"Gli assassini più temuti degli ultimi giorni non sono ancora stati identificati. La polizia sta continuando le ricerche dopo l'ultimo avvenuto ieri mattina alle tre.
Si sa solo che la giovane ragazza di origine francese sia morta per sanguinamento dopo essere stata stuprata.
La polizia sta cercando di risolvere tutto il prima possibile. Linea allo studio."«Non si ascoltano queste cose a tavola.»
Interruppe mia madre raggiungendo il tavolo, allestito dalla cena che avremo dovuto consumare solo in quattro.
Anche questa sera papà lavorava di nuovo.
Erano anni che andava cosi ma in questi ultimi anni, vedevo la stanchezza nei suoi occhi.
Non c'è la faceva più.«James vuoi dare tu la benedizione questa sera?»
James non ci pensò due volte e così fece. Lui era il più piccolo della famiglia a differenza di Matthew che aveva dodici anni. Avevano due caratteri diversi. Erano gli opposti.
E io? Io ero cosí. Odiavo definirmi.« Perdonatemi se i piselli stasera sono bruciati. La prossima volta cercherò di esserci con la testa.»
Disse una voce profonda proveniente dalla cucina che pian piano raggiunse il salotto.
Era Muna, baby sitter a tempo pieno con tanto di lavoro come donna delle pulizie. La conoscevo da quando ero piccola e lei lo stesso, mi aveva sempre accudita.«Oh non ti preoccupare, capita e Dio ti perdona.» Rispose mia madre con voce graziosa sorridendole per poi aggiungere « ah giusto! Voi due ci siete messe d'accordo per venerdì sera?»
«Certo, Beatrix dice che si farà accompagnare a casa mia per le otto e mezza e sta tranquilla, te la riporterò intera prima di mezza notte.»
«Mezzanotte..?»
Cadde il silenzio e nello sguardo di Muna vidi confusione. Lei non era ristrittiva come mia e tanto meno, non si preoccupava così tanto.
«Si mamma a mezzanotte. Cosa ci sarebbe di male? Pensi che qualcuno ci possa fermare in mezzo alla strada e farci fuori? No, diavolo! Certo che no.»
Lasciai un respiro profondo , sorseggiando dell'acqua fredda che cacciò via il calore dalla mia gola.
«Muna vabene per mezzanotte.»
Risposi secca abbandonando il tavolo per raggiungere la mia camera.
Alla fine, finiva sempre cosi con mia madre. Lei era troppo protettiva mentre papá no.
Ma papá non c'era mai e l'unico modo per sopprimere l'odio e il nervoso era rifugiarmi in camera.
Per ben molti anni passavo il resto delle mie serate al cellulare o al PC chiedendosi il senso della vita.
Certo, per cambiare il mondo ci volevano metodi molto drastici ma la mia forza e voglia erano molto basse.
Non volevo essere io a cambiare la mia vita e scombussolarla ma qualcuno.
Volevo che qualcuno me la travolgesse ma ancora oggi, a diciassette anni, nessuno si è fatto vivo nella mia vita.
La risposta ad ogni dubbio?Le cose non vanno mai come immaginiamo.