Prologo

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-22/09/2012
Sentivo le urla, sapevo quello che sarebbe successo di lí a poco. Mio padre e il padre di Benji, nonchè fratelli, non sono mai andati molto d'accordo. Non ho mai capito il perché, quando chiedevo a mia madre, la risposta era sempre la stessa "sono cose da grandi".
Un altro urlo.
Benji corre verso di me, afferra la mia mano e usciamo di casa, so giá dove siamo diretti.
È un piccolo parco abbandonato che abbiamo scoperto quando eravamo piccoli. Siamo sempre stati cugini molto legati, come fratelli, nonostante lui sia piú grande di me.
"Andrá tutto bene,tranquilla Storm" mi disse abbracciandomi.
Non è andata affatto cosí.
Quando ritornammo a casa,nulla era al suo posto.
Ambulanza, carabinieri, e la gente del quartiere circondava la mia casa.
Guardo mia madre,con un solo sguardo capisco tutto, è successo quello che piú temevo.
Addio papà.
-Qualche settimana dopo.
In questi giorni Benjamin mi è stato molto vicino, cercando in tutti i modi di farmi sorridere.
Non so dove ha trovato la forza, visto che anche suo padre è coinvolto in tutto ciò.
Da quella sera non sono piú uscita di casa, sono rimasta tutto il tempo rinchiusa in camera, con la sola compagnia di Benji, i due mie migliori amici Sarah e Alex o semplicemente un buon libro.
Adoravo leggere, era un modo per entrare in un mondo nuovo, tutto mio.
"Okay basta, alza il culo da lí, scendiamo!" urlò Benji spalancando la porta della mia camera.
"No Ben" risposi secca.
"Non costringermi a prenderti con la forza" disse avvicinandosi.
"Mmmh"
"Come vuole lei signorina".
Mi prese in braccio a mò di salame e nonostante le mie lamentele mi mise a terra solo fuori la porta d'ingresso.
"Grazie eh, gentile come sempre"
"Di nulla tesoro" disse facendo un occhiolino, "Andiamo Storm".
Indovinate un pò la destinazione?
Scavalcammo il cancello del parco e ci sedemmo su una panchina. Prima che lui potesse aprir bocca un "grazie" mi usci spontaneo.
"Di cosa?" rispose sorridendo.
"Di tutto. Mi sei sempre stato accanto e non solo adesso. So quanto sia difficile sopportarmi, scusami per tutte le volte che ti ho trattato male senza un vero movito, ma sappi che sei la persona a cui tengo di piú al mondo. Grazie di tutto Benjamin" una lacrima cadde sul mio viso.
"Storm, l'ho fatto perché ti voglio bene e anche tu, sempre a modo tuo, mi hai aiutato. Stai tranquilla." disse per poi asciugarmi con il pollice le lacrime che ormai rigavano il mio volto.
"Giuro che non ti lascio" disse abbracciandomi.
IL GIORNO DOPO SPARÍ.
-22/09/2014
Non avrei mai pensato di perdere i miei genitori in due anni, cosí velocemente, e invece eccomi qui in ospedale, con la sola speranza di vedere uscire mia madre da quella dannata stanza, con uno di quei bei vestiti che indossava quando usciva con papà.
Sarah e Alex in questo periodo non mi hanno lasciata un minuto da sola, perché sanno che nonostante non avessi un buon rapporto con mia madre, le volevo davvero bene e dopo la morte di mio padre, l'improvvisa scomparsa di Benji era tutto quello che mi era rimasto.
Siamo da piú di due ore in sala d'attesa, e finalmente dopo quella che mi é sembrata un eternità, vedo la porta della stanza aprirsi ma invece della figura snella di mia madre, compare un dottore che mi comunica quello che pregavo non sarebbe accaduto.
Ancora una volta, addio mamma.

HURRICANE.|Benji&Fede|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora