Capitolo 14 - Jamie

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Metto il mio braccio intorno alle spalle della mia fata mentre continuo a guardare il fantastico paesaggio che ho di fronte. I miei pensieri vagano fino a quando mi sento terribilmente osservato. Mi giro e trovo Alexis che mi fissa con insistenza.

"Che succede?" chiedo.

Non ricevo risposta ma noto che si sta piano piano avvicinando a me, fino ad appoggiare le sue morbide labbra sulle mie. Rimango pietrificato e spalanco gli occhi, immaginavo che la serata fosse andata bene ma non pensavo fino a questo punto. Tento di resisterle ma purtroppo la mia forza di volontà non è efficiente, quindi inizio a ricambiare il bacio aprendo leggermente la sua bocca e facendo sfiorare le nostre lingue. Il bacio si fa sempre più appassionato, la stringo a me e passo una mano tra i suoi bellissimi capelli rossi. Dopo un attimo stacca le sue labbra dalle mie e provo una sensazione di vuoto.

"Alexis Moore, mi stai facendo perdere la testa. È tutto così strano, non so come comportarmi..." cerco di spiegare ma mi zittisce e rincomincia a baciarmi appassionatamente. Questa ragazza vuole farmi impazzire, sto cercando di mantenere più possibile la calma. Senza rendermene conto inizio ad accarezzarle il fianco e successivamente la schiena. Dannazione! Perché non ha chiuso questa maledetta giacca?! Così si fa tutto molto più difficile...

Dopo un attimo mi stacco da lei: "Alex, credo che dovrei accompagnarti a casa. Sta accadendo tutto così in fretta e non voglio fare passi falsi. Con te ho deciso di fare sul serio".

Annuisce in risposta, credo si sia messa per un attimo nei miei panni. Le accarezzo il volto e le sorrido: è dannatamente perfetta. Mi alzo, le porgo la mano per aiutarla e mano nella mano ci amiamo verso la macchina. È già mezzanotte passata e per arrivare a casa sua ci vuole circa un'ora.

Mentre guido mi accorgo che si è addormentata sul sedile, quindi abbasso la musica per non disturbarla. Continuo a guidare e ricevo una chiamata: "Pronto?"

"Dove diamine sei, Jamie?!" è Alan.

"Sto guidando, non urlare perchè Alex si è appena addormentata" affermo.

"Sono dovuto correre da Vic perchè era preoccupata visto che Alex non è arrivata. Amico, non so come sia andata questa serata ma ti assicuro che Vic non te la farà passare liscia se fai soffrire la sua amica" dice. Vorrei attaccargli in faccia.

"Al, so che sono in una posizione di merda ma credimi, io ad Alex non ho fatto niente. Siamo semplicemente usciti a cena e siamo andati a fare una passeggiata. Tutto qui".

"Ok, vi aspettiamo" e chiudiamo la comunicazione.

Arrivati sotto casa casa di Alex, parcheggio e spengo il motore. Decido di bearmi ancora per un momento di quella visione celestiale, ma poi la sveglio chiamandola dolcemente e accarezzandole il volto.

"Buongiorno" le dico sorridendo mentre lei diventa tutta rossa.

"Scusa io..." inizia ma la interrompo dandole un veloce bacio sulla bocca.

Esco dalla macchina e vado ad aprirle la portiera. L'accompagno in casa e vedo Vic che si alza di scatto dal divano.

"Dove siete stati? Jamie, ti avevo detto di riportarla a casa presto!" strilla lei.

Non faccio in tempo a rispondere che Tyler esce dalla stanza e chiede: "Cos'è tutto 'sto baccano?"

"Lui" afferma la ragazza indicandomi, "ha appena portato a casa tua sorella e gli avevo detto espressamente di portarla a casa presto!"

"Ma chi sei, nostra madre? Nemmeno lei ci dava questi ordini. Fossi in te mi darei una calmata perchè non..." si ferma e butta gli occhi della sorella. "Come diamine sei vestita?!" strilla.

Fino all'ultimo scattoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora