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Qualcuno era entrato in casa mia e dopo avermi inflitto un profondo colpo al ventre con un pugnale, aveva rubato ogni cosa ed era fuggito via lasciandomi sola con gli ultimi minuti che restavano da vivere. Sentivo il sangue fuoriuscire dal mio ventre e non avevo alcuna forza per chiamare aiuto. Ero distesa sul pavimento di casa, immersa in una pozza di sangue ancora caldo quando udii un rumore di passi avvicinarsi sempre più. Non ebbi modo di vedere chi si stesse avvicinando perchè la vista si era ormai annebbiata, in seguito alla forte emorragia, ma riuscii a distinguere una figura nera a pochi centimetri dal mio corpo. Con quanta forza avevo in corpo, alzai un braccio cercando aiuto ma quello che successe dopo fu indescrivibile e soprattutto fu l'ultima cosa che i miei occhi videro prima di chiudersi per sempre. Quella figura nera si calò pacata su di me, afferrò le mie mani e mi aiutò ad alzarmi. Fu una sensazione stranissima. Ero in piedi, mano nella mano con quella figura e ai nostri piedi vi era il mio corpo morto, con gli occhi ancora spalancati privi di vita e una mano sulla ferita. Mi voltai verso destra e lo vidi: un uomo in nero incappucciato, molto più alto di me e privo di volto. Dopo pochi istanti capii tutto. Non era un uomo... Era la morte.

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