Il tempo sa solo ferire

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https://soundcloud.com/marco-kosta/kosta-true-love-waits-cover 

Allego una mia canzone, che possa essere di sottofondo alla lettura.

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----- Tempo dopo ----- 

Notte.

Fanculo, notte o mattina, non so nemmeno io cosa cazzo sia. Qua è sempre buio. Rido nel silenzio, e come rido sento qualcosa muoversi in fondo alla stanza. Pff, una delle troie di George che si sta alzando da quello stramaledetto divano fradicio d'umori, sul quale il mio fido amico annega da mesi, ormai, i suoi tormenti. I nostri.

Siamo in pausa. Pausa totale, visto quanto sia difficile progettare qualcosa, quando non abbiamo neanche idea del dove ci sveglieremo la mattina seguente a questa interminabile notte.

Mi alzo e cristo, fa freddo. Ci credo, sono nudo; una ragazza m'è appena scivolata giù dal fianco dove s'era appisolata. Dov'era, anzi, crollata. Mpf, forse dovrei pulirmi il braccio. Quella puttana di Stacy non ha ancora capito come cazzo farle, e pensare che dovrebbe essere molto più esperta di me. Vedo George sdraiato per terra ai piedi sul divano, sopra il quale tiene le gambe. Il bello dei collassi è che trovi comode anche le posizioni più assurde, che siano per scopare, dormire, od entrambe le cose. Arrivo in bagno e mi sciacquo. Carino, posso contarmi le costole. Indosso l'accappatoio e torno in sala; saluto con un cenno del capo l'amica di George, che, uscita dall'altro bagno, sta prendendo l'uscita. Mi risdraio affianco a Stacy. 

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I Grandi Capi ci hanno detto che se non troviamo un altro batterista e non mettiamo insieme qualcosa, stracceranno il contratto. E' da troppo che siamo fermi. Cazzo, questo lo so anche io, non era necessario pretendere che andassimo agli uffici così di buon'ora per dirci certe ovvie stronzate. Come se fosse la prima volta, poi. 

George mi ha chiesto di fare una passeggiata. E', ovviamente, quello che l'ha presa peggio. Cazzo se si è lasciato andare. Uno scheletro con i capelli lunghi ed unti, che cerca di accendersi una sigaretta con le mani tremanti ed infreddolite. Gli occhi spenti. E' tanto che non parliamo, che non facciamo un giro come ai vecchi tempi. Una volta le panchine erano la nostra casa, molto prima del successo. Il nostro squallido ed amato salotto. Glielo leggo in faccia, però; di cosa, o meglio chi, voglia parlare. Quando si fa così serio, è una cosa importante. E sono mesi che la cosa importante è una. Ed è da altrettanto tempo, dal funerale credo, che facciamo di tutto per evitarla. Non troppo  bene, però.

- Ohi, senti...-

- Dimmi -

- ... Dove cazzo andiamo a figa stasera? -

Sospiro. Appunto, lo conosco troppo bene. Per quanto siano importanti per noi le ragazze, so che non mi ha portato lì solo per quello. Non voglio che si tiri indietro ora, se l'ha fatto, è perchè ha qualcosa di più serio da dire. 

- Credo al Viper, ci dovrebbero essere Mike e Tony -

- Uh, bene, non male...-

-George. Dimmi. -

- Cosa?-

- Lo sai benissimo, al massimo dovrei chiedertelo io. Siamo venuti qui per un motivo, ti conosco -

- Si... Beh cazzo, non è facile per me, capiscimi... Ho fatto una scelta. Perchè beh, io non ce la faccio più, troppa pressione, troppe responsabilità... -

- Capito... lasci il gruppo? -

- Gruppo? Ah.. sai benissimo che non siamo mai stati un gruppo... non con te, almeno. Ma non è questa la questione, ho sempre rispettato il tuo punto di vista artistico. Ma non ce la faccio. Non mi sento di poter dare altro al tuo lavoro... al nostro -

- Riguarda Fred? -

- Si. Ovviamente riguarda Fred. Non potrei suonare con un altro batterista. Neanche se fosse il fottuto fantasma di John Bonham tornato per far stragi di fighe - 

Scoppiamo a ridere, una risata mesta però.

- Non potrei. Non mi immagino lì così. Devo, dobbiamo rincominciare -

- Mi dispiace -

- Lo so. Ma non posso vivere sentendo sempre il peso di Fred addosso. Devo fare altro. Cazzo, sto impazzendo, non riesco... -

- George, segui la tua strada. Eravamo tre fratelli, io meno di voi due, per forza di cose; ma siamo fratelli nell'anima. Se vorrai tornare, sarai il benvenuto. E non solo per la musica. Sono sempre qua, per te -

- Grazie. Ho già chiesto al mio agente di trovare un appartamento, così da trasferirmi. Ho avuto l'okay definitivo prima. Me ne vado nei prossimi giorni -

- Meglio così -

- Sono felice che tu abbia capito. Ah, devo dirti una cosa, prima di andare via -

- Hai già detto molto, cosa?-

- So bene cosa ti tormenta. Spero che questo cambiamento possa aiutarti anche in quello - 

- ... -

- La ritroverai. Ne sono sicuro. Tornerà da te. Se provi questo per lei, sono sicuro che non sia una ragazza così stupida. Ti conosco. Ne dovrebbe essere onorata. Gli ultimi due anni sono stati difficili per tutti. Dai tempo al tempo. Non ci star troppo male. E se passa tanto, troppo tempo; servirà solo a curarti. Aiuta a dimenticare.  Non voglio dirti che là fuori sia pieno di ragazze come lei. Quando ci s'innamora, lei è unica. Puoi sperare solo che ciò si spenga. Però tutto si sistemerà, per me, per te, tutto. E' solo questione di tempo. - 

- ... Lo so, George. Però qua è diverso. Qua il tempo sa solo ferire... -

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Ci salutiamo, e resto sulla panchina a vederlo andare via. Cazzo, spero davvero non abbia niente addosso, conciato così l'arrestano a vista. Sorrido, tra me e me.

Guardo il cielo, azzurro ghiacciato. E' così, qua finisce una parte importante della mia vita? Fenice, sii mia ispiratrice. E' la mia unica speranza.


Alien Souls Between My ThoughtsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora