Chapter Two

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Zayn pensa.

Zayn pensa nella tarda notte, quando i suoi genitori si addormentano sull'idea di scappare via. Pensa quando è in macchina, mentre guarda l'ammasso di alberi appena fuori dal finestrino in cui potrebbe nascondersi. Pensa mentre coglie la vista della X nera nello specchietto, riguardo a come dovrebbe cambiare nome e andare a vivere dai genitori del fidanzato di sua sorella.

Ma ciò a cui pensa di più è a quanto cazzo sia fottuto.

Riesce ancora a sentire distintamente la bocca sul suo collo, chiedendogli, sollecitandolo ad essere un bravo cucciolo. Rabbrividisce a quel pensiero preciso, trovandosi a strofinare quella porzione di collo ogni qualvolta si faccia una doccia. Ma la sensazione permane.

Il suo sguardo si sofferma giù sulla sua gamba, dove è posata la sua mano, e sbatte le palpebre per cacciare via la sensazione di pianto. Yaser e Trisha sono silenziosi nei sedili anteriori, ma riesce a sentire il loro sguardo su di sé riflesso dallo specchietto; sfruttando la possibilità di guardarlo un ultima volta.

Oggi è il gran giorno.

Gli si arrotola lo stomaco, e non sa se sia paura o tristezza quella che sente pesante nelle budella. Non ha neanche allacciato la cintura, è sa che qualcosa non va quando sua madre gli urla di metterla immediatamente. Forse pensa che morire sia meglio nell'affrontare un vampiro. Non può esattamente dissentire.

Il centro di abbandono ricorda una specie di asilo. Ricorda di averlo sentito nella lezione di storia una volta, come le guardie ti scortino dentro, o di come non ti chiedano il tuo nome o altro ché i vampiri sanno dove e quando arriveranno i loro compagni.

Zayn deglutisce rumorosamente. Non può scappare ora. Liam probabilmente può già odorare il suo sangue venir pompato con ansia nelle sue vene e la sua lingua aggrovigliarsi dal rancore. Il sangue gli ovatta le orecchie, ma riesce comunque a sentire i piccoli 'ti vogliamo bene' che i suoi genitori gli dicono velocemente.

"Vi voglio bene ragazzi" sussurra a bassa voce, e troppo velocemente la portiera della macchina viene spalancata. Una mano si allaccia attorno al suo bicipite, strattonandolo aggressivamente all'esterno. Sua madre urla in protesta, ma due guardie lo stanno già spingendo in avanti, facendolo inciampare sui suoi stessi piedi con la loro presa forte. Volta il capo per guardare i suoi genitori per l'ultima volta, ma una guardia gli afferra la mascella con il paracolpi, gli gira la testa e gliela tiene ferma.

I suoi respiri sono corti e piange, per la prima volta. È tutto così vero adesso, e la presa che preme sul suo braccio- dove probabilmente nascerà un livido- rende chiaro che non sia solo un incubo. Le guardie non si curano di lui, dirigendolo soltanto verso le porte e bloccando ogni via di fuga finché non entra. Se non provasse già abbastanza compassione per sé stesso, si sentirebbe male per loro. Non potrebbe immaginare dover portare qualcuno via dalla sua famiglia; dai suoi cari.

Quando finalmente trova il coraggio di aprire la porta, un paio di braccia si allacciano improvvisamente attorno alla sua vita, attirandolo vicino- abbastanza vicino da sentire il gonfiarsi del petto e la forma del ventre sul proprio. Sente un lieve pizzico sul suo collo e lascia cadere leggermente la testa all'indietro. Alcune lacrime percorrono le sue guance ma fa finta che non ci siano.

"Dio, hai un odore divino, angelo mio" una voce roca sussurra sul suo collo, facendo formare un brivido alla base della sua spina dorsale. Due grandi mani coprono la sua vita sottile, attirandoli più vicini, se possibile.

"L-Liam?" dice Zayn tremando leggermente, con le ginocchia che vacillano sotto la pressione di tutto ciò. I suoi pugni si chiudono dietro al collo del vampiro, mentre lascia andare un piccolo morbido rumore che può essere identificato solo come un piagniucolio. Quando le dita percorrono i suoi fianchi riesce ad udire un piccolo strappo nel tessuto. I denti di Zayn trovano il proprio labbro inferiore, e lo mordono severamente.

"Shhh." Le labbra di Liam sono improvvisamente al suo orecchio, mordicchiando provocatoriamente il suo lobo e facendo risucchiare a Zayn un respiro affilato. Una risata scappa dal profondo del petto di Liam mentre abbandona l'orecchio di Zayn per guardarlo di nuovo con quei suoi occhi scuri. "Ho aspettato così tanto, Zayn. Così tanto per averti qui. Ho bisogno di assaggiarti."

Zayn lo fissa per un momento, troppo disorientato per dire qualsiasi cosa. Guarda Liam per la prima volta. Le sue labbra di dividono, perché lo odia per aver rovinato la sua vita, ma tutto ciò che lo riguardava inclusi i suoi grossi bicipiti, i suoi occhi dorati, e il morbido accenno di barba che incornicia le sue guance rosee lo fa somigliare a un dio.

Zayn ci impiega un momento a reagire.

"Cosa- pensavo -Non possiamo- Dobbiamo essere accoppiati prima," farnetica, ma Liam gli ammicca, con un sopracciglio alzato mentre abassa la bocca sul suo collo. Zayn non riesce a respirare, non quando riesce a sentire il respiro di Liam solleticargli il collo e i suoi canini puntano gentilmente contro la sua pelle.

Si prepara per il peggio.

Ma quello che gli arriva è un calore che si diffonde in tutto in suo corpo che può solo descrivere come piacere. Caldo, dorato piacere. Zayn squittisce sorpreso, sostenendosi sulle larghe spalle di Liam mentre l'uomo succhia avidamente dal suo collo. Un miagolio lascia le labbra del ragazzo quando si divaricano per proprio volere. I suoi piedi si arricciano nelle sue scarpe, le sue dita si trascinano giù per la schiena. La sensazione è troppo intensa, e lo sta facendo impazzire.

"Oh, oh" supplica debolmente Zayn a voce piccola, mentre i suoi occhi rotolano verso l'alto. I morsi non avrebbero dovuto farlo sentire in quel modo; avrebbero dovuto bruciare e fa male e non farlo sentire come se potesse venire pateticamente nei suoi jeans.

Liam si stacca da lui con un arrogante sorrisetto di soddisfazione sulle labbra, i quali estremi sono sporchi di sangue. Il sangue di Zayn. Il ragazzo piagniucola pateticamente alla perdita, crollando leggermente contro l'uomo vestito in nero davanti a lui. La sua bocca si apre, provando a formulare una frase di senso compiuto ma tutto ciò che riesce a uscirne è un soffice lamento. Liam gli afferra la mascella, tirandolo a se finché i loro occhi non si incontrano. Per un momento Zayn pensa che si baceranno, ma la sensazione si spegne quando Liam ridacchia pieno di pietà nei suoi riguardi.

"Hai così tanto da imparare, gattino mio" tuba, con gli occhi che luccicano in quel modo che fa ribaltare lo stomaco di Zayn "E ho intenzione di insegnarti-" Liam si sporge in avanti, posando alcuni baci casti sul nuovo marchio. Zayn espone i suo collo facendo cadere la testa all'indietro, e allunga le mani per aggrapparsi a qualsiasi cosa. Il morso crea dipendenza e Zayn ne brama un altro. "Piano, angelo, riesco a sentire il tuo cuore correre."

"I-io- cosa?" Zayn sussulta leggermente, il suo respiro che viene fuori strozzato. Ciò trascina una risata oscura dal petto di Liam.

"Iniziamo, caro?"

The Claim » ZiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora