene <Luna non stai bene, vero? > le chiedo preoccupata. <Che perspicace che sei non pensavo> risponde sarcastica. <Dai su che ti accompagno in infermeria> dico <No, non serve è solo un po' di mal di testa> risponde subito.

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