"Ti prego, Harry!" Disse il biondo appoggiando i gomiti sul bancone.
"Niall, ti ho già detto che non lo farò." Ribadì Harry mentre sistemava il fiocco in un bouquet di gigli.
"Ma daiii, lo faremo uguale." Piagnucolò ancora Niall, facendo gli occhi da cucciolo che intenerivano sempre Harry.
"Non voglio farmi un tatuaggio uguale al tuo, non voglio scarabocchiarmi il corpo come se fossi un album da colorare!" Urlò il riccio posando in vetrina il mazzo di fiori che aveva appena decorato.
"Uff, okay. Però mi accompagnerai a fare il mio."
"Si, questo posso farlo."
Harry passò il resto del pomeriggio a sistemare la vetrina del negozio chiacchierando con Niall di cose stupide. Lavorava nel negozio di fiori di sua madre dall'inizio dell'anno un paio di pomeriggi a settimana, non gli dispiaceva lavorare lì. Fin da piccolo adorava passare i pomeriggi con sua madre nel suo negozio, annusando ogni fiore esposto e osservandone i colori; i fiori gli avevano sempre messo allegria con i loro colori sgargianti.La mattina seguente si svegliò come al solito con il fastidioso suono della sveglia. Dopo essersi fatto una doccia e vestito, scese al piano di sotto.
"Buon giorno, tesoro. Dormito bene?" Lo salutò affettuosamente Anne, sua madre.
"Si, bene." Disse Harry cominciando a mangiare i pancakes che aveva nel piatto.
"Sbrigati a mangiare o farai tardi."
Harry annuì finendo la sua colazione, subito dopo raccolse lo zaino dal pavimento e saluto sua madre con un bacio sulla guancia uscendo di casa.
Camminò a testa bassa fino all'entrata della sua scuola con gli auricolari nelle orecchie, ma appena entrato una spallata gli fece perdere l'equilibrio.
"Buon giorno sfigato, come va la tua patetica vita da frocio?"
Harry cercò di ignorare il ragazzo continuando a camminare verso il suo armadietto.
"Cosa succede checca? Non vuoi fare conversazione con i tuoi amici?"
"Alan, non sono sono tuo amico."
"Sentito ragazzi, allora la checca sa parlare!" Disse Alan ai due ragazzi alle sue spalle.
"Senti frocetto evita di farti vedere per i corridoi, sai detesto condividere il mio spazio con le persone come te." Disse assestandogli un pugno allo stomaco, ridendo. Si allontanò con il suo gruppo subito dopo lasciando Harry, che era caduto a terra tenendosi la pancia, da solo nel corridoio ormai vuoto.
Si alzò dolorante e si diresse verso il bagno per controllare il livido. Appena entrato in bagno si posizionò davanti allo specchio e sollevò la maglietta. Subito rabbrividì alla vista del suo corpo scoperto: era pieno di lividi, alcuni più vecchi, altri più recenti, di sfumature che andavano dal verde al viola.
"Harry, sei qui?" Disse Niall entrando in bagno mentre Harry si abbassava velocemente la maglietta.
"Lo hanno rifatto vero?" Chiese.
Harry annuì soltanto.
"Dai vieni andiamo in classe." Disse il biondo.
Harry e Niall erano migliori amici dai tempi delle medie. Niall era sempre allegro e molto socievole mentre Harry invece era sempre stato un ragazzino molto timido e sensibile. A causa di questa timidezza aveva sempre faticato a farsi degli amici, e la situazione peggiorò ancora di più subito dopo il suo coming out, i pochi amici che aveva lo abbandonarono, tutti tranne Niall, lui era sempre stato un punto fisso nella vita del riccio. Dal giorno del suo coming out aveva cominciato anche ad essere preso di mira dai ragazzi della sua scuola, quello che dicevano lo faceva soffrire, ma cercava di ignorarli e andare avanti senza darci troppo peso. Aveva sempre saputo di essere 'diverso' dagli altri ragazzi della sua età: mentre i suoi compagni parlavano di quanto fossero carine le ragazzine della loro classe, lui se ne stava in giardino, da solo, a raccogliere i fiori e intrecciarli formando delle coroncine, che poi indossava. A differenza degli altri ragazzi non era mai stato attratto dalle sue coetanee, e non le aveva mai considerate più che semplici amiche.Il resto della giornata passò tranquillamente a parte qualche spintone e delle frecciatine, che però ignorò.
Appena uscito da scuola raggiunse, sua madre al negozio. Il negozio si trovava appena fuori dal centro di Londra, in una larga strada trafficata. L'interno e la vetrina erano sommersi da espositori pieni di piante, fiori e composizioni floreali.
Era arrivato da qualche ora e stava sistemando il negozio quando entrò Niall.
"Hey Haz, appena finisci il turno mi accompagni a fare il mio tatuaggio e non accetterò un 'no' come risposta!"
"D'accordo biondo, cosa vuoi farti tatuare?" Chiese il riccio.
"Ecco!" Disse fiero il biondo passandogli un foglietto con un trifoglio disegnato sopra.
"Wow é molto...irlandese."
"Irlandese e bellissimo: proprio come me!" disse Niall mettendosi in posa come se fosse un modello.
"Sì sì certo Ni" disse Harry mentre rideva "Io finisco il turno tra trenta minuti, chiudo il negozio poi ti accompagno"
"Grazie Haz!" Disse Niall abbracciandolo "vado a farmi un tatuaggio! Vado a farmi un tatuaggio" cominciò a canticchiare mentre Harry, ridendo, entrava nel retro del negozio.
Trenta minuti dopo uscirono insieme dal negozio di fiori; lo studio di tatuaggi era proprio dall'altro lato della strada ma Harry non ci era mai entrato, perché credeva fosse frequentato solo da persone poco raccomandabili. Appena entrati nel negozio la musica alta invase le orecchie di Harry. Lo studio era abbastanza piccolo e poco illuminato, le pareti erano ricoperte di foto, bozzetti e disegni vari.
"Vado a parlare con quel tipo, tu aspettami qui." Disse Niall indicando l'uomo alto e robusto dietro al bancone.
Harry annuì e si mise a osservare i vari disegni, alcuni erano decisamente troppo grande ed eccessivi per i suoi gusti ma altri erano molto graziosi.
"Belli vero?" Disse una voce sottile e acuta alle sue spalle.
Harry si girò per vedere a chi appartenesse quella voce tanto delicata e rimase incantato alla vista del ragazzo che aveva parlato. Doveva essere più grande di lui di qualche anno ma era comunque più basso. Indossava degli skinny jeans neri, che mettevano in risalto le gambe muscolose, e una canottiera bianca che metteva in mostra le braccia leggermente abbronzate e quasi completamente coperte di tatuaggi. Aveva i capelli lisci di un meraviglioso castano chiaro che gli ricadevano con un ciuffo sulla sua fronte, sembravano talmente morbidi che a Harry venne voglia di accarezzarli. Il naso era piccolo e all'insù. Le labbra erano sottili e di un bellissimo rosa tenue, stupende, talmente belle che Harry le avrebbe voluto baciare all'infinito. E poi i suoi occhi erano così luminosi e del colore più stupendo che avesse mai visto, erano azzurri ma con delle sfumature verdi, così profondi, così freddi e così meravigliosi che Harry si incantò a guardarli. Era assolutamente il ragazzo più bello che avesse mai visto in tutta la sua vita. Una specie di dio sceso sulla terra.
Il ragazzo liscio ridacchiò guardando l'espressione incantata del riccio e disse: " Questi, li ho fatti io." indicando dei disegni di tatuaggi a tema nautico.
Harry parve risvegliarsi e disse balbettando: " S-si sono davvero belli, uhm, si m-molto davvero."
Il liscio sorrise di nuovo e Harry arrossì furiosamente alla vista di quel sorriso.
"Tomlinson, un cliente ti aspetta!" Urlo l'uomo dietro al bancone.
"Dammi un secondo e arrivo" urlò il ragazzo dagli occhi azzurri in risposta.
"Io sono Louis." Disse porgendo la mano al riccio.
"H-Harry, Harry Styles." Rispose stringendo la mano all' altro ragazzo, meravigliandosi di quanto fosse più piccola rispetto alla sua.
"Beh Harry é stato un piacere, ci si vede!" Disse sorridendo Louis, prima di voltarsi e sparire nel retro del negozio.
"Ciao Louis." Sussurrò Harry.Hey hey hey
Questo é il primo capitolo della mia prima ff, sono molto emozionata e spero che vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate!
All the love xx
-V
P.s. Larry is real
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For your eyes only - Larry Stylinson
FanfictionHarry fin da piccolo sognava il vero amore, sperava che un giorno sarebbe arrivato il suo principe a salvarlo dal mondo che aveva intorno. Louis, invece, cercava in ogni modo di evitare di affezionarsi alle persone. E se un giorno il dolce ragazzino...