"Si stupiscono se per un attimo sembro quasi depressa, e l'attimo dopo faccio una battuta demenziale e ci rido da sola per venti minuti.
Si stupiscono perché ho paura di volare e poi non ho paura d'amare.
"Tu sei instabile" dicono.
Non è normale che tu possa piangere così tanto e subito dopo ridere così forte, come se le risa ti partissero dallo stomaco, come se davvero ridessi di gusto.
Non è possibile che tu scriva cose tristi e poi sia sempre così allegra.
E guarda come ti vesti: tutti quei jeans e quei maglioni e poi ci butti lì un braccialetto strano, quasi a dire che non sei così "classica", che non sei solo quello che sembri. Ma come mai?
Si stupiscono e mi fanno paura, perché è mai possibile che una persona possa essere solo in un modo?
Io non voglio una definizione precisa.
Io sono una depressa contenta.
Sono una ragazza tristemente allegra.
Sono una canzone rock nella sua versione acustica, addolcita.
Piango tanto e rido tanto, mi piace sentire tutto: il bene, ma anche il male.
Non mi nascondo, ma vorrei essere invisibile.
Mi nascondo, ma vorrei essere trovata.
Sono sincera, se mi pare, con chi lo merita.
Sono bugiarda, se mi pare, con chi lo merita.
Non stupitevi, sono una e sono tante e nessuna me mi va a genio.
Fino a che non capita il giorno in cui mi amo da morire, e allora lì non ce n'è per nessuno.
Non stupitevi, è solo che io lo so che per sopravvivere ogni tanto c'è da volare e ogni tanto c'è da toccare il fondo, lo so che toccare il fondo è inevitabile, e anche indispensabile.
E' che sono triste, ma anche felice.
Non stupitevi, sono leggermente pesante.
Sono una pietra che è stata lanciata in aria, sono quella pietra quando arriva su, su, su e poi comincia a ricadere giù.
Non sono strana,
vorrei esserlo,
vorrei essere diversa,
migliore,
di più,
ma sono uguale a voi che mi guardate male."
Susanna Casciani.