Chapter five.

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Mikey era sbiancata e sia io che Gaia lo notammo,quindi preoccupata le presi il telefono e appena lessi il mittente il mio cuore si bloccó,l'avrei rivista.
Come sarebbe stato? Lei com'era? Era fidanzata? Cosa faceva?
Mille domande iniziarono a farsi spazio nel mio cervello e non mi accorsi di star piangendo fino a quando Gaia mi chiese perchè lo stessi facendo.
Risposi al messaggio dandole il mio indirizzo,almeno se dovevo vederla ci sarebbero state con me Gaia e Mikey.
Non ero pronta a rivederla,non dopo tutto questo tempo che ero riuscita a scordarmi di lei.
Quante notti passate a piangere,a cercare di combattere quella distanza,eravamo cosí prese da noi stesse e dall'orgoglio che l'abbiamo lasciata vincere.
Penso che mai dimenticheró ció che mi ha fatto provare Elisa,che non ameró mai nessuno quanto ho amato lei. Ho amato,giusto?
Ho paura che appena si presenterá qua ci cascheró ancora in tutte quelle bugie.
Bussavano insistentemente da ormai 5 minuti,andai ad aprire e mi si presentó davanti la porta,i muri di una vita in frantumi.
Era davanti a me,non dietro uno schermo.
Rimasi bloccata,paralizzata,con la bocca semi aperta come quando stai per dare la risposta al professore ma sai che è sbagliata perchè non eri preparata.
Io non ero pronta,il mio cuore non lo era. Stavo piangendo,faceva male,piú di mille guerre interne.
Le paranoie,le sicurezze basate su incertezze che avevo costruito nella mia vita erano crollate davanti a quella ragazza,come la prima volta.
Ci innamoriamo di ció che è difficile perchè amiamo metterci alla prova.
Una stretta al petto,un'altra,una ancora,una dopo l'altra.
Mi ricordo quando leggevo i suoi tweet e mi passava la fame,a quante volte ho detto 'le scrivo' ma non l'ho mai fatto.
Ricordo tutto,il dolore e la felicitá che mi ha dato. Mi stava guardando,il suo sguardo bruciava sulla mia pelle,lo sentivo ma la mia testa era china.
Non avevo il coraggio di farmi vedere da lei cosí,non potevo,non dovevo dargliela vinta.
"Tutto bene?" la sua voce.
Alzai di poco lo sguardo,era bellissima.
"Come sempre" sussurrai e mi spostai per farti entrare.
"Volevo scusarmi" incominciasti cosí il tuo discorso,ascoltai senza dire nulla.
Era tardi,davvero tardi e purtroppo questo era solo un sogno.

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