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""Era un sabato sera, come tutti gli altri. Come succedeva spesso, mi alzai nel cuore della notte e mi sedetti sul davanzale della finestra ad osservare il panorama che avevo difronte.
Amavo osservare il mondo quando tutto era spento, mi sentivo libera, in pace con me stessa e con il resto dell'universo.
Quella notte c'era la luna piena. Che bella. Amo la luna piena. Sembra quasi che rifletta l'immagine notturna di tutto il mondo.
Ma anche lei ha una doppia faccia, come tutti infondo. Non si sa mai se è felice o triste. Se sta bene, oppure no. Nessuno riesce a capirlo. Perchè anche lei ne ha ricevute, di batoste. Eppure continua a brillare, nonostante le numerose cicatrici, i suoi crateri. Amo la luna anche perchè forse, è un pó come me.
E nessuno conosce veramente ció ho dentro. Si soffermano tutti sull'apparenza. Sorrido e tutti pensano che io sia felice.
E non c'è nessuno che mi guarda negli occhi, per capire come sto realmente.
Tutti analfabeti che non sanno leggere gli occhi. O forse li sanno leggere, ma semplicemente non gli frega di ció che ho dentro, di me, in generale.
E poi hanno anche il coraggio di chiedermi perchè non credo piú alle persone che mi dicono:'ti voglio bene, ci tengo a te, sai che puoi contare su di me.'
Perchè semplicemente non mi dimostrano mai nulla di ció che dicono. A parole sono bravi, ma manca qualcosa. Mancano i fatti.
Insomma, le persone dovrebbero imparare a far meno finta di interessarsi a qualcosa di cui realmente non gli importa un cazzo.
Alla fine aveva ragione Pirandello quando diceva: "Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti."
-Cristiana De Sciscio (via occhicolormaredistrutti)

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