Tornate a casa,non facevamo altro che pensare a quello che era successo pochi minuti fa. All'inizio pensammo fosse un sogno,ma poi capimmo che il fatto era veramente successo: avevamo incontrato veramente MARCO MENGONI. Si erano fatte le 23:30 e il giorno dopo saremmo dovute andare a lavorare. Inoltre domani avremmo dovuto dare la risposta sulla scelta dell'abito. Eravamo molto impaurite da questo fatto,dato che il nostro capo non era fra i più gentili.
Arrivarono le 7:00 e ci svegliammo. Eravamo molto in ansia e pensavamo ancora al fatto che era successo ieri sera. Arrivate in ufficio,il nostro capo era già lì che ci aspettava,con una faccia non molto contenta: EVIDENTEMENTE PER LUI ERA UNA GIORNATA NO.
Entrati nel suo ufficio,facemmo subito la proposta. Ci furono qualche secondi di silenzio dopodiché il capo disse con voce squillante:"PER ME È ASSOLUTAMENTE UN NO, quando io dico qualcosa,voi la dovete rispettare senza fare altri progetti."
A quella risposta rimanemmo molto male, sapevamo che il nostro capo non era molto gentile,Ma non pensavamo che ci dicesse così bruscamente subito di NO.
"Ora per un po' di giorni non presentatevi a lavoro e io ci rifletterò su; ma credo che la mia decisione resterà questa. In questo abbiamo molti abiti da preparare!"
Quelle parole ci misero un po' di speranza ma non troppa sapendo che lui quanto si metteva una cosa in testa non se la toglieva più.
La nostra giornata era iniziata male;per migliorarla serviva proprio lui: Marco.
La cosa che più ci faceva stare male era che Marco non ci aveva lasciato nulla di lui.
Cominciammo a pensare che anche lui,dopo l'incontro di ieri sera,stava diventando una "cosa brutta". Avevamo deciso quindi che per qualche giorno non avremmo più ascoltato la sua musica,non avremmo più visto le sue interviste e in qualche modo avremmo cercato di non pensarlo.
La cosa di non pensarlo era per tutte e due una cosa impensabile dato che Marco era il nostro idolo.
Un po' alla volta comunque ci riuscimmo e per una settimana non ci fu traccia di Marco e del nostro capo.
Passammo una settimana rinchiuse in casa senza neanche uscire per fare la spesa. Eravamo veramente tristi, non tanto per il fatto del vestito; più che altro eravamo tristi dato che Marco non si era fatto sentire ma sapendo dove abitavamo,che siamo cadute mentre entravano nel nostro portone, poteva anche venirci a salutare.