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Susan viveva sola in un'enorme casa isolata dopo essere rimasta vedova.
La giovane donna, dopo la perdita del caro marito, aveva vissuto in completa solitudine, lontana da amici e familiari, con i quali aveva perso ogni tipo di relazione.
Quella sera, dopo una lunga giornata trascorsa a sistemare vecchi oggetti e abiti del defunto marito, Susan andò a letto stanca e angosciata.
Quando finalmente il sonno sopraggiunse e la donna si abbandonò tra le braccia di Morfeo, qualcosa alle sue spalle le sfiorò la nuca facendola sobbalzare. Si sollevò spaventata e accese immediatamente la lampada accanto al letto e quando si accertò che in quella stanza non ci fosse nessun altro oltre lei si addormentò nuovamente.
Questa volta Susan si sentì sfiorare l'addome e subito dopo i seni.
La donna spalancò gli occhi in preda al panico e rimase sconvolta quando si ritrovò davanti suo marito, sorridente e bello come il sole, proprio come lo era quando l'aveva sposata.
L'uomo la abbracciò dolcemente e tra un bacio e una carezza si lasciarono andare alla passione. I due fecero l'amore con ardore come prima del tragico incidente che strappò via la vita dell'uomo.
Fu solo quando Susan si voltò verso lo specchio alla sua sinistra che si rese conto che sotto di lei non c'era nient'altro che il letto.
Eppure l'uomo era proprio lì, sotto e dentro di lei. Susan si sentiva troppo coinvolta emotivamente per cui non smise di strusciarsi sul corpo di lui.
Non appena raggiunsero l'orgasmo, Susan si ritrovò sola e nuda tra lenzuola sgualcite.
Il giorno successivo trascorse molto lentamente mentre la sua testa era invasa da domande e dubbi.
Quando giunse la sera, Susan andò a dormire con la speranza di incontrare nuovamente il marito e fu proprio quello che successe. I due consumarono ancora una volta tra spasmi e grida di piacere. L'orgasmo arrivò quasi immediatamente e proprio in quel momento Susan gridò intensamente levando la testa al soffitto. Quando abbassò lo sguardo il marito era scomparso e al suo posto vi era un enorme pozza di sangue e tra le sue mani un lungo coltello appuntito infilato per metà nella sua vagina. Susan non ebbe neppure il tempo di chiedersi cosa stesse accadendo perché la morte per dissanguamento sopraggiunse quasi immediatamente.
La famiglia della giovane si accorse della sua assenza solo molto tempo dopo, quando il suo corpo aveva già raggiunto un buono stato di putrefazione. Lo spettacolo a cui i suoi cari dovettero assistere fu davvero nauseante. Il suo corpo e il materasso erano in gran parte ricoperti da vermi e i liquidi corporei assorbiti dalle lenzuola emanavano un odore nauseabondo. Sul comodino accanto al letto, in un piccolo cofanetto rosso, la polizia trovò una consistente quantità di funghi allucinogeni e nel suo letto furono ritrovati liquidi corporei estranei e anche in seguito a numerose indagini nessuno riuscì a risalire al colpevole. Il caso fu comunque archiviato come suicidio ma nessuno mai seppe la verità sulla sua prematura morte.
Chi aveva ucciso davvero Susan?

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