Capitolo 3

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Louis si svegliò a causa dei fastidiosi raggi del sole che filtravano dalla finestra. Si alzò pigramente, accorgendosi di non essere solo nel letto.
"Buongiorno" disse il ragazzo steso sul letto dove poco prima dormiva Louis.
"Ciao..." Disse tentennando. Ovviamente non ricordava il nome del ragazzo con cui aveva passato la notte.
"Mike" disse il ragazzo con i capelli biondo cenere.
"Si, giusto. Allora Mike, io andrò a fare la doccia, quando uscirò dal bagno voglio che tu sia già fuori da casa mia, chiaro?"
"E mi liquidi così? Senza neanche un ciao" Disse indispettito.
"Se credevi che ti avrei svegliato portandoti la colazione o che ti avrei rivisto dopo ieri notte sbagliavi di grosso. Ti sei fatto una idea sbagliata di me allora." Ribadì seccato Louis, entrando in bagno senza neanche voltarsi verso l'altro mentre stava parlando.
"Allora sono vere le voci su di te" disse mentre la porta del bagno sbatteva.

Dopo essersi fatto una doccia il liscio uscì dal bagno, notando con piacere che il ragazzo della notte scorsa se ne era andato.
Era stato solo sesso, niente di eclatante o memorabile. Solo un altro nome ad aggiungere alla lista dei ragazzi che aveva portato a letto, per poi scaricare snobbandoli completamente il mattino dopo.
E su questo il ragazzo aveva ragione, la reputazione di Louis era ben conosciuta in quasi tutte le discoteche di Londra.
Il motto di Louis era: solo per una notte
Infatti non rincontrava quasi mai lo stesso ragazzo per più di una volta. Questo lo faceva sentire appagato. Solo sesso. Niente sentimenti o coinvolgimenti emotivi. Stessa situazione ogni notte. Ma ogni notte un ragazzo diverso.
Ma quella notte qualcosa fu diverso. In discoteca non riusciva a smettere di pensare a quei disordinati ricci incredibilmente morbidi che avrebbe voluto accarezzare incessantemente per ora; a quegli occhi così luminosi, dolci, innocenti e un po' ingenui; a quelle labbra irresistibili così carnose e rosse come ciliegie, labbra che sembravano fatte apposta per bacarle e morderle. Harry era l'unico che riempiva i suoi pensieri.
Probabilmente per questo motivo bevve molto di più, prese un ragazzo carino che lo stava guardando e si diresse verso casa.
Ma questo non cambio la situazione; anche mentre stavano facendo sesso aveva immaginato che il ragazzo sotto di lui fosse Harry e non uno sconosciuto qualsiasi. E in quel momento capì di non aver rispettato uno dei suoi principali principi: stavano entrando in campo i sentimenti.
Allora decise: doveva rivederlo.

Il giorno dopo decise che sarebbe andato da Harry appena finito il suo turno pomeridiano.
Fissava l'orologio ticchettante sperando che a fissarlo le lancette si sarebbero mosse più velocemente.
Appena l'orologio segnò le 18 corse fuori. Attraversò la strada che lo separava dal negozietto di fiori correndo.
Attraversata la strada si fermò davanti alla vetrina per riprendere fiato e spiare il ragazzino riccio. Harry stava porgendo un mazzo di fiori ad una anziana signora. Aveva un sorriso dolce e gentile sul viso e dei fiorellini azzurri intrecciati in una coroncina tra i capelli. Rimase fermo qualche secondo ad ammirare la bellezza del riccio poi entrò.
Appena varcata la soglia un campanellino attaccato alla porta avvisò Harry della presenza dell'altro ragazzo.
"Louis!" Urlò Harry emozionato.
Louis ridacchiò per la reazione eccessiva del più piccolo.
"Ciao Harry, avrei bisogno di un mazzo di fiori"
"Certo, vuoi un tipo specifico di fiori?"
"Camelie, camelie bianche"
Lei le adorava pensò Louis tristemente appena terminò la frase.
"Sono sul retro, torno subito" disse Harry voltandosi.
Il riccio tornò subito dopo con i fiori bianchi in mano e dei nastri colorati per decorare il mazzo.
"Harry, mi stavo chiedendo...ti andrebbe di uscire con me?" Chiese Louis. Erano secoli che non invitava qualcuno ad un appuntamento serio, ma con Harry era diverso.
"C-cosa? Sul serio? Ma intendi per un a-appuntamento?" Disse Harry balbettando e facendo cadere i nastri che aveva in mano, mentre le sue guance si imporporavano.
"Certo, ti va?"
"Si! Si mi piacerebbe molto!" rispose Harry forse anche troppo convinto.
"Perfetto, dammi il tuo numero così ti messaggio domani per i dettagli" disse porgendo all'altro il cellulare, che afferrò con mani tremanti. Dopo aver digitato sulla tastiera restituì il cellulare al più grande.
"Allora ci vediamo domani Hazza, fatti bello" disse facendogli l'occhiolino e prendendo i fiori, lasciando i soldi sul bancone.
Poi uscì, lasciando Harry con le mani tremati ed il cuore che gli batteva all'impazzata nel petto. Il sorriso che gli era spuntato sulle labbra appena aveva visto Louis era, se possibile, ancora più ampio. Sorrise per tutto il resto della serata, felice come mai prima di allora.


Hey hey hey
Ciao a tutti! Ecco un nuovo capitolo spero che vi piaccia. Fatemi sapere cosa ne pensate, votate e commentate se vi va.

Domanda per voi: cosa ne pensate di tutta questa faccenda di Louis, Freddie e Briana/Danielle? Io sinceramente non credo per niente che il bambino sia suo.
Se vi va fatemi sapere la vostra opinione anche su questo

Baci baci xx

For your eyes only - Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora