Capitolo 2

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*Emma*
<<Visto che noi ragazzi guardiamo solo quello che c'è fuori, perché non ti fai consolare da qualche tua amica che guarda anche quello che hai dentro, dato che secondo te io sono interessato solo al tuo fisico, va>>.
<<No, Ry, aspetta! -mi alzo immediatamente dall'altalena e gli corro dietro, cercando di fermarlo- Dai, su, ti prego! Per favore, perdonami, non volevo dire quelle cose!>> neanche mi guarda. E' proprio arrabbiato, cavolo.
<<Forse non volevi dirle adesso, ma so che le pensi davvero, Emma>>.
In quel momento, ne approfitto e lo trascino dentro una casetta di paglia che si trova nel parco in cui ci troviamo. Qui potremo parlare più tranquilli e lontani da occhi indiscreti.
<<La finisci? Non ho voglia di parlare con qualcuno che ancora, dopo tutto ciò che le ho dimostrato, non si fida di me. Lasciami in pace, Emma>> lui cerca di uscire dalla piccola porticina della capanna, ma, nonostante la differenza di dimensioni tra la mia corporatura e la sua, riesco a bloccare l'uscita e a trattenerlo. Ryan si arrende e si siede per terra ed io faccio lo stesso accanto a lui.
<<Ry, per piacere, ti prego, scusami. Non volevo dire quelle cose. Okey, ammetto che le penso... ma non di te! Penso tutto quello che ho detto degli altri ragazzi, ma di te no. Di te io mi fido, davvero. Mi devi credere, Ryan. Mi devi credere, amore mio>>.
<<Non ce la faccio, non posso. Non sopporto 'sta cosa che pensi che noi ragazzi vogliamo solo quella cosa e nient'altro, perché non è così, Emma. Anche se tu sei una testarda della madonna e non cambierai mai idea, non è così! Almeno per me! Io non mi sono innamorato di te perché hai un bel fisico o una bella faccia, e mi sono anche stancato di ripetertelo!>>.
<<Sì, lo so, e ti chiedo scusa! Sono un idiota, una vera cretina. Io ti amo, Ryan, davvero, ma quando cominci a fare lo stronzo mi partono i nervi e non riesco più a trattenere la mia gelosia...>>.
<<Ma gelosia di cosa, scusa?!>>.
<<Lo sai... non farmelo ripetere>>.
<<Per quelle cazzate che hai detto prima? No, dai, Em! Non hai motivo di essere gelosa tu!>>.
<<Va beh, tralasciando questo discorso... m-mi perdoni?>>.
<<Sei una grandissima stronza, ma senza di te non ce la faccio. Vieni qui>> a quelle parole scoppio a ridere e mi getto fra le sue braccia già aperte, che aspettano solo me.
<<Grazie...>> sussurro, mentre mi stringe ancora.
<<Grazie a te, piccola mia>> mi lascia un bacio sulla fronte, cosa che adoro, e niente... rimaniamo lì così, abbracciati e di nuovo felici.

***
Usciamo dalla casetta in cui c'eravamo rinchiusi e decidiamo di dirigerci verso un bar della città per prendere qualcosa di caldo da bere. Non è che faccio proprio freddissimo, eh, però una buona cioccolata calda ci sta, e anche parecchio.

Una volta entrati nel locale, dove praticamente ormai mi conoscono, visto che sono sempre lì quando esco, ordiniamo due cioccolate calde con panna e biscotti e andiamo a sederci ai tavolini sul retro.

<<Quanto diamine è buona 'sta roba?!>> dice Ryan, apprezzando ciò che sta sta bevendo, a quanto pare.
<<Buonissima, peccato solo che sporchi leggermente un po'>> rido sotto i baffi, guardando la sua bocca contornata da cioccolato.
<<No, ma prego. Prendimi pure in giro, eh. Brava, complimenti>> dice lui, fingendosi offeso.
<<Scusa, ma -rido di nuovo- sei troppo buffo>> se non fosse per quel vecchietto seduto al tavolo accanto al nostro, sarei già scoppiando e starei ridendo a crepapelle!
<<La smetti? Guarda che mi offendo davvero, eh>> e ovviamente la sua permalosità deve sempre rovinare ogni singola cosa.
<<Prima o poi 'sta cosa che non ti si può dire niente te la tolgo, sappilo>> gli dico, smettendo di ridere. <<E lavati anche quella cioccolata dalle labbra che sei ridicolo>>.
<<Forse invece di togliermi quel mio difetto, dovresti togliermi proprio questo cioccolato...>> è assurdo come possa passare dall'essere insopportabile, all'essere tremendamente bello, anche con quel sorrisetto sghembo stampato in faccia.
<<Sei proprio un idiota, lo sai?>>.
<<Un idiota terribilmente sexy, però>> dincendo questo, si sistema per l'ennesima volta quel ciuffo che tanto mi piace... e la cosa peggiore è che ha ragione.
<<Rettifico: sei un idiota e anche un cretino>> quando sta per ribattere, lo interrompo con una bella frase che lo spegne completamente.
<<Perché non la smetti con questo teatrino e mi baci?>>.
Mi guarda con un faccia del tipo sorrido-e-annuisco, fino a quanso realizza la mia sfacciataggine, si alza e finalmente mi bacia.

Due Cuori, Due Scelte, Due Strade... Ma Soltanto Un Unico FuturoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora