10.

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«Beatrix vai ad accogliere le ragazze!»

Che dio mi aiuti.

Corsi da una stanza all'altra con un metro pendente dalla mia spalla ma che ora circondava il mio collo.

Qualcuno vuole avere l'onore di uccidermi?

Mi chiedevo perché dovevo correre io al suo posto mentre lei se ne stava lí von il suo dannato caffè a spettegolare con altre stiliste.

Stronza.

Andai nel salotto ritrovandomi davanti a più ragazze alte e magre.
Corpi ammirevoli alcuno ma le facce... Oddio, mia nonna ha novant'anni si poteva ritenere più sexy di loro.
Feci strada alle modelle accompagnandole nella stanca in cui l'avrebbero preparate per i photoshoot.
Con il trucco sarebbero diventate divine senza dubbio.
Finalmente trovai qualche minuto di pausa e mi appoggiai al bancone all'entrata rileggendo alcuni messaggi a cui non avevo ancora potuto rispondere.

Da Rosie.

«Cos'è sta storia che non ti sei ancora fatta sentire.»

«Giornata no e impegnativa, perdonami.»

«Tua madre?»

«Giá.»

«Dovresti scappare,non puoi continuare cosi. O ci dai un taglio tu o lo farà lei.»

«E come? Lo sai com'è.»

«Beatriiix! Dove diamine sei finita?! Aggiusta i vestiti delle modelle!»

Arrivo capo.

Lasciai il cellulare sul bancone e corsi nella stanza successiva.
Vidi tre modelle con espressioni stufe mentre mi squadrarono dalla testa ai piedi.
Non diedi importanza alle loro attenzioni e mi avvicinai alla prima ragazza , prendendo gli spilli per poi chinarmi.
Aggiustai l'orlo del vestito cercando di non infilzarle nella gamba nessun ago. Cosa che odiava visto che fin da piccola riusciva a torturarmi tutte le volte con quei cosi.

«Ma che carino.» Disse una di quelle modelle.

«È fatto di se-..»

Mi bloccati quando sentii un altro commento.

«Chi starà guardando?»

«Ovvio me!» Risposero due modelle in coro.

Ma che cazzo stava succedendo?

Alzai lo sguardo poco dopo quando finii e vidi davanti alla vetrina un ragazzo alto con i capelli tirati su e un viso famigliare.

Ci risiamo, Harry.

Gli rivolsi uno sguardo come lui continuava a fare con me e cosi tornai a fare il mio lavoro. Aggiustando una gonna a portafoglio di un'altra modella.

«Oh finalmente guarda me! Ve lo avevo detto.» Disse la modella bionda a cui stava aggiustando la gonna.
Dio ma siete cosi sbavose... Peggio delle lumache.
Roteai gli occhi ai loro commenti e poco dopo ci fu silenzio per poi sentire uan voce famigliare.

«Oh Harry! Caro, entra pure.»

Non mi dire che lo ha fatto sul serio.

Harry aveva messo piede all'interno della azienda di mia madre. Perché?
Le ragazze avevano gli ormoni a palla quando lo videro entrare mentre la mia voglia di rimettere aumentava sempre di più.

Sparisci.

Lasciai le modelle ad orgasmare e andai ad aggiustare alcuni capi sui manichini in esposizione finché una collega di mia madre mi chiamò.

JUDAS  - H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora