Capitolo I

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"Ancora un ora prima che cada il buio" Pensò Senia lanciando un ultimo sguardo al sole ormai a 3/4 del suo percorso giornaliero. Si rimboccò le maniche e continuò a curarsi di quelle piccole piantine di pomodori che da qualche mese crescevano in quei 2 metri quadrati di terreno recintato proprio davanti la sua casetta. Il dolore alle dita le fece presagire qualche callo indesiderato sotto i guanti usurati del padre che si stava dilettando a leggere qualche opera saggistica della grande libreria al piano terra della dimora . Si alzò e andò a buttare le erbacce che minacciavano l'incolumità dei suoi amati pomodori e li gettò nell'enorme bidone ecologico in cui raccoglieva tutti i residui vegetali e organici. In quell'istante il nitrito di Ettore insoddisfatto della sua ultima cavalcata catturò l'attenzione di Siena.


"Dovrei fargli fare un giro dopo.  Sono passati solo due giorni dall'ultima cavalcata e anch'io sono stufa di stare ferma!"  Si consolò sapendo che la giornata si sarebbe evoluta in meglio con una bella cavalcata.


Senia ritornò alle sue piantine. Stava cercando di sistemarle al meglio possibile infilando bastoncini ai lati dei piccoli gambi e estirpando erbacce qua e là quando il rumore dei pneumatici sui sassolini bianchi del suo viottolo la distolse dal suo pensiero. Si girò per un istante, accovacciata com'era per curare quelle piantine, per avere conferma della sua ipotesi sull'arrivo di quell'ospite indesiderato.

 "A quanto pare la giornata finirà peggio di come speravo". Pensò scocciata dall'idea di vedere il guidatore dell'auto.

Il primo pensiero che ebbe fu quello di ritirarsi subito nella sua casa e nascondersi finché non se ne fosse andato: ma non era una bambina, non stava giocando a nascondino

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Il primo pensiero che ebbe fu quello di ritirarsi subito nella sua casa e nascondersi finché non se ne fosse andato: ma non era una bambina, non stava giocando a nascondino. E ormai il piano sarebbe fallito miseramente per la comparsa di Alec uscito dal buco della porta che, allarmato dall'auto, si era scagliato contro il misterioso pellegrino abbaiando e scodinzolando per la curiosità. Senia avrebbe voluto avere anche lei quella curiosità, cosicché avrebbe avuto più tempo per cadere nel totale blackout della sua mente. Si alzò e andò con la mano piena di erbacce verso il bidone ecologico nel quale le scaraventò con più violenza. Il guidatore parcheggiò l'auto al termine della stradina, spense il motore e la tranquillità dei minuti precedenti riprese vigore. Alec continuava a girovagare intorno al veicolo buttandosi sul guidatore non appena questo aprì lo sportello. Lo riconobbe e sopraffatto da gioia e voglia di giocare iniziò a scodinzolare compulsivamente. Senia fece finta di niente continuando la propria missione "salvare i pomodori". Si pulì i guanti dalla terra sbattendo le mani tra di loro per tornare poi alla propria attività. Si poté notare quasi un velo di irritazione se solo l'indifferenza non l'avesse presa del tutto.


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 

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