Un mese e mezzo era passato da quando arrivai al college e in un mese e mezzo troppe cose erano accadute.
Da quel giorno in cui Louis mi ferì non ci vedemmo più, lui saltava tutte le lezioni e non so perché, a me mancava da morire.
Con Liam e Niall, invece, avevo legato ancora più i rapporti, anche se stavo più con Niall poiché l'altro stava sempre con Zayn.
Zayn, be lui era un tipo strano, non ci avevo mai realmente parlato, apparte per quel lontano episodio in palestra. Semplicemente non mi guardava, non mi parlava, non mi notava. Se ne fregava della mia esistenza, ma a me non importava più di tanto.
Poi c'ero io: un casino.
C'erano delle volte in cui mi sentivo in trappola, senza quel senso di libertà che era come l'ossigeno e per quello mi sentivo in dovere di liberarmi.
Prendevo tutto e andavo via fregandomene delle conseguenze.
E così feci.
Un Lunedì qualsiasi dove avrei dovuto assistere alle mie solite lezioni, me ne andai senza sapere quando tornare.
Mi alzai che era ancora buio, presi la mia amata fotocamera, uno zainetto con dentro tutto il necessario e le chiavi della mia auto.
Uscii senza farmi sentire da Niall percorsi tutto il dormitorio e una volta fuori mi incamminai verso la mia macchina. Verso la mia libertà.
E nulla, sarei andato via e chi sa, forse qualcuno sarebbe venuto a cercarmi.
Guidavo ancora nella semi oscurità, aprii i finestrini respirando l'aria fresca, l'aria di libertà ed iniziai a cantare a squarciagola.
Libero, libero, libero.
Parcheggiai la macchina in un fast food e decisi di camminare un po' e fare qualche foto. Camminai per non so quanto fino a ritrovarmi difronte ad un luna park: erano le tre del mattino.
Un'idea mi balenò per la mente: fare un video. Una sorta di video ricordo per il futuro. Così decisi di puntare l'obiettivo verso di me e piggiai il tasto di registrazione.
Dopo aver cliccato, però, controllai se fosse partito e poi riguardai l'obbiettivo sorridendo e facendo un saluto con la mano.
Ripuntai l'obiettivo verso il luna park entrando e dirigendomi verso qualche giostra. Ero felice, spensierato. Non mi importava più nulla di nessuno.
Una volta uscito dal parco iniziai a correre a caso ridendo felice, continuando a fare il video:-Guardami mamma, sono felice! L'ho mantenuta la promessa.- dissi, ma la verità era che in fondo non ero felice. Mi stavo lesionando profondamente.
Feci dei giri a 360 guardando la fotocamera sorridendo: un senso di leggerezza si impossessò di me.
Ma la mia spensieratezza venne interrotta bruscamente dal mio fottuto fianco, caddi a terra rischiando di rompere il mio strumento per le foto.
Strinsi la mano al punto doloroso e sigillai gli occhi fino alle lacrime.
Iniziai a respirare affannosamente e i singhiozzi si impossessarono del mio corpo; riuscii ad alzarmi, prendendo la fotocamera e a fatica mi incamminai verso la macchina.
Le lacrime non cessavano più, chiusi le mani a pugni e, come i bimbi, mi strofinai gli occhi cercando di asciugarli, ma fu ancora peggio.
Arrivai alla mia auto e quasi non mi prese un infarto.
-Louis?- lo chiamai, lui si girò a guardarmi: il viso più scavato del solito e bagnato dalle lacrime, gli occhi sul celeste chiarissimo e i capelli tutti arruffati. Non rispose, solamente si avvicinò e come era solito fare mi baciò.
STAI LEGGENDO
Taste Of You. ||Larry Stylinson||
FanfictionHarry Styles, 19 anni, comune mortale. Louis Tomlinson 120 anni, vampiro assetato di sangue umano. Il college, tanto famoso quanto pericoloso. Harry non sa i pericoli che rischia a tornare di sera, dagli allenamenti, da solo. Non sa cosa rischi...