Capitolo 04 - Conoscenze

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Gli eventi futuri si susseguirono normalmente, ben presto mi abituai al nuovo lavoro di marketing analitico e le conoscenze non sono venute a mancare.
A causa di quel "incidente" a San Valentino, scoprendo la relazione segreta tra Saburo e Isao, quest'ultimo è diventato ancor più amichevole del solito, ormai diventato il mio compagno di pranzo ed amico.
Mi raccontò perfino di come si sono conosciuti sul posto di lavoro due anni fa, inizialmente il rapporto cane e gatto, ma che per alcuni eventi, hanno iniziato a lavorare insieme in diverse occasioni e che senza accorgersene, si sono innamorati l'uno dell'altro.
La cameriera si avvicinò con un sorriso sulle labbra e cortesemente chiese il permesso di poter ritirare i nostri piatti, per poi allontanarsi.
Pochi minuti dopo ritornò con un caffè e un cappuccino, lo servì e se ne andò ancora una volta avvicinandosi ad un altro cliente, annotando velocemente le ordinazioni sul proprio taccuino.
Non badai alle voci in sottofondo, nemmeno a quella del ragazzo davanti a me, mi limitai ad abbassare lo sguardo sulla tazza fumante osservando quella nuvoletta evaporare lentamente dal liquido marroncino.

«Ehi, Yuitan, mi stai ascoltando?» mi chiede il ragazzo fermando il suo racconto.
«Sì, mi stavi raccontando di come avete deciso di andare ad abitare insieme.» risposi alzando lo sguardo dal cappuccino a lui.
«Un attimo... come mi hai appena chiamato?»
«Semplice, Yuitan.» sorrise per poi prendere un sorso di caffè.
«Yui... tan?»
«Esatto! Noi due siamo come fratelli, capisci? È stato il destino a farci incontrare, proprio perché abbiamo quel tipo di gusto!»
«Punto uno, ho già una sorella e non ci tengo ad avere un fratello; punto due, da quand'è che abbiamo i stessi gusti?»

Saburo si lasciò andare con una risata spontanea, gesto che mi fece venire un tic all'occhio, ma provai ugualmente ad ignorare la cosa.
Una volta consumata la bevanda e dopo aver tirato un profondo sospiro, uscì dal locale.
Sono giorni che questa storia va avanti: durante la paura pranzo, Saburo mi trascina sempre in uno dei suoi locali preferiti nella zona e per tutto il tempo non fa altro se non raccontarmi della sua vita d'amore.
È iniziato a partire dal giorno successivo di San Valentino, quando il castano iniziò a pretendere alcune spiegazioni con immensa insistenza, così tanta che ben presto fui costretto a raccontargli di quella mia relazione durata poco più meno di un anno.
Onestamente lui non mi da fastidio, perché Maiko saprebbe fare di peggio, ma la ragione principale è che un po' lo capisco.
Non per tutti è facile accettare il fatto di essere attratto da un tuo coetaneo, facendoti sentire diverso dagli altri, oltretutto è ancora più difficile farti accettare dalle persone intorno ad te, conoscendo i tuoi veri gusti sessuali.

«Yuitan, potevi anche aspettarmi!» urlò il castano raggiungendomi da dietro.
«Lo sai che questo tuo comportamento non è affatto carino? La gente ti odierà.» continuò rimproverandomi.
«Sono fatto così, non è colpa mia. E poi, ho già una amica che mi dice di essere fin troppo... asociale. Non ho bisogno delle tue prediche.» risposi distogliendo lo sguardo da lui.
«In effetti non sembri per niente sociale, eppure hai un viso così carino! Magari se fossi più gentile... e senza quegli occhiali.»
«Il tuo è un complimento per caso?»
«Probabile. Ah, sai una cosa? Secondo me, una persona dal carattere come il tuo, si farebbe il nipote della signora Barner.»

Al suono di quelle parole, quasi non mi strozzai con la mia stessa saliva.
Cavolo, per chi mi ha preso questo ragazzo? Uno che ci prova con tutti?
Gli lanciai un'occhiata di rimprovero, ma non funzionò granché, ed arreso, tirai l'ennesimo sospiro del giorno continuando a camminare dritto davanti a me, fino a quando non mi accorsi di un piccolo dettaglio che mi era sfuggito.
All'istante mi si bloccarono le gambe e la mia faccia, mutò un'espressione considerabile sia scioccata che sbalordita.

«La signora Barner ha un nipote? E... lavora nella nostra agenzia?» chiedo riprendendomi sia nel corpo sia nella mente.
«Così dicono, e se non ricordo male, mi pare che venga di tanto in tanto quando capita, forse circa tre volte al mese. Anche se non l'ho mai visto... però le voci dicono che sia estremamente affascinante!»

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