Storia.

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Una ragazza si trovava in una stanza, davanti una finestra.
Dall'altra parte della finestra c'era un' altra ragazza.
La prima ragazza inizió a fissare male l'altra. Da prima era rabbia, frustrazione, disgusto. Poi lo sguardo era diventato odio puro.

Inizió a gridarle contro.
«Sei brutta!»
«Fai schifo.»
«Nessuno ti ama davvero.»
«Non conti nulla, e vali anche meno.»
«Sei grassa, balena!»
«Muori!!»
E inizió a picchiare contro la finestra, mentre l'altra ragazza chinó il capo. Iniziò a piangere, forte. Iniziò a gridare di stare zitta. Mentre la prima ragazza continuava ad offenderla, gridarle contro le peggio offese.

Poi, l'altra ragazza, ormai stanca aprì il cassetto di un mobile vicino a lei, tiró fuori una lametta.
Iniziò a farsi diversi tagli sulle braccia, all'inizio piccoli e leggeri, poi più profondi e grandi.
C'era tanto sangue.

La prima ragazza sorrise, pensando di essere finalmente arrivata a ciò che desiderava. Così continuó a incitarla ad uccidersi. Gridando quanto fosse brutta l'altra.
Poi, nella stanza entrò qualcuno. E con faccia sconvolta:

«Che stai facendo davanti lo specchio?»

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