Ormai mancano pochi giorni alla fine del mio impiego estivo e distratta da mille pensieri superflui ho perso di vista il mio obbiettivo principale ovvero quello di trovare un nuovo lavoro quindi ho deciso che passero il pomeriggio per negozi a chiedere se hanno bisogno di un aiuto, anzi inizio già a cercare se magari sul giornale c'è qualche annuncio interessante tanto non c'è ancora nessuno.Come non detto appena mi siedo entra subito lui, Giorgio che come ormai d'abitudine mi guarda mentre si va a sedere. Ripiego il giornale e gli vado incontro curiosa di quello che mi dirà oggi.
- Buongiorno, portami pure un cappuccino e una brioche all'albicocca.
Ricambio il saluto ed eseguo gli ordini stupita del fatto che non abbia cercato di trovare un contatto per socializzare.
Al ritorno però non trovo lo stesso distacco ed inizia subito a parlare.
- Mi dispiace averti disturbato mentre leggevi il giornale.
- Si figuri è il mio lavoro.
- Ancora per poco però.
e così dicendo ride ma a me non fa per niente ridere, è una pessima battuta.
- Infatti stavo appunto leggendo gli annunci di lavoro.
Ribatto sperando che questa conversazione finisca al più presto.
- Ho una proposta da farti, avrei bisogno di aiuto.
Appena pronuncia queste parole i miei occhi tenuti fino ad ora bassi a guardare il pavimento scattano su verso il suo viso e lui prosegue con il suo discorso.
- Vedi Matilde da quando mia moglie mi ha lasciato mi sono sempre trovato in difficoltà con i lavori domestici e in questo periodo ho pensato che forse fosse utile una mano in più in casa.
Troppe informazioni tutte assieme. Intanto non avevo mai pensato al fatto che questo uomo potesse avere una famiglia, forse è meglio di quanto io abbia sempre pensato. Ma poi soprattutto la cosa sorprendente è che in pratica mi sta offrendo un lavoro ma questo qui non mi ha mai ispirato fiducia e l'idea di lavorare per lui mi spaventa un po'.
- Mi sta offrendo un lavoro?
- E' quello che pensavo si, insomma niente di particolare solo le solite cose; stirare, pulire, cucinare ogni tanto... Pensaci e fammi sapere, se vuoi puoi provare anche oggi stesso, giusto per vedere un po'.
Finisce di parlare e subito tira fuori una penna dalla tasca e scrive il suo indirizzo su un pezzo di tovagliolo che strappa e mi consegna.
- Se vorrai provare ci vediamo pomeriggio alle 15:30 a quell'indirizzo.
Nel frattempo il bar ha iniziato a riempirsi perciò decido di annuire ed allontanarmi cercando di distrarmi servendo altri clienti ma senza riuscirci, senza riuscire a smettere di ripetermi continuamente nella testa le sue parole e a prepararmi psicologicamente ad andare a casa sua, anche se non so ancora se è la cosa giusta da fare.
Con fatica arriva l'ora di pranzo e con essa Daniele che anche oggi ha deciso di pranzare qui. Appena si siede gli vado incontro entusiasta perché vederlo mi fa piacere, mi dà sollievo. Subito lui inizia a chiedermi come sto e di come sta andando il lavoro, gli racconto della proposta di lavoro e mi incita a provarci dicendomi che non posso perdere questa occasione. Ed il nostro primo discorso termina qui ma poi riprende dopo quando ritorno per portargli il pranzo e allora cominciamo a parlare di nuovo di noi e scopro ormai senza sorpresa che siamo opposti. Lui è un ragazzo responsabile che organizza tutta la sua vita secondo degli schemi logici, non lascia spazio alla creatività, è ordinato ed il suo futuro è già scritto. E poi ci sono io. Io sono disorganizzata, disordinata e se c'è uno schema lo mando in frantumi e cerco una soluzione alternativa, sono istintiva e capace di cambiare idea ogni secondo quindi il mio futuro lo scrivo a matita per poterlo cancellare e riscriverlo altre mille volte.
Daniele sta ancora finendo il pranzo quando io finisco il turno quindi ne approfitto per stare un po' con lui, solo che ormai abbiamo finito gli argomenti perciò non conversiamo in modo molto acceso e continuo così decido di andare a casa a rilassarmi prima di andare a casa di quell uomo. Entro in casa che sono le 14:20, manca un'ora. Decido di impiegare il tempo che mi rimane scopando per terra e spolverando un minimo i mobili rimasti trascurati da un po' di giorni. Infine mi siedo sul divanetto e guardo su google maps dove si trova l'indirizzo che mi è stato lasciato. Sembra una villetta in periferia, nella parte della città dove abitavo prima da quando sono nata, mi piaceva quel posto, mi è sempre dispiaciuto dovermi trasferire, certo abitare in centro è molto più comodo ma è stato difficile abituarmi, comunque mi fa piacere tornarci anche se ho un sacco di ricordi piacevoli e non.
Mi sistemo i capelli ed esco cercando nella borsa le chiavi della macchina su cui attraverso la città e finalmente arrivo a destinazione.
L'aria è fresca, il venticello leggero soffia profuma di erba appena tagliata, intorno a me c'è qualche casetta con il suo giardino, dopo averne controllate alcune arrivo finalmente al numero civico che mi interessa. Respiro e suono il campanello.
Viene ad aprirmi sorridendo e forse anche un po' sorpreso.
- Sono contento che alla fine hai deciso di provarci.
- Si, può essere una buona opportunità
Mi invita ad entrare e mi mostra la casa. L'ingresso è ampio e luminoso anche se un po' spoglio mentre invece la cucina è disordinata e ci sono troppe cose, proseguiamo poi verso il salone che è molto grande e lussuoso ma sembra trascurato, sulla destra c'è un bagno sui colori del verde e questo invece sembra ben tenuto. Torniamo indietro e fra il salone e la cucina si trova una scala, saliamo al piano di sopra, dietro la prima porta c'è un bagno, sta volta con le tonalità dell'azzurro, poi nel corridoio fra vari quadri che ritraggono un bambino dal volto familiare ci sono due stanze, la prima stanza è grande, spoglia e impolverata mentre la seconda è più piccola ma piena di cose e disordinata, chissà di chi è, infondo c'è un'altra porta ma non entriamo. Torniamo al piano di sotto e mi offre un caffè.
- Se vuoi puoi cominciare domani pomeriggio, come avrei visto è una casa trascurata, potresti iniziare col rimetterla un po' in ordine in questi giorni.
-Posso iniziare anche oggi stesso se ha bisogno.
- Si è un' ottima idea, nel ripostiglio potrai trovare tutto il necessario. Due ore va bene?
Annuisco e mi dirigo subito verso lo stanzino che mi ha indicato, prendo ciò che mi serve e mi metto all'opera.
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L'ignoto senza paura
Teen FictionFinalmente l'indipendenza, il nuovo lavoro, la nuova via di fuga, un' opportunità poi il crollo e la rinascita, l'amore per un ragazzo e la paura per un uomo, paure, segreti e scelte sbagliate.