ero decisa.
dovevo scoprire tutto su quel prsunto giorno dove hanno giocato a obbligo o verità mettendomi in mezzo come se fossi un oggetto.. come se non avessi un anima.
andai a casa di Ser dove mi venne ad aprire mia sorella
"oi" mi disse sorridendo
"hey, c'è Ser?" lei annuì e mi fece entrare
"hey Alex" mi disse mentre stava fumando
"vuoi?" mi chiese offrendomi una sigaretta
"sì" non fumavo quasi mai apparte quando ero nervosa
"quando sei tornato avete fatto una festa con quelli dell'Honiro o sbaglio?"
"no, dici bene... quindi?"
"quindi avete giocato a obbligo o verità" non capiva dove volessi arrivare
"come ad ogni festa(?)" disse con non curanza
"sai.. in ogni festa dove giocano a obbligo o verità solitamente non scommettono le persone anche perchè non sono un oggetto!" gli urlai contro
"e-era solo una cazzata, adesso Mostro ti ama, sta mettendo in rischio la sua vita e ha lasciato l'Honiro per te" disse con una leggere scintilla di paura negli occhi
"ma non m'interessa vi rendete conto della gravità della scommessa?" okay, potevo sembrare mia madre che gli faceva la predica ma era la verità
"i-io.."
"tu cosa?"
"mi spiace..."
"fanculo." mia sorella guardava il tutto sbalordita però non disse una parola, uscì dalla porta e mi diressi a casa ormai dovevano essere sobri
"hey piccola" disse Mostro avvicinandosi a me
"amore" risposi sorridendo, voleva giocare?
okay, giochiamo
"ordino una pizza dove sono Mad e Gem?" chiesi mentre componevo il numero del fattorino
"sono in camera a dormire" disse andandosi a gettare di peso sul divano
"vado a cambiarmi" dissi andando in camera mia
raccolsi tutte le sue cose e le misi in una valigia che lasciai dietro la porta di camera.
andai a fare una doccia dove finalmente potevo crollare
tutte le promesse andate a puttane, tutti i "ti amo" erano tutte finzioni e per lui sono stata solamente un gioco avrà anche vinto ma non posso dargli la soddisfazione di vedermi debole davanti a un mostro come lui.
mi vestì e poi non appena sentì suonare andai ad aprire al fattorino delle pizze, presi le pizze e svegliai i due pigroni. mi misi a gambe incrociate a terra
"che ne dite se facessimo un gioco?" chiesi
"okay, che gioco vuoi fare?" chiese Mad accigliato
"obbligo o verità"
sbam
"inizio io..." disse Gem
dopo un po' di turni dove ci eravamo stancati decisi di iniziare a giocare
"Mostro, obbligo o verità?"
"verità"
feci una risata amara
"qui di verità ne devi dire... la sera che è tornato Ser avete fatto una festa mi chiedevo come fosse scommettere, sempre nello stesso gioco, i sentimenti di una persona, no sai perchè io non ci ho mai provato" feci un ghigno, rimasero tutti e tre sconvolti
"t-ti posso spiegare" disse iniziando ad agitarsi, Mad invece era sconvolto era parecchio incazzato
"sh, ti spiego io una cosa: dietro la porta della MIA camera c'è la tua valigia"
"ti prego io ti amo davvero"
"anch'io dicevo davvero quando ho detto dov'è la tua valigia" non dovevo cedere
"tu cos'hai fatto?" chiese Mad
"ti conviene andartene" dissi io dando un occhiata veloce verso Gem e vedendo che aveva posato la sigaretta
Gem si alzò e andò verso lui
"io lo sapevo..." disse lui calmo
"sapevi di tutta questa storia?" chiesi sconvolta
"no, che è un coglione" gli tirò un destro e poi cominciarono a picchiarsi pregai Mad di non unirsi e aiutarmi a separarli e fortunatamente mi aiutò
dire che Mostro era ridotto male sembrava un euforismo
"ti accompagno a casa" dissi tranquilla
"questo mo dovete lascià a me" disse Gem mentre Mad continuava a tenerlo
presi le chiavi e lo accompagnai a casa
"sai cosa? che io ci credevo davvero a tutto, per un minuto mi sono sentita amata anch'io per davvero ma a quanto pare..."
"hai ragione" disse e poi uscì, il mondo mi cadde addosso
Mostro
avevo dolori in tutto il corpo ma non mi interessava, più che dolore fisico sentivo una morsa nel petto.
avrei dovuto dirglielo, ma forse è andata così perchè era così che era destinata a finire la storia.
preferisco vederla felice con un altro che con un Mostro che l'ha scommessa sin dall'inizio come un oggetto.
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☹self-destruction.☹||Mostro||
FanficLui si chiama Mostro, uni stronzo con un debole per il masochismo. Lei si chiama Alexa, la classica sfigata che è invisibile al mondo intero. Cos'hanno in comune? La voglia di ritrovare uno spiraglio di luce in mezzo alle tenebre.