Leo.
Stavamo raggiungendo la macchina, la fissavo, era come un caso oltrenatura che appariva ai miei occhi. Venni riportato alla realtà da Sofy.
-leoooo- urlava -lei è ludovicaa-
La guardo negli occhi e sussurro minimamente -piacere-Ludovica.
Quel ragazzo non mi aveva tolto gli occhi di dosso. E appena mi aveva guardato negli occhi era leggermente arrossito. Non ne capivo il motivo.
Saliamo in macchina..
Quando sofy mi chiede cosa avrei voluto fare. -non ho la pallida idea- dico. -vorrei fare un giro se vi va-Leo.
"Se vi va" oddio lo aveva proprio detto, voleva che c'ero anch'io.
Sofy interrompe nuovamente i miei pensieri. -leooo, ti va di venire, facciamo un giro alla mole? E poi andiamo a prendere una pizza-
-si- dico lievemente.
Andiamo a casa di Sofy, a prepararci.Ludovica.
Siamo a casa di Sofy.
Cavoloo, è enorme.
Ci diamo i turni per la doccia.
Prima va Leonardo.
E io vado ad esplorare la mia camera, camminiamo lungo il corridoio, mentre, Sofy mi diceva che io dovevo dividere, quando Leo dormiva a casa sua, la stanza con lui.
Che sarà mai.
Era una stanza stupenda, azzurra e bianca alla tipo puffi, con un letto a castello e una finestra grandissima. Mi butto sul letto di sotto, io avrei dormito sicuramente lì. Metto le cuffie e ascolto della musica. Ero quasi mezza addormentata, quando entra Leonardo.
-puoi andare, noi siamo pronti-Leo.
La vedo era sdraiata a pancia in giù, sul suo letto dal piumone azzurro.
Le dico che può andarsi a fare la doccia, allora la vedo alzarsi e sciogliersi i capelli, e levarsi le scarpe.
Mi stavo sistemando i capelli e sento una voce provenire da sotto la doccia, era lei. Stava cantando, accennava qualche frase di Laura pausini.Ludovica.
Esco dalla doccia, e mi preparo, indosso uno jeans strappato, una maglio con la scritta "the my queen is you" me l'aveva regalata Mike il mio migliore amico, ovvero il mio peggior competitore a karate. Prendo l'i-phone che era sotto carica. E scendo.
Sofy, aveva semplicente preferito un maglioncino e leggins neri.
Leonardo, invece il sottotuta della ceres e una maglietta con sopra una giacca, sempre della ceres.
Usciamo.Leo.
Continuavo a fissarla. Era davvero stupenda..
Saliamo in macchina, lei ha preferito sedersi dietro.
Facciamo un giro in centro, dopo ciò andiamo in una pizzeria vicina. Mangiamo ed è qui che rompo il ghiaccio.
-che scuola facevi in germania?-
-classico-
Di nuovo silenzio.
Si decide e mi chiede -tu che frequenti- con un sorriso sofy risponde -classico-
Usciamo dal locale e andiamo a prendere la macchina, in circa 20 minuti arriviamo a casa.Ludovica.
Appena arriviamo, salgo subito sopra, erano circa le 23.
Metto il pigiama, con i puffi, per restare in tema.
Mi butto sul letto. Quando Leonardo entra, e mi guarda.
-che hai da guardarmi?!-
-mi fai uno strano effetto-
-ah. Ora se permetti voglio dormire buonanotte-
-a quanto ho capito, io no.-
-NO. ha da quando sono arrivata che mi fissi. E io odio, essere fissata-
-lo so e comunque scusa- dice abbassando la testa.
Cavolo, nooo. Forse ho esagerato.
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• A Parallel Love •
RomansLeo, o meglio dire Leonardo Nelli, terzo liceo classico; fa calcio. Lui, il solito ragazzo orgoglioso. Bono, conosciuto da quasi metà quartiere. Il solito ragazzo desiderato dalla comitiva. Quello che se non c'è lui non si esce. _____________ Ludov...