Capitolo X Le presentazioni

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Passarono tre giorni dall'inizio della scuola e Gianluca aveva già capito con chi poteva approfondire le conoscenze e con chi no.
Erano solamente cinque o sei e a quanto aveva capito si chiamavano: Guglielmo un ragazzo con i piedi per terra, Alessio quello che ascoltava solo ragge, Sofia si era preso proprio una bella cotta per lei! Samuele fissato con lo sport e Di Angelo (così lo chiamavano tutti) introverso ma simpatico.
Si sedette nel solito posto, in fondo a destra, e dato che non c'erano posti fissi si sedette di fianco a lui una ragazza.
Inizialmente non fece caso a chi fosse, ma poi si accorse che era Sofia e che la classe era quasi vuota, perciò si era seduta volontariamente lì!
Si presentarono e parlarono di musica per un paio di minuti, fino a quando non furono interrotti dall'arrivo del prof. di disegno geometrico.
Parlrono e parlarono per tutte le sei ore e si conoscettero meglio.
Si accordarono per trovarsi il giorno dopo a Como per fare un giro in centro.
Gianluca pensò che non era affatto da lui, ma...gli piaceva davvero tanto!!!
Tornò a casa molto felice per la giornata a scuola, e appena mise piede in casa, un odore di alcool percase le sue narici.
Il padre era di nuovo ubricaco...E come al solito si sarebbe dovuto sorbire il suo sfogo in lacrime.
Questa volta Gianluca era piuttosto distaccato mentre parlava a il padre se ne accorse.
Come risposta al suo distaccamento ricevette due pugni ben assestati, uno sul naso che gli fece uscire sangue, ed un altro sul costato a questo gli incrinò una costola.
Il dolore mentale ma soprattutto fisico invase il corpo dell'incidente ragazzo che scappò in camera a si chiuse a chiave.
Si asciugò il sangue da sotto il naso e si sdraiò dolorante sul letto e pensò che per fortuna la madre non sarebbe tornata a casa fino al giorno successivo.

La Vita Di Un RocchettaroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora