Guilty Pleasure ( kaylor )

Chapter 1

Ti va di venire da me questa sera per una cena? Ci sono Adam e Selena.

Diceva il messaggio. Karlie sospirò, leggendo gli invitati e chi ci sarebbe stato a quella cena. Spense un attimo il cellulare, sapeva che ci doveva riflettere. Il mittente le fece ricordare i bei ricordi che avevano avuto mesi prima, ovviamente prima che Adam, l'attuale ragazzo di Taylor, entrasse nella sua vita. Avevano litigato una settimana prima, su una cosa stupida. Karlie la aveva implorata di rimanere, di restare, ma Taylor, troppo spaventata, è scappata. Se ne è andata dalla sua vita. Certo, ne avevano parlato pochi giorni prima, e hanno deciso di rimanere amiche, come se nulla fosse mai successo. Ma il problema è; Karlie era ancora innamorata di lei. Ma ora, Taylor, a quanto pare, a trovato qualcun'altro con cui riempire lo spazio vuoto della parte sinistra del suo letto. Dove una volta ci stava Karlie.

Si sedette sulla sua poltrona della casa di New York, ormai graffiata da tutte le volte che avrebbe giocato con Meredith.

Hey? Ci sei? Scusami se è all'ultimo minuto, ma volevo veramente che tu ci fossi questa sera.

Diceva un'altro messaggio. Karlie scosse la testa e lo posò un'altra volta sul tavolino davanti a lei. Aveva conosciuto Adam, prima. Pensava che lui era sbagliato, confronto a lei. Non era il ragazzo per Taylor. Ma da dove veniva il suo pensiero? Dalla gelosia che lui ha qualcosa che un tempo era sua? Dal cuore della migliore amica? Non lo sapeva, Karlie. Pensava proprio che era la gelosia, altrimenti, non si sarebbe spiegata tutte quelle notti passate a piangere, desiderando di avere il suo corpo di fianco al suo, poter guardare i suoi occhi blu nel mezzo della notte. Ma ora, non ha nulla. È vuota.

Il suo cellulare prese a vibrare.

E con un ultimo sospiro, Karlie rispose. "Pronto?"

"Karlie, sono Taylor. Vedevo che non rispondi e mi chiedevo se...ecco venivi da me questa sera," replicò la voce troppo familiare dall'altra parte. Karlie guardò direttamente una foto di lei, Taylor e Kimby (la sorella). Era una foto che una volta chiamava di famiglia, una volta, Taylor era la sua famiglia, la persona che chiamava in caso di bisogno. E ora? Ora niente.

"Certo. Ci sarò. A che ora?" chiese, cercando di sembrare il più felice possibile.

"Non tanto tardi, decidi tu. Io, Adam e Selena siamo già qua. Vieni quando vuoi," rispose Taylor con sicurezza. Allora, erano già tutti insieme, pensò Karlie. La ragazza ci pensò un attimo. Sarà una buona idea, questa?

"Va bene, a dopo," affermò Karlie, e senza dire altro, chiuse la telefonata. Sapeva di essere sembrata incerta, ma non gli importava più, ormai. Con un ultimo respiro, si alzò e andò di sopra, pronta per prepararsi alla serata.

~~~

"Karlie!" esclamò la mora, non appena vide l'altezza della ragazza che stava alla porta. Avrebbe riconosciuto quella chioma di capelli neri ovunque.

"Hey Selena," replicò con un sorriso, mettendo le sue braccia attorno alla vita sottile della mora. "Come stai?" aggiunse.
"Io benissimo!" esclamò Selena felice. "Vieni, noi siamo di qua. Stiamo preparando il barbecue fuori, ed è bellissimo!" aggiunse con un sorriso, guidando la ragazza più alta dentro la casa e nel retro di essa.

"Ragazzi, Karlie è qui!" gridò, entrando nel giardino. Non appena gli occhi verdi della ragazza incontrarono quelli blu della bionda, il suo cuore fece un salto mortale, e abbassò immediatamente lo sguardo verso il mare, cercando di evitare Adam.

"Hey Kar!" la chiamò Adam, avvicinandosi a lei. Ma tutto quello che ella voleva fare, era correre via. Perché aveva accettato quello stupido invito? Le venivano già gli occhi lucidi.

"Ciao Adam," disse con una voce stretta, ma fortunatamente l'uomo non la notò. Fu sorpresa quando le sue braccia possenti la abbracciarono. Karlie si chiedeva, sapeva di star abbracciando la ragazza che una volta Taylor amava?

"Ciao," mormorò Taylor, non appena gli altri due si allontanarono. Karlie non riuscì ancora a incontrare il suo sguardo, pensava che si sarebbe frantumata in mille pezzi. "Hey," rispose Karlie. Cercò di rendersi utile, di circondare Taylor con le sue braccia, ma sembrava che fra loro due ci fosse un muro di forza.

"Come va?" chiese Taylor, invece, prendendo un piccolo passo indietro. Si erano incontrate dopo essersi lasciate, ma qualcosa di questo incontro rendeva la loro relazione ancora più fragile.

"Mentirei se dicessi che sto bene," mormorò Karlie, non incontrando ancora una volta il suo sguardo.

"Lo so, mi dispiace," replicò con lo stesso tono la bionda. Come poteva essere dispiacuta? "Scusami," aggiunse dopo vari secondi, ma Karlie non capì a cosa si stava riferendo finché il palmo della sua mano non venne a contatto con la pelle scoperta della spalla della ragazza più alta. E fu lì, che Karlie rabbrividì al contatto.