Capitolo 10

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Capitolo 10
Era così immersa nei suoi pensieri,che quasi quasi nemmeno si accorse del suono della campanella. Immaginava i suoi occhi,il suo modo di fare,la sua voce,la sua dolcezza,il suo sorriso,la sua danza: tutto ciò che avrebbe potuto vedere per la prima volta,(e anche forse l'ultima)dal vivo! Il suo idolo! Selena! E mancava solo un giorno che l'allontanava a quella data così importante,epica,direi.
Allora provó a concentrasi e,mettendo lo zaino sulle spalle e prendendo la sua cartella con un sorriso smagliante,uscì dall'aula,percorse il corridoio,scese le tante rampe di scale a gradini spessi,e finalmente mise piede fuori dalla scuola. Abbracció velocemente Elvis,promettendole che il pomeriggio stesso si sarebbero incontrate al
parco,e andó dalla mamma,che l'attendeva a braccia aperte. Ilary si lasció andare e sprofondó impigliando i suoi capelli bellissimi alla collana di smeraldi regalata dal padre prima della sua morte. E così le scese una lacrima frettolosa. Era molto sensibile. Poi aprí la tasca del giubbino di pelle dove vi erano adagiati i biglietti per il famoso e atteso concerto,e li mostró alla cara mamma. Quest'ultima,che sentiva parlare tutto il giorno di Selena,cominció a sclerare insieme alla figlia. Era contenta perché così Ilary poteva realizzare il suo sogno. Immediatamente la ragazza guardó la mamma con occhi sinceri e le disse a cuor aperto,senza pensarci troppo:
-Ti voglio bene,mamma.
Era forse la prima volta che lo faceva.
Alla madre brillarono gli occhi,il messaggio era semplice da capire,l'amava.
I: Dai,adesso andiamo a casa.
O: Certo,amore.
Peró gli occhi di Ilary si fermarono a guardare una coppia di ragazzi che si tenevano per mano e camminavano insieme,ammirandosi dolcemente. Lui fece l'occhiolino alla fidanzata e si morse il labbro,sfiorando quel maledetto piercing che faceva impazzire tutte le ragazzine. Harry,così si chiamava,(detto Haz)era il
piú conquistatore 'dicevano',ma lei non trovava niente di speciale in lui,per amarlo. Le stava solo tanto simpatico,era una miniera di simpatia. E la ragazza che teneva per mano,si chiamava Anna. Era magra,i suoi capelli lisci facevamo incantare il ragazzo,e i suoi occhi grandi color nocciola,lo facevano perdere. I due erano dell' anno di Ilary. Li vedeva sempre insieme.Un giorno lo fará,parlerá con i piccioncini. Chissà se li incontrerá altre volte. Ma ora vuole pensare a stare con la persona che non vedeva così tanto tempo,a causa del lavoro,ma che l'aveva messa al mondo,e l'amava. Più di ogni altra cosa. La rendeva felice solo con uno sguardo,e a lei questo bastava. Non voleva ricevere roba materiale,ad Ilary serviva una carezza,un bacio,un abbraccio: affetto. E a lei questo non mancava.
Improvvisamente,mentre camminavano,la mamma disse:
-Ilary devo dirti una cosa importantissima,che non sai,perché vedo che sei proprio di buon umore.
I: Dimmi tutto...

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