Capitolo IX Sofia

18 3 0
                                    

Entrò nel cortile della scuola cinque minuti prima del suono della campanella, perciò si mise ad osservare i ragazzi che lo circondavano.
Individuò circa venticinque adolescenti che sarebbero stati in classe con lui e di questi fu colpito dal fatto che tutti avevano già fatto amicizia tra di loro esi erano divisi in gruppetti da sei o sette persone, tutti tranne una ragazza, portava degli anfibi neri, poco più alti della caviglia, un paio di leggins neri con degli strappi e da essi si potevano notare gli inserti rosso sangue, ed evidenziavano anche il fondoschiena ben delineato, aveva addosso una maglietta dei "KISS", un celebrissimo gruppo metal degli anni ottanta, con una scollatura piuttosto evidente e una felpa nera con una stampa bianca di ali demomiache sulla schiena e notò pure un percing sul sopracciglio destro.
Suonò la campanella, entrò all'interno dell' edificio un po' titubante, e salì al primo piano insieme ai suoi compagni di classe.
L'aula era la "sette'', dentro c'erano quasi tutti i prof della scuola.
Gianlu si sedette in fondo a sinistra, come al solito, e iniziò la solita rottura di maroni, che comprendeva presentazione dei professori e dei compagni.
Dopo qualche minuto non si ricordava più nessun nome, tranne quello della ragazza punk: Sofia, il cognome non lo aveva ascoltato e non gli importava.
Lei si tolse la felpa, rivelando un bracciale in pelle nera borchiato e un polsino, che arrivava a metà avambraccio, degli "Slipkonot", band che tra l'altro adorava!
Le quattro ore trascorsero piuttosto in fretta tra un occhiata fugace tra i due e i professori che cercavano di spiegare le lezioni.
Quello che lo colpì di più di Sofia era il fatto che, per quanto la conoscesse...cioè zero, sembravano piuttosto simili sia di carattere e sia per lo stile.
Ecco suonare la quarta campanella, Gianluca Sofia e gli altri escono da scuola e se ne tornano a casa.
I suoi genitori sarebbero tornati la sera tardi, perciò si preparò il pranzo, mangiò e si diresse alla fermata del bus per passare il pomeriggio al negozio musicale gotico più famoso di Como: "Renata Music".

La Vita Di Un RocchettaroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora